Che senso aveva per me
vivere senza te?
Che senso aveva
svegliarmi la mattina
senza darti il buongiorno
e sentire la tua voce?
Che forse dormire
col pensiero che non c’eri
non mi faceva dormire mai,
e arrivavo a fine settimana
che non avevo dormito bene una sola notte.
Che senso aveva
impegnarmi in qualcosa
se non c’eri tu a sostenermi?
Se non eri lì a dirmi
“guarda che vali più di tutti”,
“non ti dico che ce la farai,
perché sarebbe uno spoiler”.
E che senso aveva
indossare i vestiti più belli
se non c’eri tu a togliermeli?
Se non c’eri tu a coprirmi
quando avevo freddo
e se non c’eri tu a scoprirmi quando ti volevo.
Che senso aveva
lavarmi la faccia
se lì c’erano ancora le tue impronte?
Se sulle guance
avevo ancora i tuoi baci,
e sulle labbra
ancora il sapore delle tue.
Che senso c’era
nell’andare avanti
senza te accanto?
Che senso aveva
uscire,
mangiare,
dormire,
se non riuscivo a respirare
quando ti pensavo,
e io, ti giuro,
ti pensavo sempre.
Che senso aveva vivere
senza te vicino?
Senza te a farmi ridere
e anche piangere.
Non aveva senso, infatti.
Ma io l’ho fatto
perché nonostante noi non ci fossimo più
il nostro amore
era sempre lì,
tra le stelle.
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Tra le stelle
General FictionSTORIA COMPLETA La protagonista vive tutto tranne che una vita normale. Tra una situazione familiare a pezzi, gli amici falsi e il fratello, pezzo di lei, che decide di andarsene appena può da quell'inferno, l'amore è l'unica cosa che la tiene a gal...