problemi al club. pt1

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Tre mattine dopo Lucifer si trovava nello studio di Linda, seduto sul divano davanti alla poltrona di Linda.

‹‹mi fa piacere che tu sia tornato Lucifer››

‹‹si... già...›› rispose pensieroso, e dopo qualche istante chiese: ‹‹cosa ti ha detto mia sorella quando è venuta qua?››

‹‹ha detto che era venuta a spargere il suo odore in giro. E poi mi ha spiegato l'ordine, diciamo, in cui siete nati, voi che siete i più potenti e importanti...››

‹‹okay...››

‹‹niente battutine? Niente di niente?››

‹‹non c'è niente su cui fare battute...››

‹‹dato che sei qua. Dimmi cosa ti preoccupa in tua sorella...››

‹‹tutto mi preoccupa...››

‹‹allora. durante la ribellione fatta a tuo padre. Lei sarà stata dalla parte opposta. Perché con lei ce l'hai tanto? Anche gli altri erano contro di te...››

‹‹lei non era contro di me...›› Linda non capii. ‹‹Angel in realtà voleva stare dalla mia parte. Ma io no. avevo paura per lei... e l'ho mandata qua. Così mentre io e i miei fratelli stavamo combattendo lei se ne stava sulla terra e non per scelta sua››

‹‹e perché l'hai fatto?››

‹‹perché si... per proteggerla in primis. e poi è originale, e non originale in senso buono. Si, qualcuno dice che ci somigliamo per il comportamento, a volte parlavamo contemporaneamente e non so perché, ma abbiamo anche una sorta di collegamento mentale che però per funzionare dobbiamo volere tutti e due...››

‹‹e quindi non vi piace perché è originale in senso negativo?››

‹‹è... ambigua ecco. Ambigua. Non sai mai cosa vuole fare. Prima dice una cosa e poi ne fa un'altra, e poi. Dove è stata per i dieci milioni di anni che io ho passato all'inferno? Nessuno lo sa. Dopo un po' che mio padre mi confinò a governare l'inferno, uno dei miei fratelli venne a dirmi che Angel si era suicidata con la spada di Azrael... ma se adesso è viva››

‹‹credi si sia tirata indietro dalla sua vita e dai suoi fratelli?››

‹‹già. Lo crediamo tutti... per fare un esempio pratico. Prendi una famiglia. Mamma papà. Figli. Uno dei figli è strano. Strano forte. Strano così tanto da mandarlo in clinica e rinchiuderlo. Può esplodere in qualsiasi momento e non ti puoi fidare... Angel è così. Solo che non abbiamo manicomi in paradiso. La scuola per angeli si ma non i manicomi›› e quasi sorrise.

‹‹molto divertente Lucifer...›› rispose ricordando il periodo subito dopo alla sua scoperta. ‹‹e se ci fosse stato un manicomio per lei?››

‹‹...no no... e poi hai visto i suoi occhi quando si arrabbia? Una volta erano solo dorati. Adesso sono rossi e oro... non ci capisco niente...››

‹‹magari devi darle del tempo...››

‹‹non credo proprio... comunque, primo, proteggiti, stai attenta e armati, secondo, grazie per avermi ascoltato dottoressa››


La scena del crimine dei due omicidi è un night club di Los Angeles, che restava aperto fino alle sette di mattina. Erano le sette e mezza quando Lucifer e Chloe scesero dall'auto. Il club era uno dei migliori di Los Angeles, non come il LUX, ma quasi. Chi non riusciva ad entrare nel locale di Lucifer, andava in quello.

Alle sette di mattina, in un night club, non trovi tanta gente come la sera, quindi gli unici clienti presenti sono venticinque, trenta al massimo. Una metà è fuori a parlare con degli agenti dentro il perimetro del nastro. E l'altra metà era dentro, chi seduto sulle poltrone, chi sdraiato, su poltrone o tavoli non faceva differenza talmente erano ubriachi; una di loro è al bancone, in una zona molto in ombra con una bottiglia e un bicchiere davanti, mentre tra le dita teneva una sigaretta. Ma non fanno a caso a niente in un primo momento, solo ai corpi vicini a un muro.

Lucifer- L'angelo dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora