DICHIARAZIONI

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Sabato, 12:37
Sono a casa di Edo da ieri sera, e non potrei essere in un posto migliore. Sono consapevole che quello che è successo stamattina è un po' strano per me, ma voglio davvero cominciare a godermi la vita e fare cose che tutte le adolescenti fanno. Voglio essere un po' meno responsabile, un po' come Eva. Ogni volta che va ad una festa non perde occasione per ubriacarsi e per paccarsi qualche ragazzo, specialmente se il ragazzo in questione è Federico Canegallo. Adesso lui sta con Emma, ma sappiamo tutti quanto lui sia infedele, infatti stanno già girando delle voci sul fatto che lui la stia tradendo. Tornando ad Eva, da quando si è lasciata con Giovanni la vedo molto più libera e spensierata, e io voglio essere esattamente come lei.
«A che pensi?»
La voce di Edoardo mi fa tornare bruscamente alla realtà. Sono stesa nel suo letto con indosso solo l'intimo e una canottiera, mentre lui fa capolino dalla porta del bagno con dei jeans scuri calati sui fianchi e il petto nudo. Deglutisco, pensando bene a cosa rispondere. Ovviamente non posso dirgli che secondo me il suo migliore amico è infedele e stronzo, perció mi devo inventare qualcosa.
«Niente di che, stavo solo pensando a cosa dire a Filippo quando mi chiamerà» riesco infine a rispondere.
«Beh, potresti anche dirgli che sei a casa mia, dato che ora stiamo insieme» dice, calcando la voce sull'ultima parola.
Il mio cuore perde un battito. Ovviamente non posso dire a mio fratello che sono diventata la fidanzata di Edoardo Incanti, anche perché non ho mai speso delle buone parole nei suoi confronti: infatti Filo pensa che Edo sia uno stronzo. E non posso biasimarlo: anche io lo odiavo fino all'altroieri. Odiavo. Verbo imperfetto. Ora che sono diventata la sua fidanzata - o scopamica - non lo odio più così tanto.
«Allora? Gli dirai che sei da me o no?» mi chiede, interrompendo i miei pensieri.
«Forse è un po' troppo presto» azzardo a dire.
«Sai, mio fratello pensa che tu sia un coglione che ci prova con tutte, quindi non so come potrebbe prenderla se gli dicessi che sono diventata la tua fidanzata da un giorno all'altro» spiego.
Edo apre la bocca come a voler dire qualcosa, poi ci ripensa e rimane in silenzio. Ho detto qualcosa di male? Certe volte è proprio difficile capire cosa gli passi per la mente, così decido di chiederglielo.
«Ehi, che c'è?»
«No, niente» gli si incrina la voce.
Mi alzo di scatto dal letto e mi dirigo verso di lui. Mi accorgo che ha gli occhi lucidi e una lacrima gli scende veloce sulla guancia. Ho una stretta al cuore: vedere Edoardo piangere mi fa male. Molto più male di quanto mi immaginassi. Con le dita gli asciugo le lacrime e gli chiedo: «mi spieghi perché piangi?»
«È che non so come farti capire che tu per me sei importante. Tuo fratello ha tutti i diritti del mondo di credere che io sia un coglione, infatti fino a sei mesi fa reputavo le ragazze come delle x sul muro. Me ne scopavo sei a sera e quando finivo andavo ad aggiungere le x. Era come un gioco, una competizione tra me e i miei amici». Comincia a singhiozzare, e istintivamente lo abbraccio. Un abbraccio vero, forte. Ma mi stacca troppo presto.
«No Ele, aspetta. Ti voglio far capire che tu non sei mai stata una di quelle ragazze. Per me vali molto di più. Da quando mi hai insultato, quella mattina, mi sei entrata nella testa e da quel giorno non faccio altro che pensare a te, ai tuoi occhioni verdi, ai tuoi capelli morbidi, alle tue labbra, al tuo sorriso... insomma, a te».
Ho gli occhi lucidi. Nessun ragazzo mi aveva mai detto cose del genere, mi sento per la prima volta importante. Una lacrima scende sulla mia guancia e lui, come poco prima ho fatto io, me la asciuga con il pollice.
«Ti fidi di me?» chiede all'improvviso.
«Sì» rispondo, senza pensarci due volte. Ed è vero: io mi fido di Edoardo, in poche ore è diventato una delle persone più importanti che ho. Mi sorride dolcemente, torturandosi il labbro inferiore, e io non resisto più: lo attiro a me e lo bacio. Un bacio dolce, delicato, che però in pochi secondi diventa più passionale. Mi chiede l'accesso alla lingua e io glielo concedo, mentre le mie mani scendono veloci alla zip dei jeans. In pochi secondi la tiro giù e gli tolgo i jeans, lui invece mi toglie la canottiera, facendomi rimanere in intimo. Ci guardiamo per qualche istante, con occhi famelici, pieni di passione. Poi lui si avventa sul mio collo, lasciandomi dei baci bagnati e scende sul seno, dove mi lascia un succhiotto. Dopo pochi secondi mi toglie il reggiseno e le mutandine e io gli tolgo i boxer: rimaniamo così nudi, e barcolliamo all'indietro buttandoci sul letto, corpo contro corpo. In pochi secondi si infila il preservativo ed entra in me, muovendosi molto lentamente. Porto le mani dietro la sua schiena, graffiandogliela, mentre lui si comincia a muovere più velocemente. Poco dopo sento una pressione dentro la pancia e riesco a farfugliare: «Edo sto p-per...» ma non riesco a finire la frase perchè raggiungo il culmine insieme ad Edo. Si accascia su di me con tutto il suo peso, e non mi lamento affatto: sto benissimo in questa posizione. Lui sopra di me, la sua testa nell'incavo del mio collo, le mie mani che gli accarezzano i riccioli e le mie gambe avvolte alla sua vita.
«Ele» mi dice, con voce fioca.
«Eh» gli rispondo, con voce stanca.
«Ti amo»
Sorrido come un'ebete, pensando che sotto sotto sono veramente innamorata di Edoardo Incanti.
«Ti amo anch'io Edo».

incantava - an epic loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora