RIVELAZIONI

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Lunedì, 17:32
«Comunque ridammi le chiavi di casa, quando vuoi venire qui mi avvisi e ti apro io così non ci interrompi più» dice Edoardo a Federico guardandomi di sottecchi. Gli do una pacca sul braccio, mentre Eva scoppia a ridere. Federico gli porge le chiavi di casa con una faccia disgustata, e Edo gli fa il dito medio.
«Vabbè allora noi andiamo» dice Eva.
Vado verso di lei e la abbraccio, un abbraccio forte, sincero. «Grazie» le bisbiglio all'orecchio, lei mi sorride e mi da un bacio sulla guancia. Dopodiché prende per mano Federico e si avviano fuori. Mi torna in mente però una cosa. Federico non era fidanzato con Emma? Dovrò indagare, ma non penso sia una buona idea chiederlo ad Edoardo. Insomma, è il suo migliore amico, e se mi dicesse di farmi gli affari miei? Edo mi da un bacio sulle labbra risvegliandomi dai miei pensieri. Gli sorrido e lo stringo forte, aggrappandomi a lui come un koala. Mi culla un po' e poi mi appoggia al bancone della cucina, posizionandosi tra le mie gambe. La mia curiosità ha la meglio, così decido di chiederglielo una volta per tutte.
«Edo» lo chiamo, per attirare la sua attenzione.
«Mh?» fa lui guardandomi fisso negli occhi.
«Ehm, ma Fede ed Emma si sono lasciati?»
Lui mi guarda, ma non sembra affatto infastidito dalla domanda.
«Sí, da una settimana più o meno. L'ha lasciata lui perchè è innamorato di un'altra» si limita a dire. Oh no. Eva sarà a pezzi quando lo scoprirà.
Edoardo mi vede pensierosa, e mi dice: «Federico si è proprio preso una bella sbandata per Eva»
Sgrano gli occhi, non mi aspettavo che la ragazza in questione fosse Eva. Spero solo che non la faccia soffrire.
«Ma tornando a noi» dice, attirando la mia attenzione, «ti va di raccontarmi cos'è successo prima?» mi chiede dolcemente. Prendo un respiro profondo e decido di dirglielo.
«Ho raccontato a Eva di come ho perso la verginità» dico tutto d'un fiato.
Lui mi guarda e mi fa un sorriso dolce, poi si sporge un po' verso le mie labbra per baciarmi ma io gli metto una mano sul petto. Sembra non capire, così gli dico: «Non è stata con te la mia prima volta». I miei occhi si gonfiano di lacrime, e lui mi abbraccia forte.
«Se non vuoi raccontarmelo io capis-» inizia, ma lo interrompo.
«Tranquillo» dico, schiarendomi la voce.
«Ho perso la mia verginità quando avevo quindici anni» dico, con la voce rotta dal pianto. È molto stupito, non se lo aspettava.
«Ehm, in pratica per farla breve l'ho fatto con un ragazzo che dopo quella sera non mi ha più cercata, ha girato il mio numero a tutta la scuola e ha detto a tutti che sono una ragazza facile» ormai sto singhiozzando, ed Edo mi prende istintivamente il viso tra le mani, per poi attirarmi verso il suo petto, stringendomi forte.
«Lo so che a quindici anni è troppo presto, e tu adesso penserai che sono una p-» mi stacca improvvisamente da sè per guardarmi negli occhi.
«Non ti azzardare a finire quella frase» mi intima.
«Anche io ho perso la verginità quando avevo quindici anni» confessa, con gli occhi bassi.
«In realtà non l'ho fatto perché ero pronto, o perché mi sentivo di farlo, l'ho fatto semplicemente per fare il figo, per vantarmene. Me ne sono pentito subito dopo. Poi, una volta arrivato al liceo, mi sono reso conto che tutte le ragazze della scuola mi venivano dietro, e io e i miei amici abbiamo iniziato con la cosa del muro» Gli si incrina la voce, e io prendo il suo viso tra le mani costringendolo a guardarmi.
«Mi sento una merda per quello che ho fatto a tutte quelle ragazze» confessa.
Lo abbraccio forte, ma poi lui dice una cosa che non mi sarei mai aspettata.
«Sai, mi sarebbe piaciuto se la mia prima volta fosse stata con te. Con una ragazza che amo veramente».
Ho gli occhi lucidi, ma nonostante questo sorrido e gli do un bacio sulle labbra.
«Ma tornando a prima, io non ho mai pensato e non penserò mai che tu sia una puttana Ele. Ma da dove ti saltano fuori queste idee?» dice stringendomi a sè.
Sorrido come un'ebete, cosa ho fatto per meritarmi un ragazzo così? Restiamo così per un tempo che sembra interminabile, ma ad un tratto lui mi prende in braccio e mi porta sul divano, lasciandomi lí.
«Vado un attimo ad accendere gli erogatori in giardino, torno subito» dice, baciandomi sulla guancia. Appena Edo esce in giardino io lo seguo a ruota, senza farmi vedere, e vedo che sta accendendo tutti gli erogatori per innaffiare le piante che ha in giardino. Quando lui è di spalle vado verso un erogatore e glielo punto addosso. Si gira di scatto, e io scoppio a ridere. Viene verso di me e io comincio a correre sotto gli schizzi d'acqua, bagnandomi tutta, ma alla fine mi sto divertendo un sacco. Correndo, però, perdo di vista Edoardo, sicuramente sarà tornato dentro ad asciugarsi. Quando decido di tornare dentro casa anch'io per darmi un'asciugata, sento un getto d'acqua nella schiena. Mi giro e vedo Edoardo che ride come un matto, così inizio a correre per schivare l'acqua. Ci stiamo divertendo un mondo, non potrei mai essere più felice e spensierata di così. Vado verso Edoardo e gli salto in braccio, e lui mi stringe forte.
«Grazie» dico semplicemente.
Lui mi guarda, e io continuo: «Grazie per regalarmi questi momenti. Sono i migliori della mia vita». Lui mi bacia, un bacio lento. Capisco subito le sue intenzioni così gli levo la maglia lanciandola sul prato mentre barcolliamo verso la casa. Ormai lo facciamo molto spesso, ma non potrei sentirmi più viva di così. Mi sto decisamente vivendo la mia vita in modo spensierato. Intanto lui mi leva la felpa lasciandola vicino alla sdraio. Arrivati dentro casa gli levo i pantaloni che lascio vicino al divano, e lui mi toglie i pantaloni della tuta che lascia su per le scale. Siamo completamente fradici, e pieni di passione. Mi lascia sul letto mentre prende un preservativo. Intanto mi alzo a sedere per togliergli i boxer, mentre lui mi leva l'intimo.
«Dove eravamo rimasti?» mi bisbiglia con voce sensuale prima di entrare dentro di me.
Mi mordo forte la mano per non urlare. Porto le mani dietro alla sua schiena, graffiandogliela, e attorciglio le gambe attorno alla sua vita. Va sempre più veloce, e io sono persa nel piacere. Dopo pochi secondi raggiungiamo il culmine insieme e lui si accascia sopra di me.
«È sempre più bello fare l'amore con te Ele» mi dice con voce fioca.
«Non mi basterà mai» bisbiglia, prima di addormentarsi.
Il mio cuore scoppia di felicità.

incantava - an epic loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora