Capitolo 48

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Momo si fermò un attimo a guardare l'amica nell'angolo.
Era davvero malridotta, la divisa in un punto della pancia era strappata e coperta di sangue, doveva avere davvero una brutta ferita. 

Aveva immediatamente bisogno di cure, forse era svenuta proprio per la perdita di troppo sangue.

"Lasciateci subito Kurotama-San!" Esclamò la corvina.

"Non ci penso nemmeno tesoro. È la mia cara sorellina, perché dovrei lasciarla andare? Non ho intenzione di darvela, chiaro? Lei è tutta la famiglia che mi è rimasta..." Ridacchiò la bionda.

Dabi soffocò una risata, ghignando:
"Come se in realtà te ne importasse qualcosa davvero di quella troietta..."

"Beh, ha infranto il nostro accordo rivelando a tutti il mio segreto no? In qualche modo dovrà pur pagare..."

"MA SE E' GIA' RIDOTTA MALISSIMO! LASCIATECELA ORA!" Tuonò il bicolore.

Touya rise e si avvicinò lentamente in modo minaccioso, non facendo sparire neanche per un secondo quel sorrisetto inquietante dal viso:

"Shoto, Shoto, io non ti capisco... Il mondo degli eroi fa schifo, guarda nostro padre. Un uomo, se degno di essere chiamato tale, di cui è sempre solo importato del proprio ego e della propria fama, acclamato dal pubblico, ignorando il fatto di star ferendo le persone che in realtà tenevano più di tutti a lui... la sua famiglia. Io, te, mamma, Fuyumi, Natsuo... a proposito, ho sentito che almeno lui non ha intenzione di perdonarti papà... meno male, almeno qualcuno con un po' di sale in zucca nella nostra famiglia è rimasto"

Endeavor lo guardava con gli occhi colmi di rabbia, delusione e rimpianto.

"Enji Todoroki, che hai da guardarmi così? In fondo se ora sono l'uomo che sono oggi è merito tuo. Congratulazioni papà, hai contribuito al far diventare il tuo figlio maggiore uno dei peggiori assassini della città! Dovrebbero darti un premio come padre dell'anno sai?" Disse il corvino ridendo.

Shoto non riusciva a sopportare quella sua sprezzante risata.

"Touya, nostro padre è cambiato! Ci è voluto un po', ma anche io, che inizialmente lo disprezzavo quanto te e Natsuo, l'ho capito! Avresti dovuto dargli una possibilità!"

"Non sono più il Touya che conoscevi, Shoto. Tu hai sempre avuto tutto servito su un piatto d'argento in fondo, ma io... sai come ci si sente a sentirsi elogiare per il proprio quirk, spaccarsi la schiena per allenarsi per poi venir considerato come uno scarto?! Ed io dovrei perdonare l'uomo che mi ha ridotto in questo stato?! No, non lo farò mai e poi mai!"

Dabi aveva smesso di ridere, provocando una fiammata che mancò di molto poco la coppia e l'eroe. Mentre Endeavor respingeva gli attacchi del corvino, Todoroki guardò Momo:

"Libera Kurotama e portala fuori dall'edificio, se trovi Midoriya e Shinso sulla strada del ritorno fatti aiutare da loro, ha un bisogno urgente di andare all'ospedale, guarda, ha un'orrenda ferita allo stomaco!"

"Cosa? E lasciarti qui? Non esiste, hai capito?! Io ho promesso che ti avrei dato una mano!" Rispose Yaoyorozu.

Shoto le mise una mano sulla spalla e la guardò serio:
"Me la caverò, non preoccuparti, sono con mio padre... piuttosto, Kurotama ha bisogno di te. Portala al sicuro"

"V-va bene... ma poi tornerò a darti una mano!" 

Prima che il bicolore potesse ribattere, però, una fiammata blu li divise, riportando alla realtà Todoroki, che iniziò a combattere con il padre, con attacchi di ghiaccio e fuoco.
Purtroppo però, l'impresa non fu semplice.

Dabi schivava tutti gli attacchi, era incredibilmente agile e veloce, inoltre era arrivato un Nomu che si era messo a tirare colpi ad Enji, che doveva contrattaccare ed evitare gli agguati del corvino, che era però più impegnato con Shoto.

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