3* Mingyu

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Mi sveglio con un gran mal di testa. Non credo di stare tanto bene. Ancora in vestaglia scendo giù per fare colazione. A tavola già trovo Jaehyun intento a mangiare.
JH: Buongiorno.
Mi dice con il cornetto in bocca.
MG: Buongiorno, allora com'è andata stanotte con Taeyong?
JH: Credevo di avercelo in pugno, pensavo sarebbe caduto più facilmente nella mia trappola. Invece è un tipo più difficile di quanto pensassi. Vorrà dire che dovrò impegnarmi di più rispetto al solito. Ma sarà divertente.
Jaehyun ha ancora i vestiti di ieri, quindi ha passato sicuramente la notte a far festa, conoscendolo, ma è più arzillo di me.
JH: Hey, ma come mai sei ancora in vestaglia? Neanche tu vai all'università stamattina?
MG: Si, non ci vado, stamattina non mi sento tanto bene.
JH: Si infatti si vede che non hai una bella cera, però hai più la faccia di uno che non vuole incontrare qualcuno in particolare.
Beh in realtà non ha tutti torti, infatti se andassi all'università sicuramente mi capiterebbe di vedere Wonwoo visto che abbiamo molte lezioni in comune frequentando la stessa facoltà , e oggi non sono proprio dell'umore.
Dopo poco arrivano a tavola anche Jungkook, seguito da Eunwoo, ma sembrano avere abbastanza fretta, infatti non si fermano molto a parlare con noi, anzi appena finito di mangiare, corrono subito giù in garage. Erano tutti elettrizzati e in tiro come se avessero un appuntamento. Infatti Jaehyun ci ha scherzato su. Chissà se è vero o meno ma sicuramente ci faremo dire tutto stasera a cena, con le buone o con le cattive. Sono sicuro che Jaehyun non permetterà, che venga rilasciato alcun dettaglio.

Appena finito di mangiare torno su in camera mia. Prendo i miei libri per mettermi a studiare visto che la prima sessione d'esame si avvicina. Appena mi siedo sul letto mi accorgo che sulla scrivania sotto di essi c'era anche il libro sull'interpretazione dei sogni che ho preso in prestito dalla biblioteca. Quindi mi alzo per prenderlo ma mi viene subito in mente la scena di me e Wonwoo in biblioteca, le nostre facce a un palmo di distanza, quindi senza pensarci lascio cadere il libro. Ma da esso fuoriescono un paio di fogli. Li raccolgo e gli do un occhiata.
Sembrano essere gli appunti della lezione di economia di ieri, quindi devono appartenere a qualcuno del mio corso. Li inizio a visionare, cercando di trovare il nome del presunto proprietario, e finalmente lo trovo sull'ultimo foglio, in basso a destra.
Cazzo sono gli appunti di Wonwoo.
Beh in realtà non dovrei essere troppo sorpreso visto che frequentiamo lo stesso corso di economia e dato che questo libro prima ce l'aveva lui.
Il problema vero è, come glieli do questi appunti?
L'idea di incontrarlo non mi entusiasma per niente, però questa è una lezione fondamentale per il prossimo esame, quindi sono importanti per lui questi appunti. E gli serviranno al più presto.
Non so cosa fare. Se fossi mio nonno li brucerebbe all'istante. Ma io non sono lui.
Tolgo subito la vestaglia e vado a farmi una doccia, mi vesto, prendo gli appunti ed esco.

Chiamo il numero di telefono scritto sugli appunti.
*inizio telefonata*
WW: Pronto, chi è?
MG: Ciao Wonwoo, sono Mingyu.
Cerco di dire con tono distaccato.
WW: Mingyu? Come mai ho avuto quest'onore stamattina?
Dice con il suo solito tono sarcastico.
MG: Ho trovato i tuoi appunti nel libro che mi hai dato.
WW: Ah ecco perché non li trovavo, ce li avevi tu.
MG: S-si. Dove sei? Così te li riporto.
WW: Possiamo vederci all'uscita dell'università.
MG: Okay, arrivo.

Metto in moto la moto e mi dirigo verso l'università.
Quando arrivo Wonwoo è già fuori ad aspettarmi.
Mi levo il casco, scendo dalla moto e con gli appunti in mano mi avvicino a lui.
WW: Certo che però, voi della Itaewon line, se non fate le vostre entrate ad effetto non vi trovate eh?
Spontaneamente sorrido alla sua battuta.
WW: Wow, cos'è oggi il mio giorno fortunato? Kim Mingyu che mi chiama di sua iniziativa, che vuole restituirmi gli appunti anziché bruciarli e sorride alle mie battute.
MG: Già, diciamo che in parte è il mio modo per scusarmi riguardo alla mia reazione di ieri.
Gli dico porgendogli i suoi appunti.
WW: In realtà se vuoi scusarti realmente con me ci sarebbe un modo migliore.
MG: Quale?
Gli chiedo, guardandolo un po' stranito dato che non riesco a capire quali siano le sue intenzioni.
WW: Voglio che mi fai fare un giro sulla tua Harley.
Mi chiede, guardando la mia moto.
MG: Sulla mia Harley? Lo sai vero che non ci può salire chiunque su questa moto? Non la lascio usare neanche agli altri ragazzi. Figuriamoci te, che non siamo neanche amici.
WW: Lo sapevo che le tue non erano scuse sincere... sembravi diverso oggi... ma alla fine sei lo stesso freddo Mingyu di sempre.
Dice dandomi le spalle ed incamminandosi.
MG: ASPETTA.
Non so perché l'ho detto. Perché l'ho fermato?
Si volta.
WW: Cosa c'è?
MG: Va bene, ti porto a fare un giro, perché le mie scuse sono sincere, e solo perché stranamente oggi non sei il solito Wonwoo arrogante di sempre.
Dico con lo sguardo basso.
WW: DAVVERO?
MG: Mhh...
Appena alzo la testa lo trovo già sulla moto.
WW: Allora? Dov'è il casco?
Mi viene da sorride, sembra elettrizzato.
Gli passo il casco e salgo in moto.
MG: Allora? Dove vuoi andare?
Gli chiedo mentre mi metto il casco.
WW: Portami al mare.
MG: Al mare? Non è un po' lontano?
Dico ridendo.
WW: Dici? Allora portami in un punto panoramico, voglio vedere tutta Seul.
MG: Okay, ti porterò a vedere tutta Seul. Tieniti a me.
WW: Mhh? Cosa? Non ti preoccupare mi tengo alla moto.
Ma nonostante la sua risposta gli prendo entrambe le mani e gliele metto intorno alla mia vita.
MG: Mantieniti forte, okay?
Stranamente a questo mio gesto, non ribatte. Forse è rimasto sorpreso tanto quanto me dal mio gesto, visto che solitamente lo respingo sempre brutalmente quando prova ad avvicinarsi o a toccarmi per provocarmi ed infastidirmi.
Metto in moto e parto a tutta velocità.

Corriamo per le strade di Seul, con il sole alto nel cielo e il vento che ci soffia in faccia. Ad ogni mia accelerazione, sento le braccia di Wonwoo stringermi sempre di più. È una sensazione strana, non so se definirla piacevole o meno, ma sicuramente mi provoca un certo fermento. Quindi ad ogni occasione cerco di accellerare, mentre Wonwoo esulta, è entusiasta e sembra si stia divertendo. Non so perché, ma mi fa piacere che sia felice.
Ci fermiamo al supermarket e Wonwoo scende a comprare due lattine di birra da bere dopo davanti la vista e ripartiamo. Questa volta gli viene spontaneo reggersi a me.

Arriviamo a destinazione. Scende prima Wonwoo, si toglie il casco e me lo passa con gli occhi fissi sul panorama, sembra incantato.
WW: Wow, si vede realmente tutta Seul.
Dice con tono sognante mentre va a sedersi sul prato. Sembra un bambino mentre guarda una busta di caramelle.
WW: Vieni a sederti anche tu e prendi le birre.
Scendo dalla moto e vado a sedermi accanto a lui con le birre in mano, e gliene porgo una.
WW: Grazie Mingyu.
MG: Per cosa? Per la birra? Ma se l'hai comprata tu.
WW: No, no. Grazie per avermi portato qui, accontentando questo mio desiderio. Ultimamente sono così impegnato a causa di mio nonno e dalla pressione che mi carica addosso che Seul la vedo solo dalle vetrate di uno dei tanti grattacieli.
MG: Tranquillo, ti capisco perfettamente, non credo che possa esserci al mondo qualcuno che possa capirti meglio di me.
WW: Tu come fai a sopportare le pretese di tuo nonno? Io do tutto me stesso, in tutto quello che faccio ma non è mai abbastanza.
Non credevo che Wonwoo potesse sentirsi così. Sentirsi come mi sento io ogni volta che sono di fronte a mio nonno. A quanto pare anche lui è un normale essere umano, sensibile e fragile, che si nasconde dietro il suo muro di arroganza.
WW: È bello trovare qualcuno con cui poter parlare di queste cose, sentendosi compreso.
Dice mentre si sdraia sull'erba dopo un ennesimo sorso di birra.
Mi sdraio anch'io accanto a lui.
MG: È per questo che volevi andare al mare? Perché a causa dei tuoi impegni imposti da tuo nonno, non puoi andarci?
WW: Mhh si, non vedo il mare da quando sono piccolo. L'ultima volta che ci sono stato, è stato con i miei genitori, poco prima che morissero. Da allora non ci sono mai più tornato. Non ne ho avuto il coraggio, perché avevo paura che riaffiorasse determinati ricordi. Il mare era il posto preferito dei miei, soprattutto di mio padre. Gli trasmetteva un senso di libertà, quella libertà che non aveva a causa di mio nonno.

L'ho ascoltato tutto il tempo in silenzio. Non credevo che un tipo come lui, potesse soffrire così. Guardandolo dall'esterno, sembra un ragazzo arrogante perché ha avuto una vita fin troppo perfetta. A quanto pare non è cosi. L'ho giudicato male, e adesso mi sento in colpa per questo.

MG: Cos'è che stamattina è cambiato? Tanto da farti affrontare questa paura?
WW: Non lo so sinceramente, ma guardandoti mi è semplicemente venuta voglia di andare al mare, è come se guardandoti, per un attimo, mi sono sentito abbastanza forte da poter affrontare questa cosa.
MG: Allora la prossima volta ti porterò al mare.
WW: Dici sul serio?
Mi chiede girando il viso verso di me. Spostando lo sguardo dal cielo a me, ed io faccio lo stesso.
MG: Mhh... sono serio.
I nostri sguardi restano per un attimo incantati, persi gli uni in quelli dell'altro.
WW: Allora me lo prometti?
Mi chiede porgendomi il mignolo. Continuando a guardarmi fisso negli occhi.
MG: Mhh... te lo prometto.
Gli dico sorridendo e intrecciando il mio mignolo con il suo.

Angolo autrice:
Annyeoghaseyo, questo è il terzo capitolo del libro, spero vi sia piaciuto.
Come avrete potuto leggere, in tutte e quattro le coppie ci sono stati dei risvolti, due soprattutto da un punto di vista fisico, le altre due maggiormente da un punto di vista sentimentale.
A presto, gamsahabnida🙏🏻💜

Itaewon line Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora