CONFRONTO

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Martedí, 12:54
Sono stesa sul letto di Edoardo, immersa nei miei pensieri. Mi sento tremendamente in colpa, sia per come mi sono espressa con Silvia, sia perché mi sono innamorata di Edoardo, il ragazzo che le piace. Con tutte le persone che ci sono nel mondo, proprio di lui dovevo innamorarmi? È vero che non si comanda ai sentimenti, ma io mi sento una merda, e sto piangendo da mezz'ora. Edoardo ha tentato di tutto, coccolarmi, farmi pensare ad altro, ma ho i nervi a fior di pelle e abbiamo finito per litigare. Istintivamente prendo il telefono per chiamare ad Eva. Lei è l'unica che mi capisce veramente, e non riesco a pensare ad una persona migliore con cui sfogarmi. Decido di chiamarla. Risponde dopo tre squilli.
«E-ele?» Aggrotto le sopracciglia, la sento strana. In quel preciso istante sento una voce maschile in sottofondo e lei che ansima. Mi sento avvampare, devo sicuramente aver interrotto qualcosa tra lei e Federico.
«E-ehm, scusa Eva non volevo disturbare...» le dico.
«Nono macché, non disturbi assolutamente, dimmi»
«Ci possiamo incontrare? Ho bisogno di parlare con qualcuno» le chiedo.
Cambia subito tono di voce.
«Ma certo! Al baretto tra dieci minuti?»
«Okay. Grazie» le dico prima di attaccare.
Mi asciugo le lacrime ormai asciutte sulle guance ed esco dalla camera di Edoardo, trovandolo steso sul divano con un pacco di popcorn tra le gambe mentre guarda netflix.
Mi ritrovo a sorridere, ma poi ricordo che abbiamo litigato e il sorriso mi muore sulle labbra.
«E-edo» richiamo la sua attenzione.
«Mh?»
«Vado al baretto»
«E-ele, possiamo parlar-» ma lo interrompo.
«Dopo» gli dico. Dopodiché gli faccio un sorriso, per fargli capire che non sono arrabbiata con lui, e mi avvio verso il baretto, dove mi aspetta Eva.
«Oh Ele!» mi chiama la rossa.
«Ciao Red» la saluto.
«Che è successo?» mi chiede preoccupata.
«Immagino che tu lo sappia»
Fa una faccia apprensiva, prima di chiedermi: «Silvia?»
Scoppio in lacrime, e lei mi abbraccia.
«È che mi sento una merda, e ho anche litigato con Edo per questo. Cioè, mi sento in colpa perché mi sono innamorata di Edoardo, il ragazzo che le piaceva e-»
«Ele» mi ferma.
La guardo, in attesa che continui.
«Tu non hai nessuna colpa. Tu ed Edoardo siete fatti per stare insieme. Le difficoltà in una coppia ci sono, è normale. Adesso tu vai a casa, parli con Edoardo e risolvete. Vedrai che a Silvia passerà»
Le sorrido e istintivamente la abbraccio, poi le lascio un bacio sulla guacia e corro a casa di Edoardo. Appena mi apre la porta mi fiondo tra le sue braccia, e lui mi stringe come se non mi abbracciasse da secoli.
«Scusa» gli dico.
Sorride, poi mi bacia. Chiude la porta con il piede e si avvia di sopra, con me in braccio. Entriamo nel bagno, dove in pochi minuti ci spogliamo ed entriamo nella doccia.
Mi prende in braccio e mi appoggia al muro, e lentamente comincia ad entrare dentro di me. Dopo pochi minuti raggiungiamo il culmine e lo abbraccio, accarezzandogli i ricci.
Martedì, 13:46
Io ed Edoardo siamo da poco usciti dalla doccia. Io indosso ho dei pantaloni della tuta di Edo e un top nero di Calvin Klein, mentre Edo ha solo dei jeans neri calati sui fianchi. Ogni volta che lo guardo sento le gambe andare in poltiglia, questo ragazzo mi fa perdere la testa. All'improvviso suonano alla porta. Guardo con aria interrogativa Edo, chiedendogli con lo sguardo se aspettava a qualcuno, ma lui è più confuso di me, così decido di andare ad aprire.
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Ehi! Scusate se questo capitolo è più corto del solito, l'ho lasciato così per creare un po' di suspense <3 Ci vediamo presto con l'aggiornamento della storia!

incantava - an epic loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora