Dopo un paio d'ore, Angel era, incosciente, seduta e legata su una sedia. La sedia era pensante, e in ferro, e i polsi e le caviglie erano fissati ad essa con dei "bracciali" spessi e pesanti saldati alla sedia.
Nell'attico di Lucifer, Linda era in piedi dietro al divano, e lo stesso Chloe. Non erano tipe da torturare creature angeliche, o aspettare che esse si risvegliassero, ma non riuscivano neanche a stare ferme sedute.
Accanto alla sedia su cui era stata messa Angel (con la schiena verso il televisore) c'erano Maze, Amenadiel e Lucifer. In quel momento avevano appena finito di provare a rianimarla con delle secchiate d'acqua, che, in modo prevedibile, avevano creato una pozza d'acqua sul pavimento. Niente. La testa restava sempre pesate, con il mento sul petto, e i capelli sciolti a coprirle il viso.
‹‹okay. Proviamo con le maniere forti›› disse Maze. Andò al divano, dove aveva risposto una sacca nera, ed estrasse un taser potente. Diede una scossa a Angel sul lato del collo, e lei si svegliò di colpo reagendo alla forte scossa. Maze lanciò il taser nella borsa.
I due fratelli si misero seduti sul divano, e Maze si allontanò un poco, andando a versarsi dello schotch.
Angel tirò su la testa lentamente, e quando capì cosa stava succedendo, la cacciò indietro ridendo. ‹‹siete proprio figli di vostro padre eh!›› e dopo qualche secondo gemette un poco, realizzando in quel momento il dolore provocato dal taser.
‹‹che cazzo ci avete messo nel Bourbon? Hai conservato quello che voleva farti bere la tua donna Lu?››
‹‹aggiunto ad altro. Ma si...›› disse lui posando il bicchiere dal quale aveva appena finito di bere, per terra, accanto al divano.
Ci furono alcuni istanti di silenzio, durante i quali la testa di Angel non era messa molto bene. vedeva una sorta di nebbiolina che la mandava in confusione, e strizzando gli occhi cercò di scacciarla. Ma riuscì solo ad alleviare il fastidio.
‹‹non è poi così male provare dolore... mi godrò meglio il momento in cui ti conficcherò un coltello nella schiena fratellone››
‹‹continua a crederci Angi›› rispose Lucifer.
Lei annuì. Si sentiva la bocca asciutta.
‹‹quanto tempo sei stata via? Per te...›› chiese Linda interessata.
‹‹qualche, millennio››
‹‹cinque settimane qui, sono migliaia di anni là? Cavolo. Capisco perché ve ne siete andati›› disse Chloe.
‹‹perché se n'è andato. Io sono stato mandato da mio padre Chloe››
‹‹ehi ehi! Pensavo di essere io il centro della scena. Per favore... ho degli annunci da fare›› ora malgrado la nebbiolina e la bocca un po' secca, sembrava essere tornata quella di sempre. Ma più debole. Ad aver avuto la sua potenza normale, si sarebbe già liberata da un po'.
‹‹allora. un certo signor Decker. Porta i suoi saluti alla figlia. Dice che è brava e che è orgoglioso. Complimenti detective. Una bella A+ da parte di papino››
‹‹hai hai visto mio padre?›› chiese Chloe balbettando. E da dietro il divano, andò a sedersi accanto a Lucifer. E lo stesso Linda, accanto ad Amenadiel.
Angel annuì. ‹‹abbiamo fatto un bel discorsetto... sentite mi portate dell'acqua?››
Amenadiel si alzò e tornò con una bottiglietta d'acqua. Mise il collo sulla bocca della sorella, e lei ne bevve metà.
‹‹grazie Ame... poi›› e guardò Lucifer. ‹‹il tuo amico prete ti saluta. E ti ringrazia... non si sa perché. Me lo sono scollata di dosso abbastanza presto››
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Lucifer- L'angelo dimenticato
FantasiaLucifer è tornato alla sua vita degli ultimi anni a Los Angeles, da oltre un anno. Le cose sono tornate più o meno come prima, ma qualcuno sta per sconvolgere "l'equilibrio" (che con Lucifer non c'è mai, ma ci provano e tutto è come quando lui e Chl...