Sei mio

15

Harry si svegliò di soprassalto, con il cuore a mille. Era piena notte e aveva appena fatto un incubo. Era spaventato ma immediatamente sentì il fiato caldo di Louis, e si girò a guardarlo.

« Lou»

« Sono qui. Sono qui con te»

Harry, ancora spaventato, si girò completamente verso il licantropo, che lo prese fra le braccia, baciandolo sul collo e sulle labbra. Allora Harry si rilassò, chiudendo gli occhi.

« Incubo?»

Harry annuì.

« E' stato orribile. C'era un insetto che mi inseguiva e più scappavo più mi inseguiva»

Sentì Louis sorridere.

« E' colpa di quel film che abbiamo visto prima di dormire. Tutti quegli insetti ti hanno dato alla testa.»

Harry allacciò la gamba al suo fianco e Louis mise la mano sul suo fondoschiena.

« Ma se nelle scene paurose mi sono nascosto fra le tue braccia! Non può essere questo!»

Louis continuò a sorridere, ripensando a quando a ogni scena spaventosa mugolava e nascondeva il viso nell'incavo del suo collo o gli saltava praticamente addosso.

Menomale che era uno sceriffo!

Chiuse gli occhi, annusando il suo profumo.

« Come vuoi. Ora rilassati»

Il riccio si avvicinò di più al suo petto, sospirando. Poco dopo si addormentò di nuovo.

***

Louis aspettò Harry praticamente all'entrata del bosco. Era ormai buio, il riccio aveva lavorato tutto il giorno e lo aveva appena chiamato, avvertendolo che stava arrivando da lui. Lo stava aspettando da qualche minuto. Era un pò agitato, perchè stavano insieme da un mese. Louis non era mai stato un tipo romantico, ma da quando stava con il riccio, sentiva che tutto era cambiato. Prima della sua presenza nella sua vita, i giorni erano sempre monotoni, e non sentiva il tempo scorrere. Mentre in quel momento il tempo lo sentiva eccome. Erano strane sensazioni che sentiva nel corpo, e che non riusciva a spiegare. Sapeva che non era più immortale, e ne era felice. Voleva vivere ogni momento con Harry, proprio perchè lui era mortale, e perchè il tempo era prezioso, scorreva velocemente, e ogni secondo era perso.

Il tempo passato senza il riccio era tempo perso.

I suoi pensieri vennero interrotti da un profumo inconfondibile, che non sentiva da anni.

***

Harry arrivò circa dieci minuti dopo aver avvertito Louis per telefono che lo stava raggiungendo. Parcheggiò all'entrata del bosco e scese dall'auto, guardandosi intorno. Louis non era lì, ma la cascata dove andava sempre era a poca distanza, quindi chiuse l'auto e si inoltrò nel bosco. Louis gli aveva detto che voleva fare la ronda insieme a lui, visto che non si erano incontrati tutto il giorno. Fu felice che l'altro glielo avesse chiesto. Era stanco ma non vedeva l'ora di incontrarlo.

Arrivato alla cascata lo sentì parlare e si chiese chi ci fosse insieme a lui. Quando sentì una voce a cui non sapeva a chi appartenesse, si nascose dietro un albero, guardando verso la cascata.

« Potresti venire con me»  disse lo sconosciuto a Louis. Il licantropo era girato di spalle, quindi Harry non riusciva a vederlo in viso. Ma l'interlocutore sconosciuto, un uomo, sembrava conoscere Louis, molto bene.

Harry appoggiò la schiena al tronco, non voleva neanche guardarli.

Il riccio era geloso di Louis. Era evidente, e, anche se non gli piaceva, non riusciva a farne a meno. Non voleva che un altro uomo parlasse con lui, che lo guardasse, che lo toccasse. Quindi si trattenne dal ringhiare e urlare. Perchè stava parlando con un altro uomo, proprio alla loro cascata?! Non riuscì ad andarsene.  Quindi rimase lì, ad ascoltare.