Taehyung ascoltò le dolci note del pianoforte e subito dopo le sue orecchie avvertirono la voce angelica del corvino per la seconda volta.
«Le sedi cerebrali acustiche dei miei lobi temporali stanno per essere benedette da questa voce*» pensò.
Taehyung si sedè ad un tavolino, proprio sotto il palco, il tutto senza staccare un attimo gli occhi dal corvino. La fotocamera era appesa al collo. Prese il mento e lo appoggiò a rallentatore sulla mano, con sguardo sognante.
Jungkook, intanto, faceva correre le mani sui tasti, le sue espressioni facciali che facevano trasparire l'emotività della canzone.
«Taehyung, questo è il momento in cui dovresti scattare le foto, sai...il lavoro per cui ti pago» mormorò Yoongi. Il fotografo si risvegliò dal proprio stato di trance, riscosso dalla voce di Yoongi.
«Ow certo-» Taehyung incespicò con la fotocamera, sbattendo il gomito contro il tavolino «Aish, che dolore-»
Jungkook si fermò per un attimo, rimproverando il ragazzo con gli occhiali per il casino che stava creando. Taehyung deglutì per poi portare la camera al viso.
Inquadrò il corvino e trattenne il respiro, come ogni bravo fotografo, per non far muovere la camera.
Scattò un primo piano in cui Jungkook aveva le labbra schiuse e le dita sui tasti. Ne scattò un'altra decina in questo modo, qualcuna aveva uno zoom fin troppo vicino al viso del corvino ma Taehyung si ripetè mentalmente che le stava facendo così per motivi artistici, non per altro.
Infine scattò da alcune prospettive diverse, muovendosi come una gazzella silenziosa, utilizzando diverse angolazioni, il bicchiere di vetro con lo scotch sul pianoforte che dava quel tocco di vintage.
Jungkook intonò le ultime note, per poi suonare l'ultima parte della canzone e terminando il tutto con un profondo respiro.
«Va bene così?» chiese Jungkook.
Yoongi dal bancone rispose. «Credo proprio di sì, ora se non vi spiace mentre aspettiamo l'orario di apertura vi chiederei di accomodarvi per qualche minuto fuori, dovrei lavare il pavimento»
Jungkook roteò gli occhi, prendendo il bicchierino di vetro dal pianoforte e buttando giù un sorso, lasciandolo poi sul bancone mentre si dirigeva verso l'uscita.
Taehyung, che intanto risfogliava le foto scorrendole sulla camera, incespicò tra i tavoli per poter uscire fuori, seguendo i passi del corvino.
Yoongi scosse la testa e andò a prendere il mocio per pulire. Si abbassò per poter prendere il detersivo nel mobile nascosto sotto.
«Yoongi, ci sei?»
Il barista alzò di scatto la testa, sbattendola inevitabilmente contro il mobile. «Cazzo, che dolore» Si portò una mano a massaggiarsi la testa.
«Sono solo io, non c'è bisogno di agitarsi» disse Jimin.
«Aish, sapevo che saresti venuto a darmi fastidio, mi sembrava strano che non ti fossi ancora presentato»
Jimin lo guardò con un sorrisetto, notando poi il mocio con il secchio. «Devi lavare? Ti do una mano»
Jimin si tolse la giacca, posandola sulla sedia e sfilandosi l'orologio da polso. Un familiare profumo di peonie arrivò al naso di Yoongi. Quel Jimin era sempre profumato ai limiti dell'umano. Sembrava un diavolo di fiore vivente. Il barista si chiese se un giorno o l'altro gli avrebbe mai visto spuntare un qualche tipo di fiore dalle orecchie o cose così.
«Guarda che se mi aiuti a pulire ti sporchi, non vorrai che ti si rovini l'outfit o che ti stanchi» lo canzonò Yoongi.
Jimin fece svanire il sorriso, apparendo improvvisamente serio. «Il signorino qui con cui stai parlando la notte fa il lavapiatti per guadagnarsi qualcosa in più, il lavoro non mi fa paura»
Detto questo il ragazzo prese il mocio ed iniziò a lavare il pavimento. Yoongi rimase paralazzito un attimo, ancora sorpreso dalle sue parole.
Improvvisamente si sentì in colpa per aver giudicato Jimin forse troppo velocemente.
Yoongi subito dopo si schiarì la gola. «Hai incontrato Jungkook e Taehyung fuori?» Si avvicinò a Jimin con una spugna in mano per poter pulire i tavoli.
«Sì, ma li ho salutati velocemente, stavano parlando e non volevo interromperli» Jimin sorrise leggermente.
«Capisco...sbrighiamoci allora, prima finiamo meglio è» disse Yoongi.
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*sedi acustiche dei lobi temporali: sedi cerebrali che permettono l'analisi dei suoni percepiti dall'apparato acustico.
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THE GUY WITH THE PICTURES | KOOKV
Fanfictionkim taehyung, studente di medicina che lavora nel tempo libero in uno studio fotografico, una sera si ritroverà, per caso, a fotografare con la propria polaroid un ragazzo dai capelli corvini che lavora in un pub. peccato che il ragazzo in questione...