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«Finalmente siete arrivati» Taehyung rimproverò Hoseok e Jin che in quel momento si stavano avvicinando al suo tavolo

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«Finalmente siete arrivati» Taehyung rimproverò Hoseok e Jin che in quel momento si stavano avvicinando al suo tavolo. I due erano in ritardo e la serata al locale era già iniziata.

Il ragazzo con gli occhiali era stato da solo per più di mezz'ora, seduto ad annoiarsi, e non vedeva l'ora che i suoi amici arrivassero, cosa che finalmente era successa.

Jimin, intanto, era con Yoongi a sorseggiare del vino rosso mentre Jungkook era con quel Yugyeom che l'aveva chiamato prima.

I due si erano allontanati e sembravano stessero avendo una qualche discussione.

«Scusa Taehyung, abbiamo incontrato traffico» disse Jin.

Hoseok si sedè vicino al fotografo portando un braccio sulle sue spalle. «Allora stalker-» Hoseok lo strinse a sé «Come è andato il set con Yoongi?»

Taehyung, abituato alla presenza avvolte appiccicosa del rosso non si scosse più di tanto. «Bene, ho finito più di mezz'ora fa, settimana prossima passo allo studio per visionare le foto»

Hoseok annuì. «E con il cantante?» chiese Jin.

Taehyung si agitò sulla sedia. «Con il cantante cosa?»

Jin sorrise sbeffeggiandolo. «Sai benissimo di cosa parlo, ci ha provato con te?» Jin si sporse verso di lui con un sorriso inquietante.

«No m-ma che-» Taehyung scosse fortemente la testa facendo ondeggiare i capelli che erano stati liberati dal cappello minuti prima «A malapena mi sopporta, credo mi detesti»

«Jungkook non ti detesta, è fatto semplicemente così» Jimin lo sorprese alle spalle, accomodandosi poi con un calice in mano al loro tavolo.

«Oh ciao di nuovo Jimin» Taehyung sorrise timidamente. Jimin pensò di nuovo che quel ragazzo fosse adorabile e, non sapendo precisamente perché, lo immaginò in una scena in cui era tra le braccia del suo miglior amico.

«A proposito di quel coglione, dopo l'esibizione non l'ho più visto» chiese Jimin.

«Ow prima dell'esibizione sul palco stava discutendo con un certo Yugyeom, credo-» Taehyung si guardò le mani «Ora penso siano fuori a parlare, non ne sono sicuro»

Jimin sobbalzò dalla sedia. «Ancora con quell'isterico del cazzo? Cristo, dobbiamo andare fuori a salvare Jungkook» Jimin fece cenno agli altri di seguirlo fuori, afferrando la mano di Taehyung che a quel contatto avvampò. Gli altri due ragazzi si guardarono confusi.

Il gruppo si diresse verso l'uscita e appena varcata la porta poterono sentire le voci alte dei due.

«Ti ho detto che non devi dire in giro che sono il tuo cazzo di fidanzato! Non lo sono, punto!»

«Potresti almeno darmi una possibilità, sei proprio uno stronzo quando fai così» urlò Yugyeom.

I ragazzi sbiancarono, non immaginando minimamente di poter interrompere un momento così intimo.

Taehyung si chiese che tipo di rapporto avessero quei due. L'unico che sorrideva soddisfatto era Jimin che sorseggiava rumorosamente il proprio vino.

«Non potrei mai stare con uno come te!» Jungkook strinse i pugni, distendendoli lungo i fianchi. «Non hai una benché minima personalità, non hai carattere, ti tratto di merda e continui a tornare da me-» Jungkook ringhiò dalla rabbia alzando il viso «Ti fai scopare da me un giorno sì e l'altro pure, anche se poi ti caccio via, sembri una cazzo di bambola di pezza»

Taehyung, nel sentire quelle parole, si sentì stranamente a disagio, avendo voglia di scappare a casa e mettersi sotto le coperte.

«Il problema allora è il modo in cui mi tratti, non io!» rispose Yugyeom.

Jungkook si allontanò da lui, indietreggiando. «Io? Dio, Yugyeom, non hai nemmeno un briciolo di amore per te stesso, ti lasci ferire da me, ti lasci usare, come potrei stare con una persona che non reagisce? Mai una cazzo di risposta o un vaffanculo-» Jungkook sospirò «Non provo niente per te, mettitelo in testa»

Yugyeom lo fulminò con lo sguardo.

«Da quando hai avuto quell'incidente del cazzo sei diventato intrattabile» sputò con cattiveria.

Jimin fece cadere il calice a terra, portando una mano alla bocca, non potendo credere a quello che aveva appena sentito.

Jungkook reagì quasi immediatamente, avventandosi su Yugyeom e sbattendolo al muro, pressando il suo corpo sul suo.

«Non osare-» Jungkook iniziò a tremare dalla rabbia «Non osare tirar fuori quell'argomento»

«Scusami Jungkookie n-non volevo-» Yugyeom piagnucolò.

«Fottiti» Il corvino si allontanò da lui come scottato.

Jungkook si scostò ulteriormente dal ragazzo, dirigendosi verso l'entrata.

Taehyung, che non aveva scollato gli occhi dai due nemmeno un attimo, gli andò dietro, preso da uno strano senso di empatia, tirando il corvino per il polso.

Yugyeom, rosso di rabbia e sconcertato, scosse la testa e andò via.

Jungkook strattonò il proprio polso dalla presa del fotografo quasi immediatamente. «Non rompermi il cazzo pure tu, sfigato»

Taehyung, offeso, abbassò lo sguardo, non sapendo nemmeno lui perché aveva reagito con quel gesto inadeguato e troppo intimo.

Jungkook si girò per poter entrare nel locale e avventarsi sul bancone dei cocktail.

Una volta arrivato a destinazione il corvino si stravaccò su uno sgabello.

«Che succede amico?» chiese Yoongi, mentre con un panno asciugava un bicchiere.

«Versami un paio di bicchieri di soju» rispose Jungkook.

THE GUY WITH THE PICTURES | KOOKVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora