2* Jungkook

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Il secondo semestre è ufficialmente iniziato e ovviamente già siamo sulla bocca di tutte le matricole, tutti si girano a guardarci mentre passeggiamo per il campus dell'università.
La mattinata trascorre tranquilla tra una lezione e un'altra.
*squilla il telefono*
JK: Pronto?
Papà di JK: Pronto Jungkook, oggi vieni a pranzo con me, andiamo nel tuo ristorante preferito, quello vicino all'università.
JK: Ci siamo già visti ieri, non credi sia abbastanza?
Papà di JK: Non fare l'anticipatico, e vieni. Devo presentarti una persona.
JK: Qualche azionista? Sai che non voglio avere niente a che fare con il tuo lavoro.
Papà di JK: No assolutamente, non si tratta di lavoro.
JK: Ti sei fidanzato? Non mi interessa con quale nuova ventenne ti sei fidanzato, di certo non la chiamerò "mamma".
Papà di JK: No niente del genere, sei fuori strada. Vieni semplicemente a pranzo, è un favore che ti sto chiedendo.
JK: Uff... va bene, sarò lì dopo aver finito la prossima lezione.
*fine telefonata*

A fine lezione, esco dall'aula, e mi sembra di intravedere Taehyung, ma subito dopo non riesco più ad individuarlo tra la folla. Proprio come la sera prima. Ha un'attitudine nel volatizzarsi. Comunque in ogni caso se ieri sera volevo sfacciatamente provarci con lui, ad oggi mi sta abbastanza sul cazzo. Ieri sera mi ha ignorato completamente, e questa cosa non mi è andata giù, sono io che solitamente snobbo gli altri non viceversa.

Controllo l'orologio e mi rendo conto dell'orario, quindi mi avvio subito verso l'uscita dato che devo incontrarmi con mio padre a pranzo. Fortunatamente il ristorante che ha scelto è dietro l'angolo, quindi non devo fare le corse. È uno dei miei ristoranti preferiti, fa del sushi che è la fine del mondo, quindi credo che in parte sia questo il motivo per cui mio padre l'ha scelto, perché sa che ha toccato un punto debole.
Sono però curioso di sapere, chi sia la persona che vuole presentarmi. Appena entro nel ristorante infatti vedo seduti al tavolo con mio padre, due uomini, uno più familare di un altro.
Avvicinatomi al tavolo saluto prima mio padre, e poi girandomi verso i due "sconosciuti" mi accorgo che uno dei due è Taehyung.
Papà di JK: Jungkook siediti, così vi presento ufficialmente. Lui forse te lo ricorderai, quando eri più piccolo veniva spesso a casa nostra, è un mio caro amico, l'avvocato Kim. Lui invece è suo figlio Taehyung.
JK: Si credo di averlo già visto alla nostra festa ieri ma non sapevo chi fosse.
Faccio il finto vago.
TH: Piacere.
Sembra una persona completamente diversa, ieri era misterioso, intrigante, quasi inaccessibile, oggi invece sembra gentile ed accomodante, quasi il ragazzo della porta accanto, saranno gli occhiali da vista che ha indosso? Il sorriso stampato in faccia? Non so. L'unica cosa sicura è che mi affascina oggi come ieri.
Ma questa volta non sarà come l'ultima, farò in modo che sia lui a corrermi dietro, sarò io lo snob fra i due. Anche se potrebbe interessarmi non lo darò a vedere. È sempre stato così, e lui non sarà un'eccezione.
Papà di JK: Purtroppo non lo conosci perché sono circa 10 anni che studia all'estero, e ha deciso di completare qui gli studi. Sta studiando giurisprudenza, per seguire le orme del padre, a differenza di qualcun altro.
Queste frecciatine le odio.
JK: Quindi me lo stai presentando, per mostrarmi un giusto modello da seguire? O per rinfacciarmelo?
Non ha la possibilità di rispondermi subito che arriva il cibo a tavolo, ed iniziamo a mangiare.
Papà di TH: No non ti preoccupare Jungkook, non è assolutamente questo, il motivo per cui siamo qua.
Papà di JK: Si infatti, in realtà vorremmo che aiutassi Taehyung ad inserirsi nel contesto dell'alta società dei ragazzi di Seoul, e magari potreste fare amicizia. Come ti ho già detto prima, lui non ha vissuto qui, quindi non è inserito in determinati giri e contesti.
JK: Quindi dovrei portarlo con me agli eventi, invitarlo alle nostre feste, presentarlo alle persone giuste eccetera?
Papà di JK : Si esatto.
Faccio finta di pensarci come se la cosa mi desse un po' fastidio.
JK: Mhhh okay... ma mi devi un favore, papà.
Il pranzo continua tranquillamente, papà e l'avvocato Kim parlano di lavoro, mentre io e Taehyung, ci scambiamo solo degli sguardi senza che nessuno dei due inizi a parlare. Non inizierò io di certo a parlare, non ho intenzione di cedere per primo questa volta. Tanto grazie alla richiesta dei nostri genitori, a quanto pare passeremo molto tempo insieme, e tutto ciò non mi dispiace affatto. Anche perché sono curioso di sapere, che persona sia realmente. Se quello di ieri o quello di oggi? E se il vero lui mi piacerà.
All'uscita dal ristorante mio padre mi chiede se sono disponibile per andarmi a fare un giro con Taehyung, ma mi ricordo dell'appuntamento con Joy, quindi anche un po' a malincuore sono costretto a rifiutare.
JK: In realtà adesso non posso, ho un impegno urgente a cui non posso mancare, però se per te va bene, domani posso passarti a prendere e andiamo insieme all'università, così inizio anche un po' ad informarti su quali siano le regole da seguire per far parte di questa élite .
TH: Si per me va bene, non ci sono problemi.
JK: Tieni, questo è il mio numero, più tardi mandami la posizione di casa tua.
Ci salutiamo e poi ognuno prende direzioni diverse.

Arrivo a casa un po' stanco, ma non mi conviene andare a riposarmi in camera mia, perché già so di non svegliarmi in tempo. Quindi vado direttamente nel rifugio, dove ancora non c'è nessuno e mi sdraio sul divano.
Appena mi sveglio vedo Joy scrivere alla lavagna e Mingyu che è appena entrato. Dopo poco arriva anche Eunwoo con il quadernino in mano, sembra un po' strano come se gli sia successo qualcosa, ma non è una novità. Nella nostra vita non c'è un giorno di noia.
Finalmente arriva anche Jaehyun quindi mi tiro su a sedere e gli faccio posto sul divano.
Durante tutta la riunione non riesco a staccare gli occhi dal cellulare, attendo con ansia il messaggio di Taehyung, ma non arriva. In compenso però vengo ripreso più volte da Joy.

Finalmente la riunione è finita, quindi vado in camera mia per lavarmi e poi scendo a cena, tra l'altro Mingyu voleva parlarmi urgentemente, non so bene di cosa, sicuramente c'entra suo nonno.

Quando torno in camera, inizio a camminare avanti ed indietro con il cellulare in mano.
Ad essere sincero non so perché mi sento così, non lo conosco neanche da un giorno e già ha una certa influenza su di me. Non so se è una cosa positiva o meno. So solo che sono così agitato che devo scaricare tutta l'energia che ho accumulato. Mi infilo una tuta e salgo su in palestra, mi metto le cuffie con la musica a tutto volume e inizio a correre sul tapirulan. Ammiro una Seoul notturna tutta illuminata, dalla grande vetrata della palestra. La vista da qui è spettacolare sia di giorno che di notte essendo al terzo piano, ma mai bella come quella dal terrazzo di sopra.

Dopo aver scaricato, mi faccio una doccia fredda, e ancora in accappatoio mi stendo esausto sul letto.
Chiudo gli occhi.
E finalmente sento quel suono tanto atteso.
Mi è arrivata una notifica.
È Taehyung.
Mi ha mandato la posizione di casa sua...
E ha scritto: "Ci vediamo domattina, non fare tardi".

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