III

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Narrazione in prima persona.

Trama: è da qualche giorno che la parola benessere non può più descrivere la tua situazione. Una serie di sensazioni e sintomi, ti porteranno a scoprire qualcosa di più importante.

Buona lettura!

Mi giro tra le coperte, più e più volte, spostandole dal petto e poi rimettendole allo stesso posto nel giro di pochi secondi, piego le gambe contro l'addome ma il fastidio permane. Un senso di nausea improvviso mi assale e faccio in tempo a scendere dal letto, senza curarmi di non fare rumore e poter svegliare Chris perché troppo impegnata a correre in bagno,  abbassarmi all'altezza della tavoletta e rimettere praticamente tutta la cena della sera precedente.
Per fortuna non avevo mangiato molto e avevo legato i capelli prima di andare a dormire.
Mi sposto contro il muro sentendo le mattonelle fredde sulla mia schiena e tiro indietro la testa, fissando il soffitto e provando a reprimere ulteriori conati.
Ormai sono troppi giorni che questi riflessi e dolori mi attanagliano lo stomaco. Sono seriamente preoccupata e a tanto così da cercare questi sintomi su google, per vedere se corrispondono a qualche patologia grave. Vomitare alle 3 di notte ed essere ipocondriaca sono due cose che non vanno molto bene insieme.
Una parte del mio cervello aveva deciso di ignorarli la settimana scorsa, solitamente quando sono in pre-ciclo mi capita di avere la nausea o mal di pancia, perciò non ci avevo fatto molto caso ma adesso è ovvio che di qualunque cosa si tratti ha a che fare con il mio ventre.
Decido di alzarmi dal pavimento, tirare lo sciacquone e andare verso il lavandino per lavarmi i denti e la faccia. Ho un aspetto orrendo, le occhiaie sotto i miei occhi sono più scure che mai, concentrata a guardare il mio riflesso nello specchio quasi sobbalzo quando mi accorgo della presenza del mio ragazzo poggiato contro lo stipite della porta, un cipiglio chiaro sul suo viso mentre stabilisce un contatto visivo con me.

"Torna a letto." mormoro a bassa voce, la gola mi brucia ancora tantissimo. Al contrario di quanto ho detto, lui fa qualche passo avanti ed entra nel bagno, restando fermo a scrutarmi.

"Torna a letto, arrivo subito." insisto, passo un panno sul mio viso per asciugarmi e qualche secondo dopo lo sento essere tirato via lentamente, rimpiazzato dalle sue mani ai lati delle mie guance.

"T/n, mi dici cosa c'è che non va?" mi costringe a guardarlo negli occhi, l'urgenza della sua voce provoca un tonfo nel mio cuore.

"È solo qualcosa che ho mangiato prima, probabilmente indigestione..."
Le mie dita si chiudono sui suoi polsi cercando di allontanare le sue mani ma non ho davvero la forza per farlo, al momento vorrei solo dormire.

"Credi non abbia notato il tuo comportamento? Quante volte ti muovi nel letto prima di riuscire a prendere sonno o il fatto che tu non voglia mangiare la maggior parte delle volte."

"Chris, io-" chiudo gli occhi, ispirando profondamente e pensando a ciò che ha detto. Ha ragione, non posso contraddirlo ma non so davvero cosa mi stia succedendo. "-non mi sento bene, da diversi giorni ormai."

"Cosa significa che ti senti bene? Chiamo qualcuno, dammi un minuto, ok?"
Mi stampa un bacio sulla fronte e in un battito di ciglia è già scomparso dalla mia visuale.

"No no no, ci penso io domani. Adesso sono stanca, andiamo a letto ti prego."
sono costretta a stargli dietro a passo svelto e togliere il telefono dalla sua mano prima che possa fare il numero di un dottore o chissà chi altro. Ci penserò sul serio domani mattina, non posso continuare ad ignorare queste sensazioni.
Stranamente mi ascolta, seguendomi in camera senza aggiungere una parola e abbracciandomi da dietro nel letto, giusto un attimo prima di chiudere gli occhi.

***

È inutile dire che, nel momento in cui i raggi del sole raggiungono la mia faccia sul cuscino obbligando le mie palpebre ad aprirsi, la stanchezza e il sonno arretrato mi riportano alla realtà. Avrò dormito si e no tre ore in tutto, allungo un braccio accanto a me trovando però la parte del letto di Chris vuota e fredda, probabilmente sarà andato a fare una corsa mattutina.
Decido di alzarmi e con piacere noto che la solita nausea è sparita, non voglio gioire troppo in fretta ma andare davvero in farmacia a parlare con qualcuno dei miei sintomi.
Non faccio colazione e mi sbrigo in fretta, indossando il primo paio di pantaloni e la prima maglietta che trovo nell'armadio, afferro le chiavi della mia automobile e nel giro di una decina di minuti arrivo alla farmacia in cui vado di solito.
Spiegare alla dottoressa come mi sento è anche più difficile di quanto immaginassi, non sono una di quelle persone che si reca in ospedale per ogni minima cosa, infatti vorrei girarci al largo la maggior parte del tempo possibile, per questo motivo non sono per niente abituata a questo tipo di situazioni.
Compro tutto ciò che mi suggerisce ed esco in fretta, con l'unico obiettivo di tornare nella mia auto. Solo all'interno dell'abitacolo mi rendo conto di aver davvero preso un test di gravidanza e diversi integratori, sali minerali, e altre cose per rafforzare il sistema immunitario.
Un test di gravidanza. Mi rigiro tra le mani la scatola colorata, il solo guardare le immagini su di essa mi fa deglutire rumorosamente.
Ho ammesso di avere un ritardo sì, però mi capita a volte che salti di un mese quindi la gravidanza è stato decisamente l'ultimo dei miei pensieri, considerando anche tutte le precauzioni.

ɪᴍᴍᴀɢɪɴᴀ ᴄʜʀɪꜱ ᴇᴠᴀɴꜱ (richieste chiuse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora