57-Storia Di Un Matrimonio Mai Avvenuto

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Erano passate sei ore quando finalmente Harry riuscì a muovere i primi muscoli, percepì una mano sulla spalla, si voltò

"Harry"

Silente lo guardava con sguardo dolce, lo attirò a se abbracciandolo, era la prima volta che succedeva.

<<Vieni Harry , seguimi>>


La torre di astronomia non era mai stata così buia, era illuminata sollo dalla luce fiacca delle stelle

<<Harry adesso voglio raccontarti una storia -Cominciò così Silente, per Harry era sempre stata una figura importante, lo vedeva quasi come un nonno- Avevo sedici anni quando lo incontrai la prima volta, si era appena traferito da sua zia Bathilda Bagshot che aveva un rapporto speciale con mia sorella Ariana, per mia sorella sera come una madre, andavamo a trovare spesso Thilda, mi ricordo ancora il suo sguardo, era seduto su una poltrona verde di velluto, con piccole borchie nere ai lati  "adesso la poltrona è nel mio studio, non sono riuscito a non portarmela via",  era lì...mi colpì il suo sguardo era la cosa più intessa che avessi mai visto, probabilmente restai immobile per troppo tempo, lo vidi ghignare, oh come era bello Gellert, il nostro incontro mi cambiò la vita per me lui era una fuga, una pura evasione dai doveri famigliari " sai i miei genitori erano appena morti e mio fratello non c'era e dovevo prendermi cura di Ariana"  in lui vedevo il riflesso delle mie ambizioni, dei miei sogni diventammo subito amici inseparabili e poi amanti...insieme avevamo un obiettivo trovare i doni della morte, presto però  non capivo che non li cercavamo per lo stesso motivo fu Aberforth a farmi aprire gli occhi, a farmeli spalancare violentemente infatti ci scontrammo a duello io, lui e il mio compagno fu una tragedia morì mia sorella " non mi perdonerò mai per questo, avevo paura e scappai da tutto anche da lui .

Gellet trovò la bacchetta di San Buco, ne era così orgoglioso, si presento alla mia porta, mi baciò, mi abbandonai alla lussuria, mi lasciai andare, erano passati così tanti dalla prima volta.

Passarono dieci anni, allora ne avevo cinquantacinque, quella fu l'ultima volta che vidi il mio Gellert, quello che conoscevo, quello di cui mi ero innamorato, mi ridiede l'anello e saparì dalla mia vita per altri 9 anni.

Era il 1945, avevo 64 anni, e lo uccisi, era quello che andava fatto e lo feci, mi avvicinai e guardai la luce sparire dai suoi occhi "come hai fatto ad uccidermi con il mio anello al dito'" mi chiese, io gli accarezzai la guancia e sussurrai un flebile "scusa".

Adesso dovrei dirti che storia è finita anche se non è così e non lo sarà mai, sarà sempre nel mio, sarà sempre la storia di un matrimonio mai avvenuto, spero mi abbia perdonato in tutti questi anni  e quando tra una settimana morirò spero di trovarmi tra le sue braccia"

Silente si sfilò l'anello posandolo sulla mano, all'interno spiccava la scritta "TUO PER SEMPRE, GFG"

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