IL PATTO

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Giovedí, 15:30
«Ma li avete visti? Già mettono le foto insieme...» commenta Eva con una faccia stizzita, riferendosi ad Emma e a Federico Canegallo.
«Vabbeh tanto a te non te ne frega niente...» le rispondo ridendo, riprendendo ció che aveva detto quella stessa mattina vedendo i due piccioncini baciarsi.
Federico non mi era mai andato a genio, così come Edoardo, ma il fatto che lui rendesse felice Eva mi bastava.
Quando poi lui si è messo con Emma, lasciando Eva da parte, mi sono resa conto che è proprio tale e quale ad Edoardo.
Uno stronzo.
«Oh ma lo sapete che Edo è stato coinvolto in una rissa?» chiede Silvia, interrompendo i miei pensieri.
Io strabuzzo gli occhi. Anche se reputo Edoardo uno stronzo, il solo pensiero che qualcuno potesse fargli del male mi fa torcere lo stomaco.
«Ma quando?» domanda Fede stranita.
«Io non ho sentito nessuna voce a riguardo» continua poi.
«Ieri sera. In pratica Emma, Edoardo, Federico e Rocco erano all'Eur e ad un certo punto Federico si è allontanato per andare a comprarsi le sigarette. Un tipo, uno di Piazza Giochi, si è avvicinato ad Emma e ha cominciato a provarci, solo che lei non ci è stata, quindi lui le ha dato della puttana. Edo è intervenuto e gli ha dato una testata sul naso, rompendoglielo» spiega Silvia.
«Ammazza oh» esclama Eva.
«Vabbeh però ha fatto bene dai...» commenta ad un certo punto Fede.
«Ma che dici Fede?» la riprendo.
«Eh ma Ele, lui le ha dato della puttana» dice in tono cantilenante Silvia.
«Si vabbeh Silvia, dai» rispondo scocciata.
La violenza non mi piace, e poi cosa c'entra Edoardo con Emma? Semmai avrebbe dovuto intervenire Federico.
«Oddio ragazze!» Silvia scatta in piedi, ponendo fine ai miei pensieri, fissando il telefono con un sorriso a trentadue denti.
«Che c'è?» le chiedo ridendo.
«Edoardo mi sta chiamando» urla.
Mi sento avvampare. Io ed Edoardo avevamo fatto un patto: lui doveva lasciare in pace Silvia.
Era evidente però che non lo stesse rispettando, dato che continua a chiamarla, continuando a farla illudere.
Mentre Silvia parla al telefono con lui cerco di capire cosa si stanno dicendo, ma non ci riesco.
A un certo punto, però, Silvia mi fissa con una faccia stranita, e mi dice: «vuole parlare con te».
Cazzo. Questo è davvero un colpo basso, persino per lui. Usare Silvia per arrivare a me.
Prendo il telefono con mano tremante, lo porto all'orecchio e balbetto: «P-pronto?»
«Dato che non rispondi ai messaggi, sono costretto ad usare Silvia finchè non rispetterai il nostro patto.» dice con fare autoritario.
Vorrei tanto tirare il cellulare di Silvia a terra, calpestarlo, romperlo in mille pezzi, invece mi limito a dire: «Ehm no, non ce l'ho il numero».
«Venerdí ti passo a prendere alle sette, okay?» chiede, con una nota di dolcezza nella voce.
Dolcezza? Eleonora, smettila.
«Okay» rispondo, sconfitta.
«Ora passami Silvia» dice, autorevole.
Passo il telefono a Silvia e torno a fissare il mio quaderno di scienze, ma mi accorgo che Eva mi sta fissando con uno sguardo interrogativo.
Cerco di evitare il suo sguardo. E se avesse capito tutto? Ma no, lei non può sapere nulla.
Quando Silvia attacca, si gira verso di me e mi chiede curiosa: «ma che numero voleva?»
Cazzo.
«Ehm, di una ragazza che fa ginnastica con me, però non è della mia classe» invento spudoratamente.
«Ah, e di che classe è?» domanda, improvvisamente interessata.
«Ma che ne so Silvia, non ci parlo neanche» rispondo scocciata.
Cerco di cambiare argomento: «ma che voleva Edoardo?»
«Nulla, ci ha invitate alla festa di Rocco sabato, e noi ovviamente ci andiamo» dice Silvia.
Devo assolutamente trovare un modo per non andare a quella festa. Se Silvia scoprisse tutto ci rimarrebbe troppo male, e io non voglio farla soffrire.
Giovedí, 19:30
Ripenso e ripenso alla telefonata con Edoardo, e mi accorgo solo ora che "venerdì" in realtà è domani.
Presa dal panico, cerco di calmarmi.
In quel momento mi arriva un messaggio.
Quindi sei pronta per domani?
Sbuffo sonoramente, e decido di non rispondere.
Filo non c'è per cena, così decido di prepararmi un'insalata e di guardare un film su Netflix.
Opto per "Tutte le volte che ho scritto ti amo", un film romantico.
Mi addormento a metà film, con la busta dei pop-corn tra le mani.

incantava - an epic loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora