parte 64 (poesia)

54 28 0
                                    






Se qualcuno ti dovesse chiedere perché ci siamo lasciati
tu rispondi che per colpa mia,
che io chiedevo troppo
senza darti niente,
che non mi accontentavo mai.
Tu digli che volevo il sole
quando tu mi davi la luna
e che volevo l'oceano
quando tu mi davi il mare.
Tu digli che ero troppo viziata
da cose che non ho mai avuto
ma che volevo da te,
digli che ero troppo egoista
e a te non ci pensavo mai:
digli che ti facevo sentire un fallito
mentre tu eri il mio eroe
ed io non me ne accorgevo.
Tu di’ alla gente che la fallita ero io,
che non apprezzavo quello che mi davi,
che l'amore non bastava,
che con me ci volevano le montagne, i soldi,
che volevo troppo
mentre avevo il giusto tra le mani.
Tu di’ alla gente che ti facevo star male
mentre stavo male io,
così capirà che tu mi capivi
quando non mi capivo io.
Tu insultami davanti a chi vuoi,
ma non dire loro
che nonostante tutto
mi amavi
più di qualsiasi altra cosa,
non dire che a volte ti facevo star bene anch'io,
non dire che amavi darmi tutto
per vedermi sorridere
e per vedere la scintilla nei miei occhi,
non dire che amavi quando ti stringevo forte,
quando ti accarezzavo i capelli per farti addormentare
e non dire nemmeno quant'erano buoni
i dolci che ti portavo
senza fartelo sapere.
Tu non dire che amavi il mio profumo
e che i baci erano così forti
da arrivare dritti al cuore,
e che gli abbracci
ti aggiustavano un po' tutto il mondo storto.
Non dire che amavi la mia risata,
anche quando era così forte e strana
che ridevi anche tu,
non dire che ti mancavo o che ti manco ancora,
non dire niente delle cose belle alla gente.
Sarò uno straccio davanti ai loro occhi,
ma so che nel tuo cuore
sarò sempre la tua bambina.

Tra le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora