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Harry entrò nella centrale di polizia e si guardò in giro, trovandosi tutti gli occhi puntati addosso. Li ignorò e andò fino allo studio che una volta era di suo padre. Bussò alla porta e attese che qualcuno gli desse il permesso di entrare. Quando lo ricevette, aprì la porta ed entrò. Seduto alla scrivania, c'era un uomo in divisa. Alzò lo sguardo e lo puntò su Harry.

« Mi ha fatto chiamare?»

« Styles, venga, si accomodi»

Harry si chiuse la porta alle spalle e successivamente si sedette. Non era abituato a non vedere il nome del padre, sulla targhetta appoggiata sulla superficie del tavolo della scrivania.

« Arrivo subito al dunque. Mi hanno affidato questa città in modo temporaneo, non è la mia città, non conosco nessuno, non conosco le strade, niente di niente qui. Non è il mio posto»

« Quindi?»

« Mi hanno detto che stanno decidendo chi sarà il nuovo sceriffo.»

Harry lo guardò perplesso.

« E io cosa c'entro?»

« Beh, chi meglio di lei, Styles, può prendere il posto di suo padre?»

« Mah, non so, mi faccia pensare... magari il vicesceriffo Turner?» chiese con sarcasmo, indicando l'uomo in questione al didietro della vetrata dell'ufficio.

« Non sarei ancora qui se lui avesse accettato»

Harry lo guardò, pensando di non aver capito bene. Guardò allora alla sua destra, guardando il poliziotto, Turner, il vicesceriffo, capendo che stava cercando di non farsi scoprire a guardarli, fallendo miseramente. Non capì perchè non volesse prendere il posto del padre. Harry tornò a guardare lo sceriffo temporaneo. 

« Quindi? Io che centro?»

« Pomeriggio ci sarà una votazione. Se lei avrà i voti, sarà il prossimo sceriffo»

« Non ha senso, questo»

« No? E perchè mai?»

« Perchè sono poliziotto da poche settimane. Ci sono agenti più vecchi, esperti e con una graduatoria più alta della mia»

« Da quello che so lei è nato qui, è stato figlio di uno sceriffo, è stato nei Marines per cinque anni, è stato a capo della sua squadra e ora è un poliziotto. Lei ha tutte le carte in regola. La decisione è stata presa. La votazione è solo una formalità»

Harry era sempre più perplesso.

«Aspetti un attimo! Votazione fra me e chi?»

« Un altro paio di poliziotti.»

« E uno di quei due non hanno possibilità di vittoria?»

L'uomo alzò le spalle.

« Se io fossi al posto di chi deve votare, sceglierei lei per tutti i motivi che ho elencato prima. Ora, ci sono altre domande? Ho un sacco di scartoffie da compilare prima di andarmene»

« Ma se io non volessi?»

L'uomo non diede importanza alle sue parole.

« Vada a casa Styles. Domani a quest'ora sarà al mio posto»

Harry alzò un sopracciglio e lo guardò perplesso. Poi si alzò e uscì dall'ufficio, guardando il vicesceriffo. Sembrava nervoso. Andò da lui.

« Turner» lo salutò. Lui alzò di nuovo lo sguardo su di lui.

« Styles»

« Lo sceriffo Richardson mi ha detto che oggi ci sarà una votazione per farmi diventare sceriffo»

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