2* Mingyu

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Sono giù in cantina e mi verso un bicchiere di chardonnay, poi ne verso un altro e lo porgo verso Wonwoo. Brindiamo e entrambi ne beviamo un sorso. Poggiamo entrambi, i bicchieri sul tavolo, ma nel farlo le nostre mani si sfiorano, istintivamente ci guardiamo negli occhi, per un secondo che però sembra l'eternità. A un certo punto Wonwoo decide di interrompere questa connessione, si volta verso il bicchiere, lo afferra e lo finisce di bere tutto di un sorso, poi si gira nuovamente e si avventa sulle mie labbra cogliendomi di sorpresa. Iniziamo a baciarci, lui mi mette una mano sul viso, mentre io gliene metto una dietro il collo così da avere la certezza che non si allontani dalle mie labbra.
Poi inizio a sentire un suono... driiiin driiiin driiiin... è la sveglia.
Mi alzo di soprassalto, cos'era? Un incubo? Un sogno? No, no pensandoci bene era proprio un incubo. Mi sdraio di nuovo sul letto e mi copro la faccia col cuscino, sperando di dimenticare quelle immagini dalla testa, ma mi risulta difficile.
Mentre siamo a tavola a fare colazione, se ne accorge Eunwoo...
EW: Hey Mingyu, ha una faccia... hai fatto qualche sogno strano?
MG: A dire il vero, sì. Ma secondo voi quando qualcuno sogna che succede un qualcosa con un qualcuno che conosci, che significa?
JK: Una volta, un po' di tempo fa, ho fatto un corso di psicologia ed abbiamo parlato anche di sogni. Ci hanno spiegato che i sogni sono lo specchio dell'inconscio quindi spesso nei sogni, soprattutto quando sognamo luoghi o persone di tua conoscenza, sono riflessi i nostri desideri più profondi e nascosti.
MG: CAZZOOO... ma impossibile, sicuramente c'è un errore.
JH: Vista la tua reazione, ora sono curioso, Cosa hai sognato?
MG: Guarda meglio che non te lo dico, mi vengono i brividi solo a ripensarci.

Chissà perché tra tanti ragazzi, proprio quello che più odio? Ma poi perché tra tanti posti, proprio in cantina? La mia oasi felice, adesso ogni volta che entrerò in cantina, penserò a quel sogno traumatico.
Nonostante sia il primo giorno del nuovo semestre, uno dei giorni iconici della Itaewon line, non riesco a godermela a pieno, dato che non riesco a non essere pensieroso.
Anche alle lezioni non riesco ad essere molto attento, ho troppi pensieri per la testa, prima di tutto devo soddisfare la richiesta del nonno e trovare un modo per parlare con Jungkook senza che la prenda male, ed ora per di più ci si è messo anche Wonwoo e il sogno. Anche il discorso di stamattina dei ragazzi mi ha un po' preoccupato, in che senso desideri repressi? Perché dovrei avere un desiderio verso qualcuno che odio? È impossibile. Comunque in ogni caso è meglio se faccio qualche ricerca al riguardo. Subito dopo la fine dell'ultima lezione mi dirigo verso la biblioteca.
Appena arrivato cerco alcuni libri di psicologia, e inizio a sfogliarli seduto alla scrivania, in cerca di qualche risposta. Non trovo granché, ma la bibliotecaria mi ha consigliato un libro in specifico, "L'interpretazione dei sogni" di Freud. Lo inizio a cercare nello scaffale che mi ha indicato ma non riesco a trovarlo.
WW: Stavi cercando questo?
Mi giro e mi ritrovo faccia a faccia con Wonwoo con il libro che stavo cercando in mano. Ci ritroviamo di nuovo troppo vicini come la sera prima, ed io sono di nuovo tra lui e una parete. Mi guarda dritto negli occhi, sempre col suo sorrisetto. Resto un attimo immobile dato che mi tornano in mente le immagini del sogno e quasi in trans, non volendo, lo spingo via, facendolo sbattere contro la parete-libreria di fronte a me.
Subito cerco di scusarmi, ma non me ne da il tempo, incazzato mi sbatte il libro contro il petto e se ne va.
Forse ho fatto un cazzata ma non era intenzionale. Dovrei trovare il modo di scusarmi, ma non saprei come. Aspetta, ma perché dovrei scusarmi con una persona che odio? Se l'è meritata quella spinta, per non aver rispettato la giusta distanza, e per avermi provocato.
Anche se non capisco perché io abbia reagito così, non è da me essere così impulsivo, solitamente sono riflessivo e peso bene le mie azioni. Ma in questo ultimo periodo, quando sono con Wonwoo, non riesco a mantere il controllo, e mi lascio dominare dalle emozioni del momento. Vengo afflitto da tutti questi pensieri mentre guido verso casa, dato che siamo stati convocati da Joy nel rifugio. Spero che essere coinvolto in uno dei suoi folli piani, mi distragga da tutti questi pensieri. Parcheggio l'auto nel nostro enorme garage sotterraneo. Salgo su a fare una doccia e poi raggiungo il rifugio. Ovviamente come già mi aspettavo Jaehyun ancora non c'è, ci sono per ora Joy intenta a scrivere su una lavagnetta e Jungkook disteso sul divano, che sembra sfinito. Mi avvicino al mini bar e mentre mi verso un bicchiere di scotch, decido di provare a parlare con Jungkook.
MG: Hey Jungkook, non dirmi che stai dormendo...
JK: No no, sono sveglio hyung.
Mi dice ancora con gli occhi chiusi.
MG: Sai no che ieri, ero a cena con mio nonno no?
JK: Si si, lo so, spero che a te sia andata meglio che a me con mio padre.
MG: Beh non proprio, e in merito a ciò dovrei anche parlarti di una cosa, anche se non vorrei, ma purtroppo lo sai che non posso dire di no, altrimenti iniziano i ricatti e le minacce.
JK: Tranquillo. Tuo nonno ragiona come mio padre, quindi ti capisco.
MG: Allora magari ne parliamo dopo cena.

