27-Sectumsempra

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Draco aprì lentamente gli occhi solleticati da un raggio di sole, era circondato dal braccio di Harry, avrebbe voluto sveglirasi così per il resto della vita, alzarsi per andare a preparare la colazione per il suo ragazzo, o magari sarebbe stato suo marito... Sul viso di Draco apparì un sorriso che si spese nell'istante in cui si rese conto che purtroppo la vita non gli aveva riservato questo privilegio, il destino si beffeggiava di lui e dopo avergli mostrato il bagliore degli occhi smeraldo che riflettevano la sua anima, gli avrebbe fatto vedere ill riflesso dei suoi occhi come pezzi di vetro.

"mh-mh buongiorno" mugugnò Harry con la voce ancora impastata dal sonno, Harry si stropicciò gli occhi e Draco si ritrovò a pensare a quanto fosse carino il moro così inevitabilmente un lieve sorriso si era già fatto strada nel suo viso.
Harry lo tirò a sé per per baciarlo ma il suo viso venne bagnato da dalle lacrime del biondo che gli solcavano il viso copiose "Draco che succede?"
"Amore mi dispiace" singhiozzo
"No, Draco non serve tu lo faccia"
"Harry, tu mi odierai, in questa guerra non sono dalla tua parte"
"lo so, ma potresti sempre cambiare fazione"
"ne abbiamo già parlato, non posso lasciare mia mamma, non me lo perdonerei mai"
"lo capisco, ma è... È.... Diff-icile" aggiunse Harry singhiozzando, era risaputo che Harry mettesse al primo posto la famiglia
"si" disse Draco tirando si col naso, la sua mano era sulla guancia di Harry che accarezzava con gesti circolari
"non è così per te che lo sapevo già"
Harry era come scarico, privo di forze, forze che concentrò totalmente nel spingere via Draco in un impeto di  ira
"Io ti sto lasciando Harry, pensi sia facile" disse Draco provando ad alzare la voce che però era spezzata da un singhiozzo
"sei più sincero quando dici una bugia"
"Harry" ormai Harry non ci vedeva più dalla rabbia e dal rancore, prese un vaso e lo scagliò contro il biondo.
Iniziò a correre,
"Harry aspetta"
Draco entró nel bagno dei prefetti, sperando di trovare Harry,
Si fermo, si guardò allo specchio, i capelli disordinati, gli occhi gonfi dal pianto che non voleva smettere, si era trattenuti per troppi anni, guardandosi allo specchio vedeva la sua peggiore sconfitta, la parte migliore di sé che se ne andava, avrebbe preferito  morire

"SECTUMSEMPRA"

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