«Sbaglio o ho l'onore di rivedere Kim Taehyung dopo una settimana di ferie» Mark lo fece entrare nello studio fotografico e ridacchiò quando vide che era completamente bagnato per la pioggia.
«Stronzo sai benissimo che ho preso una settimana per via dell'esame di Patologia Generale-*» Taehyung sbuffò ripensando al fatto che non aveva ancora avuto il risultato.«Ora che sono più libero passerò più tempo qui»
Taehyung tolse la giacca bagnata e la appese all'attaccapanni. Tolse anche il basco francese, tocco impeccabile del suo stile che spesso veniva reputato strano.
«Allora, ora potrai finalmente mostrarmi le foto per il lavoro a quel locale-» Mark prese il borsone del collega-amico ed estrasse la macchina fotografica «Voglio proprio vedere se sei diventato più bravo di me»
Taehyung ridacchiò e diede una spallata al ragazzo. «Idiota, sei proprio arrogante certe volte» rise.
Mark annuì sapientemente. «Modestamente posso permettermelo»
Il ragazzo prese la scheda SD e la inserì nel pc, pronto per vedere il lavoro svolto dal collega.
Mark iniziò a scorrere le foto con il mouse, arrivando a quelle che ritraevano un certo ragazzo corvino.
«Cavolo, chi è questo pezzo di manzo?» chiese Mark.
Taehyung alzò gli occhi dal cellulare che stava fissando e quasi si strozzò con la sua stessa saliva. «Ah q-quello-»
Taehyung deglutì «È il cantante del locale»Mark aprì la bocca, sembrando quasi un pesce palla. «Ti prego, dimmi che ci sei andato a letto!»
Taehyung sussultò, incespicando con le mani e facendo cadere il telefono a terra. «M-ma cosa dici Mark-» tossì imbarazzato «Sai che non sono quel tipo di ragazzo» Taehyung strisciò un piede a terra.
«Amico, non scopi dal paleolitico, ormai il tuo amico lì sotto è diventato un fossile-» Mark indicò lo schermo con un primo piano di Jungkook in bella mostra. «E non dirmi che hai fatto queste foto da vicino per lavoro, lui ti piace!»
Taehyung fulminò con uno sguardo Mark. «Q-questa conversazione non ha senso» farfugliò frustrato.
Il ragazzo prese la macchina fotografica e andò sul retro, borbottando qualcosa.
Mark, che intanto aveva avviato il programma di Photoshop per modificare le foto più belle, ridacchiò all'imbarazzo del suo collega. La timidezza di Taehyung era stata sempre cosa risaputa a chiunque avesse modo di conoscerlo almeno un minimo.
Il pomeriggio passò velocemente e verso le 20:00 Taehyung si congedò dallo studio, salutando Mark calorosamente, per potersi recare alla caffetteria dove aveva appuntamento con Namjoon.
Taehyung arrivò alla caffetteria che era a pochi minuti dallo studio, spingendo la pesante porta per poter entrare. «Aish, me la ricordavo più leggera» mormorò.
Entrando, intravide quasi subito il suo amico spilungone ad un tavolo, mentre arruffava tra libri con disegni di anatomia umana e appunti disordinati.
«Ecco Vincent Van Gogh* che fa il suo ingresso» disse Namjoon una volta sollevato il capo.
Taehyung si buttò malamente sulla sedia, con stanchezza. «Ancora con questo nomignolo» sorrise.
«Scusa ma quando metti il basco sembri proprio quel pittore neoclassico» disse Namjoon.
Taehyung spalancò gli occhi. «Van Gogh era un post-impressionista, non dire certe eresie davanti a me» Il fotografo fece il finto offeso, girando il capo.
«D'accordo Pollock*, allora-» Namjoon con un braccio scostò bruscamente i libri dal tavolino «Com'è andata con il cantante?» Namjoon poggiò il mento sui palmi delle mani, in attesa di un racconto avvincente.
«Ma che avete tutti oggi a chiedermi di lui-» Taehyung sbuffò «Non è successo nulla e mai succederà» sentenziò.
Namjoon mise un broncio. «Perché dici così? Credevo che-» il ragazzo fu interrotto da una cameriera.
«Ragazzi, cosa vi porto?»
«Per me un infuso di thè grey» rispose Taehyung.
Namjoon lo guardò disgustato. «Per me un caffè macchiato» rispose.
La ragazza prese le ordinazioni e andò via, sorridendo lievemente a Taehyung, il quale arrossì visibilmente.
«Dicevo, cosa è successo?» disse Namjoon.
«Ma guarda Nam, non ne ho idea-» il ragazzo si sfilò gli occhiali per pulirli con il maglione «Andava tutto bene, non che volessi raggiungere un qualche tipo di scopo eh, però stavamo tranquilli, almeno finché non ha dato di matto per una litigata con un ragazzo, credo un suo ex o fidanzato o scopamico o-»
«Okay Taehyung credo di aver afferrato» ridacchiò il ragazzo.
Taehyung prese un respiro per poi continuare. «Io volevo solo chiedergli se fosse tutto okay ma mi ha risposto malissimo chiamandomi sfigato»
Taehyung abbassò lo sguardo a terra. Namjoon fece svanire ogni traccia di divertimento.
«Taehyung sai che non è vero-» provò il ragazzo più alto.
«Ci sono rimasto male-» Taehyung giocherellò con le mani della giacca. «Ovviamente non può sapere di quello che ho passato a scuola, il bullismo e tutto, quindi non gliene faccio una colpa, era arrabbiato e quando si è arrabbiati si dicono cose cattive senza pensarci»
Namjoon allungò una mano per dargli conforto.
«Sei troppo buono, lo sai, vero?»
«Già» rispose Taehyung, con un sorriso amaro.
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*Patologia Generale: esame che verte sulle conoscenze dei meccanismi molecolari alla base della ezio-patogenesi delle malattie umane.
*Vincent Van Gogh: famoso pittore olandese.
*Pollock: famoso pittore statunitense.
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THE GUY WITH THE PICTURES | KOOKV
Fanfickim taehyung, studente di medicina che lavora nel tempo libero in uno studio fotografico, una sera si ritroverà, per caso, a fotografare con la propria polaroid un ragazzo dai capelli corvini che lavora in un pub. peccato che il ragazzo in questione...