Gilbert
Gilbert era appena sceso dal treno quando qualcuno gli diede uno schiaffo sulla nuca.
Si girò e vide il suo migliore amico, occhi verdi e ricci scuri.
Sicuro di sé come nessun altro, vestiva con maglie enormi e pantaloni strappati.
Un vero pallone gonfiato, ma si faceva voler bene."Ehi fratello, mi sei mancato" lo salutò Guglielmo.
"Ehi fra, ti sono mancato io oppure la mia nuca da schiaffeggiare?" rise lui.
"Entrambi" rispose il compagno ridendo a sua volta.
"Gil guarda che bel culo ha quella" sussurrò Guglielmo strattonando Gilbert per farlo guardare nella sua stessa direzione.
"Gu, sono fidanzato" lo ammonì.
"E quindi? Hai il divieto di guardare bei culi?" chiese serio con un sopracciglio alzato.
"Si" rispose secco Gilbert.
"Oh ma dai fratello, guardare e non toccare, si può fare"
"Gu davvero smettila, l'unica che voglio guardare é la mia ragazza"
"Oh come sei noioso e innamorato, mi viene da vomitare" concluse Guglielmo facendo finta di rimettere.
Sotto lo sguardo arrabbiato di Gilbert, Guglielmo fece spallucce e si incamminò insieme al compagno verso i dormitori.
Quella sera Guglielmo aveva organizzato una festa, tutto quello che bisognava avere per entrarci era l'alcool, più ne avevi più eri il benvenuto.
Ovviamente il ragazzo era un inguaribile donnaiolo, come già detto.
Quella sera, infatti, c'erano tutte le sue conquiste e tutte le altre ragazze attratte dal suo bel fisico e dal suo essere stronzo.
Gilbert, ovviamente, non voleva partecipare perché aveva un esame importante il giorno dopo.
Quell'esame era troppo importante, non poteva proprio permettersi di saltarlo.
Guglielmo si avvicinò al ragazzo seduto alla sua scrivania con la testa sul libro."Ehi Gil, devi venire, non accetto un no come risposta" disse secco.
"Gu, ho detto no e continuerò a dirlo, non mi importa cosa accetti e cosa no" rispose lui.
"Ma perché? Almeno un pochino, torni presto e ti metti a dormire, vedi che nessuno ti impedirà di saltare il tuo esame" insistette.
"No, no e no" ripeté Gilbert.
"Madonna Gil, sei proprio un mulo e sei anche un secchione senza speranza. La tua Anna cosa dirà di te?" disse beffardo.
"Che cosa?" chiese con un sopracciglio alzato."Dirà che sei noioso, lei é così divertente e si gode la vita, tu non vai bene per lei se fai così" continuò Guglielmo.
"Gu stai esagerando, la mia pazienza ha un limite" sussurrò a denti stretti Gilbert.
"Dai Gil, fallo per lei e per me" supplicò.
"Uuuf, va bene, solo mezz'ora" concluse il ragazzo esausto.Erano le nove quando la festa ebbe inizio.
Gilbert e Guglielmo stavano aspettando l'arrivo degli ultimi ospiti, ma il secondo stava già bevendo."Gu, inizi di già? Come vuoi arrivare a fine serata?" chiese il ragazzo.
"Morto" rise l'altro.
"BENE, CHE LA SERATA ABBIA INIZIO!" gridò all'intera stanza Guglielmo.
Partì la musica e tutti iniziarono a bere, anche se la maggior parte era arrivata già ubriaca o quasi.
Gilbert prese un sorso solo per non essere da meno e dimenticare un po' l'esame dell'indomani, sentiva lo stress nei nervi tesi della schiena.
Delle mani delicate si posarono, proprio in quel momento, sulle sue spalle e Gilbert si girò con un sopracciglio alzato per vedere chi diavolo fosse.
Una ragazza.
Capelli biondi, occhi blu come il cielo terso, carnagione chiara e un fisico da paura.
Indossava una gonna che a malapena le copriva l'intimo e un top, anche questo troppo corto."Ehi" disse con uno sguardo seducente.
"Ehi" rispose incerto il ragazzo."Come va? Ti stai divertendo?" continuò la ragazza.
"Non troppo, tu?" rispose quasi annoiato.
"Si dai. Tieni" gli disse porgendogli un bicchiere con un liquido che dall'odore sembrava essere alcool puro.
"Grazie" disse Gilbert e prese il bicchiere per non essere scortese.
La ragazza, non si poteva negare, era di una bellezza da far girare la testa, ma era troppo appariscente per i suoi gusti.
"Quindi...studi medicina giusto?" sussurrò quasi incerta.
"Si, come fai a saperlo?" chiese il ragazzo stranito.
"Beh, mi sono informata, ti ho notato tante volte in giro e mi sei piaciuto fin dall'inizio" rise imbarazzata.
"Oh, grazie" rispose Gilbert grattandosi la testa dall'imbarazzo.
La serata continuò.
L'alcool terminò tutto, i ragazzi erano tutti ubriachi fradici, in giro c'era un casino terribile, la musica a palla fino a tarda notte.
Di Gilbert, però, nessuna traccia.Anna
Quel giorno Anna aveva studiato fino a tardi e per quello non aveva sentito per niente Gilbert.
Decise quindi di scrivergli un messaggio, sapeva del suo importante esame del giorno dopo e sapeva anche che Guglielmo lo aveva praticamente costretto ad andare alla sua festa.
A quell'ora, però, doveva essere già a casa.Ehi tesoro, tutto bene? Sei agitato per domani?
Quel messaggio però non ebbe risposta.
*Salve a voi personcine belle.
Ho tardato a scrivere questo capitolo, nonostante avessi già l'idea in testa da giorni, perché ho avuto molto da fare.
Anyway che suspense eh?
Secondo voi che cosa sarà successo?
Gilbert avrà tradito Anna con quella ragazza che si è dichiarata a lui?
Non mi odiate in anticipo.
Ciau*
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Crazy In Love //SHIRBERT//
FanfictionAnna e Gilbert come non li abbiamo mai visti, catapultati nel presente. ** Si baciarono di nuovo e si salutarono. "Beh addio" disse Anna con il suo solito tono melodrammatico. "Addio...per ora" rispose lui. Vide Anna salire sul treno, ormai in proci...