SILVIA

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Lunedì, 19:46
Mi sveglio, sentendo un peso sopra di me. Inizialmente non capisco, ma poi ripercorro mentalmente le ultime ore di questa giornata e mi viene in mente tutto. Sorrido all'istante, non capacitandomi ancora di come Edo mi faccia stare così bene. Sposto lo sguardo verso il basso, e vedo che sta dormendo come un sasso. I riccioli neri sono incollati alla fronte, e ha una faccia talmente rilassata che sembra un angioletto. Solo quando dorme però. All'improvviso inizia a stropicciare gli occhi, e quando alza il viso verso di me sorride all'istante. Quando mi sorride sento il mio cuore mancare un battito, e le gambe diventare gelatina. Fortunatamente sono stesa sul letto.
«Ehi» lo saluto.
Si sporge un po' per baciarmi sulle labbra, dopodiché si alza e si comincia a vestire. Solo ora però mi viene in mente una cosa: domani c'è scuola e io non ho nemmeno aperto un libro.
«Cazzo Edo, domani c'è scuola e non abbiamo neanche iniziato a fare i compiti» dico, cominciando ad agitarmi.
«Ehi, tranquilla. Domani c'è l'assemblea e quindi entriamo a scuola alle undici».
Oddio, che fortuna. Non avrei avuto voglia di mettermi a studiare e a fare i compiti ora. Specialmente se ho Edoardo davanti a me mezzo svestito. Cerco di scacciare quei pensieri indecenti, ma non ci riesco e mi perdo a guardarlo.
«Ehi, aspetta, hai un po' di bava qui» mi dice prendendomi in giro, indicando i lati della bocca.
Scoppio a ridere e lo guardo con aria saccente.
Ma poi mi viene in mente un particolare. Io sono stesa sul letto di Edo, senza nemmeno il lenzuolo addosso, completamente nuda. Mi sento avvampare, e cerco subito il lenzuolo per coprirmi. Edoardo se ne accorge, e soffoca una risata. Io, d'altro canto, non faccio che arrossire di più.
«Sei bellissima quando arrossisci, lo sai?»
Sorrido, e mi metto a cercare i miei vestiti per vestirmi.
Martedì, 12:06
Ho appuntamento con Silvia davanti al baretto a mezzogiorno e dieci, devo assolutamente dirle che mi piace Edoardo e che al momento stiamo insieme. La vedo arrivare di corsa, tutta trafelata.
«Ehi Ele, sono un po' in ritardo vero? Scusami» mi dice con il fiatone.
Sorrido. «No Silvia, a dire la verità sei in anticipo, sono io che sono arrivata prima» la rassicuro.
Sposta lo sguardo verso il baretto.
«Ci prendiamo qualcosa?» mi chiede.
«Certo»
Io opto per un succo di frutta mentre lei prende un caffè. La verità è che sono molto nervosa, non so come dirle che da un momento all'altro mi sono innamorata di Edoardo. Spero solo che prenda bene la notizia.
«Ma quindi cosa mi dovevi dire?» domanda curiosa, accennando un lieve sorriso.
«Ehm.. M-mi prometti che non ti arrabbi?» le chiedo, in preda al panico.
«Oddio Ele, ma che è successo? Mi stai facendo venire l'ansia» dice preoccupata.
«Nono tranquilla. È che...» mi blocco, non riesco a dirglielo.
«Che?»
«Io mi sono innamorata di una persona» dico tutto d'un fiato.
Fa un grande sorriso prima di chiedermi: «È una ragazza vero?»
Quella domanda mi fa ribollire il sangue, com'è possibile che sia tanto sicura che io sia lesbica? Non ho mai parlato con nessuno del mio orientamento sessuale, tantomeno con lei, e pretende di sapere con certezza che mi piacciono le ragazze. Ora le faccio vedere io.
«No» dico infastidita.
«È Edoardo» dico, con una fermezza glaciale. In realtà dentro di me si sta infuriando una battaglia: da una parte mi sento in colpa, perchè Silvia è veramente innamorata di Edoardo, ma dall'altro lato mi sono tolta un peso enorme.
La faccia di Silvia si tramuta in una maschera di rabbia.
«C-come?»
«Mi hai sentito» replico.
«Eleonora! Ma come hai potuto!» urla lei.
«Shh! Ma che ti urli?» la riprendo io.
Sembra calmarsi, e prende qualche respiro profondo.
«Edoardo non è tuo, okay?» inizio.
«Anche prima si scopava sei ragazze a sera, e tu non avevi molti problemi a riguardo» le faccio notare.
«Sí ma tu sei mia amica, e le amiche non fanno-» comincia, ma la interrompo.
«Ah davvero? Cosa precisamente non fanno le amiche? Te lo dico Silvia, da amica io sto facendo la cosa giusta: ti sto dicendo la verità. Non posso nascondere i miei sentimenti per Edoardo, quindi accetta questa cosa e vai avanti» le dico fredda.
«C'è qualche problema?» sento una voce alle mie spalle. Una voce che riconoscerei tra mille. Edoardo. Silvia alza lo sguardo verso di lui.
«Ahh, si, proprio tu. Ele mi stava giusto raccontando che si è innamorata di te» dice, deridendomi.
«La cosa che non sa è che tu non cambierai mai» continua poi.
Ormai la rabbia ha raggiunto un livello molto alto, e non so se riuscirò a controllarmi. A stupirmi è però Edoardo.
«Beh, a questo punto allora sai delle cose che io non so a quanto pare» dice con fermezza.
Silvia lo guarda confusa, e lui continua.
«Ho finalmente trovato una ragazza che mi sa prendere, sia mentalmente che fisicamente, sono profondamente innamorato di lei quindi fattene una ragione, ormai ho occhi solo per lei» dice indicandomi.
Ho gli occhi lucidi, sono commossa. Dopodiché si abbassa fino al mio viso e mi lascia un bacio sulle labbra. Io, per tutta risposta, mi alzo e lo prendo per mano, trascinandolo fuori dal bar, e lasciando Silvia da sola. Sinceramente non mi interessa se ci sia rimasta male, o meglio, mi interessa ma adesso ha bisogno di un po' di tempo per riflettere e per accettare la cosa. Fuori dal bar salto addosso ad Edo e mi avvinghio a lui come un koala, mentre lui si avvia verso la sua macchina.
«Grazie» bisbiglio.
«Non mi devi ringraziare. Ti amo.»

incantava - an epic loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora