1* Mingyu

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Questa, già so che sarà un lunga giornata. Infatti devo andare a pranzo con mio nonno. Sono cresciuto con lui qui in Corea, mentre i miei vivono all'estero fin da quando sono piccolo, dato che mio padre gestisce la filiale estera del conglomerato di famiglia.
Mio nonno ha voluto che crescessi con lui, qui, così da educarmi ed insegnarmi fin da bambino a prendere il suo posto nella società. Quindi il mio futuro è stato da sempre segnato e prestabilito fin dall'inizio, non ho mai avuto la possibilità di scegliere quale fosse la mia strada. In realtà ciò che studio e anche il lavoro che farò non mi dispiacciono, ciò che non reggo più sono le pressioni che sono costretto a sopportare ormai da una vita da parte di mio nonno. È difficile, quasi impossibile poter soddisfare le sue aspettative. Ogni volta che l'incontro, dopo sono di cattivo umore, e fortunatamente i ragazzi ormai lo sanno e mi lasciano stare. Stasera però c'è la nostra festa quindi non penserò troppo a lungo al discorsetto che sicuramente mi farà mio nonno a pranzo, ma avrò modo di distrarmi.
Il pranzo come sempre sarà in uno dei ristoranti più raffinati e costosi di Seoul. Per questa volta ha scelto uno dei suoi ristoranti preferiti che è situato in un nobile palazzo coreano del 1400, molto frequentato dai chaebol di tutta Seoul.

Appena arrivo alla saletta privata prenotata da mio nonno, faccio un respiro profondo, tolgo le scarpe ed entro. Come immaginavo mio nonno è già lì, seduto con la gambe incrociate vicino al basso tavolo, servendosi del cibo che già ricopre il tavolo. Faccio un profondo inchino e poi senza che nessuno dei due proferisca parola, mi siedo di fronte la sua faccia seria, da cui non traspare mai nessuna emozione.
Sempre in silenzio mi fa cenno con la mano di servirmi, quindi discretamente inizio a mangiare. Dopo questi attimi di quiete, mio nonno rompe questo soffocante silenzio.
Nonno di MG: Il presidente Jeon del nostro conglomerato nemico è deciso a comprare alcune azioni del JK group del padre di Jungkook, facendo presa sulla loro lontana parentela, quindi essendo suo amico devi parlargli.
MG: Nonno?!
Nonno di MG: *colpo di tosse*
Abbasso per un secondo gli occhi in segno di scuse...
MG: Presidente Kim... lo sapete che rapporto ha Jungkook con il padre, e che non vuole avere niente a che fare con gli affari di famiglia. È mio amico non posso chiedergli questo.
Nonno di MG: Ti ho sempre insegnato che le amicizie e gli amori sono solo una debolezza se non li sai sfruttare. Sai perché ti permetto di essere loro amico e ti concedo di vivere con loro? Perché appartengono a importanti famiglie, che possono tornarci sempre utili. Adesso è arrivato il momento di sfruttare questa amicizia, quindi non farmi pentire di averti concesso di essere loro amico.
MG: Si presidente.
Dico a testa bassa.
È questo il motivo per cui odio mio nonno. Deve trasformare tutto in una questione di affari. Fortunatamente per ora non mi ha ancora imposto nessun matrimonio combinato, come i genitori hanno fatto con Eunwoo, perché ha paura che mi innamori davvero, facendo diventare questo amore un punto di debolezza. Il pranzo prosegue nuovamente in silenzio.

Una volta terminato ci avviamo per uscire dalla saletta. Nel corridoio, da un'altra sala privata escono proprio, il presidente Jeon e suo nipote Wonwoo, lontano cugino di Jungkook. I nostri nonni si lanciano un'occhiata fulminante a vicenda, mentre Wonwoo mi guarda con un sorrisetto fastidioso stampato in faccia. Non so se lo odio a causa della rivalità tra le nostre famiglie, o a causa del suo carattere antipatico e troppo sicuro di sè, infatti è convinto che per lui tutto sia lecito, ma dovrebbe imporsi dei limiti. Inoltre il suo hobby nello infastidirmi e provocarmi di certo non aiuta il nostro rapporto.
I nostri nonni si scambiano proprio una frecciatina sull'acquisto delle azioni del JK Gruop, ma fortunatamente la conversazione finisce prima del previsto, così ognuno prosegue per la propria direzione. All'uscita dal ristorante, il nonno si avvia alla sua macchina, ma non prima di avermi ricordato di parlare con Jungkook.
Finalmente sono libero, per ora. Quindi salgo in macchina diretto verso casa.

