Can you be my nightingale?

Capitolo 18

PUNTO DI VISTA DI DEMI

Chiusi la porta della camera e andai verso il mobile dove tenevo i Dvd.

-Allora, potremmo vedere The Ring.- mi girai verso Marissa e la vidi impallidire.

-Ehm non lo so, io veramente...- sembrava volesse scappare via impaurita. 

-No okay ho capito niente The Ring.- le sorrisi -Siediti intanto, non vorrai mica stare in piedi tutta la sera-  mi misi a ridere.

-Posso?- mi disse lei indicando il letto.

-Marissa, tranquilla è solo un letto, siediti pure, i mostri di solito si nascondono nell'armadio.- mi misi a ridere ma non sentii nessuno ridere con me -Stai tranquilla sto scherzando, ci sono io, e ho anche frequentato alcune lezioni di kickboxing.- feci alcune mosse demenziali.

-Sembri il maestro delle tartarughe ninja.- mi disse ridendo fortemente e per qualche secondo rimasi incantata a guardarla.

-Come osi ridere della grande maestra Demetrias Fortiximas Lovatuus.- mi avvicinai e iniziai a farle il solletico, dopo pochi secondi Marissa era distesa sotto di me, ridendo come non l'avevo mai sentita, improvvisamente mi trovai con la faccia a pochi centimetri dalla sua e sentii il cuore battere forte e il caldo sulle guance, per qualche secondo vidi lo sguardo di Marissa sulle mie labbra, ma forse era solo la mia immaginazione.

-Allora possiamo vedere un film o devi allenarti....maestra?- mi  disse ridendo 

-N..no no scelgo subito.- balbettai e tornai verso lo scaffale con il cuore che batteva ancora.

-Allora...possiamo vedere Autopsy...- chiesi rivolgendole uno sgardo incerto.

-Ne sei sicura? Dal titolo non mi sembra proprio un bel film e poi...- provò a dire ma io la interruppi. 

-Fidati di me- dissi. -Il titolo può fare paura ma non è chissà che.- le sorrisi.

-Ok vada per Autopsy.- Appoggiammo entrambe la schiena contro la testiera del letto e iniziammo a vedere il film, dopo qualche minuto andai in cucina a prendere qualcosa da mangiare per me e Marissa e incontrai Camila anche se ero troppo presa da quello che stavo facendo per capire cosa mi disse. Quando tornai in camera mi rimisi al mio posto e restai tutto il tempo a guardare Marissa, ogni volta che la vedevo diventava sempre più bella, anche mentre mangiava, aveva un'eleganza soprannaturale. 

-Hai intenzione di guardare me o il film?- Interruppe i miei pensieri -Demi è più di mezz'ora che mi stai fissando.- aggiunse mantenendo lo sguardo verso la televisione.

-Conosco a memoria il film semplicemente.- si girò sorpresa.

-A memoria?- mi guardò stupita.

-Si a memoria vuoi che te lo dimostri?- le chiesi, con aria di sfida.

-Si, non ti credo.- lei mi lanciò uno sguardo che mi diceva che accettava la mia sfida.

-C'è qualcosa che non va, ma non riesco a capire che cos'è...Aiutami....- il film continuava in sottofondo. -Andrà tutto bene, te lo prometto. Lo prometto. Ora chiudi gli occhi, ok? Pensa a qualcosa di bello.- Continua la battuta e Marissa mi guardò stranita ma non riuscii a comprendere il suo sguardo, in realtà l'avevo fatto apposta,  sapevo che a quel punto ci sarebbe stata quella battuta e volevo che lei capisse che le cose sarebbero andate meglio e questo mi sembrava il modo migliore. Nessuna delle due riuscii a finire di vedere il film e ci addormentammo entrambe. La mattina dopo mi svegliai per colpa della vibrazione di un cellulare, ma non era il mio, era quello di Marissa appoggiato sul mio comodino e non riuscii a resistere alla tentazione di sbirciare,  era una chiamata di Den, subito iniziai ad innervosirmi non solo perché mi aveva svegliata ma anche perché la chiamava alla mattina presto. Non era il suo ragazzo,  allora cosa voleva di prima mattina? Decisi di interrompere la chiamata e di spegnere il telefono, almeno nessuno l'avrebbe disturbata mentre dormiva. Mi girai e trovai Marissa addormentata di fianco a me, di prima mattina era ancora più bella, il mio sguardo cadde sulle labbra rosee della ragazza affianco a me e per quanto provassi a trattenermi non ci riuscii, appoggiai delicatamente le mie labbra contro quelle le sue e sentii il cuore battere fortemente. Erano le labbra più morbide che avessi mai baciato, avevo sognato di farlo dal primo momento che l'avevo vista e finalmente stava succedendo ma mi sentivo in colpa perché era un bacio rubato e non uno voluto da entrambe. A malincuore mi staccai e mi alzai dal letto, la coprii con una coperta e mi diressi in cucina. Mi sentivo in colpa e volevo scusarmi preparandole la migliore colazione di sempre. Lei meritava il meglio.