Harry aprì gli occhi con fatica. Aveva mal di testa, un dolore lancinante. Si portò una mano fra i capelli e decise di tenere gli occhi chiusi, restando fermo in quella posizione per qualche secondo. Per fortuna era buio, così almeno la luce non poteva sentire ancora di più il male. Successivamente, aprì di nuovo gli occhi, guardandosi intorno. Si trovava sul suo letto, in camera sua.
« Ma che..»
Era certo di trovarsi nel bosco. Era corso lì per cercare di respirare meglio l'aria fresca della notte. Cosa ci faceva invece lì? Chi lo aveva portato? La porta si aprì ed entrò nella stanza suo padre.
« Oddio, finalmente ti sei svegliato!» disse avvicinandosi. Si sedette al suo fianco, sul bordo del letto.
« Ma che è successo?»
« Ti hanno trovato nel bosco, svenuto. Che è successo? Perchè eri nel bosco a quell'ora di notte?»
« Io..»
Harry chiuse gli occhi per un attimo.
« Ho.. Ho avuto un attacco di panico... Credo» sussurrò cercando di mettersi seduto. Suo padre lo guardò perplesso.
« Un attacco di panico? Non ne hai mai avuti »
« Si. Emh... Per un attimo mi sembrava di essere ritornato in Iraq...» mormorò.
Abbassò lo sguardo e si morse il labbro inferiore.
« Mi dispiace, non volevo farti preoccupare»
« Sei tornato dalla guerra meno di tre settimane fa, sei quasi morto. E' normale che tu non ne sia uscito intero al 100%. Anche io al ritorno dall'esercito ero scombussolato... Ti capisco»
« Ho bisogno solo di tenere la mente occupata. Se non mi fai lavorare con te, cercherò di entrare in accademia per diventare un poliziotto. Non posso stare fermo tutto il giorno!.»
« Mi sembrava che già ti avessi dato il permesso di lavorare con me, no?»
« Sei preoccupato, l'ho notato da quando sono tornato. Mi stai nascondendo qualcosa. Perchè non me ne parli? Ti posso aiutare»
Il padre si alzò e andò alla finestra, era rigido, agitato, nervoso.
« Non ti sto nascondendo niente»
« Chi sono i ragazzi con cui parli di nascosto? E quell'uomo, poi...»
Il padre si girò e lo guardò. Harry si mise seduto.
« ...Papà! Perchè non ti fidi di me?»
« Io mi fido di te!»
« Ma?»
Il padre scosse la testa sospirando.
« Lascia stare. Riposati»
Harry si alzò e si mise davanti a lui.
« Sono stanco di riposare! Sono stanco delle tue scuse. Lo scoprirò prima o poi, papà, quindi dimmi tutto ora»
Des esitò ancora, ma alla fine sospirò abbassando sia lo sguardo che le spalle. Andò a sedersi sul letto.
« Tu sei stato nell'esercito, ora sei uno sceriffo, hai affrontato la morte della mamma, mi hai cresciuto, mi hai dato dei valori, sei il mio eroe! Cosa ti sta succedendo? Non ti riconosco»
Il padre lo guardò.
« Sono cambiate tante cose da quando te ne sei andato. Ho scoperto delle cose... Che... Che hanno completamente cambiato il mio modo di vedere le cose, di lavorare, di vivere»
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Sei mio
RomanceHarry è stato da poco congedato con onore dall'esercito per aver salvato la vita ai suoi compagni, uscendone però ferito. Il padre lo riporta a casa, ed è lì che incontra Louis. Non vanno molto d'accordo all'inizio, anzi si direbbe che non riescano...