Dopo cena io e Jungkook usciamo fuori in giardino per poter parlare tranquillamente.
JK: Allora di cosa dovevi parlarmi, che ti sta preoccupato così tanto? Tutti hanno notato che sei molto preoccupato in questi giorni.
MG: Beh si in effetti, è da ieri che certi pensieri mi tormentano, iniziando da tuo nonno e finendo a tuo cugino.
Dico senza pensare.
JK: Mio cugino? Chi cugino?
MG: Wonwoo.
JK: Ahahahahahahah... Se quello vogliamo considerarlo mio cugino, allora voi siete i miei fratelli di sangue.
MG: Ahahahahah, beh non hai tutti i torti.
JK: Comunque tralasciando quell'antipatico, di cosa avevi urgenza di parlarmi?
MG: Premetto che se non fossi costretto e ricattato da mio nonno, non te ne parlerei nemmeno, perché so che non vuoi avere niente a che fare con gli affari di famiglia e con tuo padre, ma spero che tu possa ugualmente aiutarmi.
JK: Non ti preoccupare hyung, dimmi.
MG: Mio nonno mi ha detto che tuo padre vuole vendere alcune azione del JK group, e a quanto pare, il nonno di Wonwoo sarebbe interessato ad acquistarle facendo presa sulla vostra lontana parentela.
JK: Quindi tu vorresti, o meglio tuo nonno, che io parlassi con mio padre, cercando di dissuaderlo, e dovrei convincerlo a vendere a tuo nonno queste azioni, giusto?
MG: Beh... sì... è così.
JK: Ahahahah, a quanto pare nonostante, non sia mai stato coinvolto nei giri di affari di mio padre, certi meccanismi li capisco anch'io.
MG: Purtroppo questo lavoro è così, si basa su questi meccanismi, le giuste amicizie, le corruzioni, le lotte di potere. È un brutto mondo e comprendo perché tu te ne sia tirato fuori. Io purtroppo sono condannato, e l'unica cosa che posso fare è abituarmici.
JK: Lo so hyung, è mi dispiace per te. Comunque in ogni caso, non preoccuparti, per i fratelli questo ed altro, lo sai. Hai fatto tanto per me e so che continuerai a farlo, quindi non crearti scrupoli e non rimuginarci troppo su, quando hai un favore da chiedermi.
MG: Grazie Jungkook, davvero non so come ringraziarti, mi hai tolto un grosso peso dal petto.
JK: Non preoccuparti, e poi mio padre mi deve un favore. Ma cos'era invece quella cosa che ti preoccupa di mio "cugino"?
MG: Guarda lascia stare... meglio che non ci penso.

Angolo autrice:
Annyeoghaseyo, questo è il secondo capitolo del libro, spero vi sia piaciuto.
Per quale coppia tiferete di più? Fatemelo sapere nei commenti...
A presto, gamsahabnida🙏🏻💜

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