Appena apro la porta, trova all'ingresso Eunwoo, che ovviamente essendo un buon amico, si accerta su come sto dopo l'incontro con il nonno; e ovviamente al suo guardo acuto non sfugge il fatto che io possa aver incontrare qualcuno che odio, ed in effetti è così.
Subito dopo la breve conversazione, salgo su per le scale, diretto alla mia camera per darmi una rinfrescata.
La conversazione con il nonno mi ha reso pensieroso e non vorrei che Jungkook se ne accorgesse e volesse saperne di più. In momenti come questo in cui ho bisogno di pensare e prendere decisioni, non c'è posto migliore della casa. Quindi scendo alla piano terra. Nel salone trovo Jungkook ma evito il suo sguardo filando dritto in cucina.
Scendo in cantina e mi siedo. Questo posto mi tranquillizza, non so se per la luce fioca, se per il profumo inebriante di vino. Comunque tutti sanno che è il mio posto, quindi ci vengono di rado. Questa è stata una giornata dura, prima mio nonno che vuole indurmi a sfruttare una delle mie amicizie più care, poi l'incontro con Wonwoo. Direi che un bicchiere di vino me lo sono meritato, quindi apro una bottiglia e ne verso un po' nel bicchiere.  E con calma me lo godo, mentre penso come fare la questione di Jungkook. Dopo poco rendendomi conto dell'orario, mi avvio verso la mia camera, passando per il salone, prendo a volo il mio abito e salgo su per le scale e mi vado a preparare per la festa di stasera.

Sono pronto nel completo blu scuro scelto da Eunwoo, apro il cassetto dedicato ai miei orologi e scelgo uno dei miei preferiti. Scendo al primo piano, e trovo già i ragazzi affacciati alla balconata che da sul salone. Dopo poco facciamo la nostra entrata.
Mi aggiro un po' per la sala, ma non ho il tempo neanche di parlare con un paio di ospiti, che vedo Jaehyun incazzato nero, mi avvicino con l'intento di calmarlo ma vedo che ancora infuriato va verso Eunwoo, quindi avverto Joy della situazione, che quindi interviene. Conoscendo il mio amico gli preparo un bicchiere di whisky ghiacciato e glielo porto. Fortunatamente sia sfuggiti a una grossa scenata. Ma forse ho parlato troppo presto, infatti in lontananza vedo Wonwoo che viene verso di me. Abbasso la testa e mi dirigo verso la cucina, con l'intenzione di scendere giù in cantina. Vederlo due volte in un unica giornata è troppo. Cogliendomi di sorpresa, a quanto pare mi aveva seguito, infatti pochi attimi dopo, sta scendendo le scale della cantina.
WW: Stai scappando da me, Mingyu?
MG: Cosa vuoi da me Wonwoo? Non credi che incontrarci due volte in un giorno sia troppo per entrambi?
WW: Volevo solo sapere dov'è il mio cuginetto preferito.
Dice, continuando a camminare verso di me, mentre io indietreggio...
MG: Non dire stronzate, lo sappiamo entrambi che non c'è nessun rapporto tra te e Jungkook.
WW: Beh su questo non hai tutti i torti... forse è te che stavo cercando.
Mi dice con quello sguardo malizioso e il suo classico sorrisetto che mi infastidisce.
Mi ha messo praticamente al muro, e ha la mano appoggiato su di esso affianco al mio viso, e le nostre facce sono a un centimetro di distanza.
Non so perché ma il cuore mi batte all' impazzata, ma dopo un attimo di poca lucidità, lo prendo per le spalle e metto lui al muro. Poi mi avvicino al suo orecchio...
MG: Smettila di provocarmi.
Lo lascio lì e me ne torno alla festa.

Angolo autrice:
Annyeoghaseyo, questo è il primo capitolo, spero vi sia piaciuto e vi abbia fatto venir voglia di continuare a leggere la mia storia. Come avete potuto notare ogni capitolo sarà diviso in 4 parti, ognuna dal punto di vista di tutti e quattro i protagonisti. Spero di ricevere un vostro feedback positivi nei commenti.
Piccola info: nel caso non lo sapeste l'anno universitario inizia verso gennaio, febbraio il primo semestre poi c'è la pausa estiva e ad autunno inizia il secondo semestre e poi c'è la paus verso natale.
La storia inizia dopo la pausa estiva, con l'inizio del secondo semestre, quindi a settembre.
A presto, gamsahabnida🙏🏻💜

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