25-incontri importanti

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(appunti che non mi sono venuti in mente prima. scusate😅. gli anelli che hanno Angel e Lucifer, contengono un pezzo di Eden, Paradiso e inferno. quello di Lucifer è nero perchè contiene più inferno degli altri, quello di Angel ha sia nero che bianco; una cosa tipo marmo nero con le striature bianche, perchè contiene una proporzione uguale di inferno e paradiso)

poco dopo i tre fratelli fecero il loro ingresso nella stanza dove, secondo l'angioletto di mamma, si trovava la dea dell'universo. oh, degli universi. pardon. senza i suoi poteri Angel era anche più cazzuta di prima se possibile, e aprì la porta con la chiave rubata alla reception, trovando la madre sul divano. dietro di lei i due fratelli maggiori.

-che succede bambini?- chiese la donna posando il bicchiere di vino sul tavolino. in viso aveva un sorriso, ma era tranquilla, per niente sospettosa che i figli avessero capito il suo gioco.

-sai mammina. ho dei problemi oggi- disse Angel andando dietro le spalle della madre e iniziando a farle un massaggio che lei apprezzò. Lucifer e Amenadiel le si misero davanti.

-che tipo di problemi tesoro?-

-oh io credo che tu lo sappia benissimo, mamma- disse usando più forza sulle spalle della madre. -ti aggiorno sulle mie scoperte. ti va?-

-sei strana Ang. che hai?- chiese la madre ingenua.

-ha scoperto delle cose come ti ha appena detto! e vorrebbe che sua madre la ascoltasse!- disse Lucifer alzando leggermente la voce.

-è così carino quando fa il fratellone- disse Angel facendo il labbruccio. -ora. Mamma cara. Dea degli universi. ti aggiornerò... qualche ora fa mi trovavo al LUX. scusa se ti annoio con cose che già sai, ma mi piace parlare... ero lì a bere qualcosa e vedo una pistola sul banco. la prendo in mano, e poi vado a suonare tranquillamente. non ho neanche il tempo di finire la canzone che una squadra della polizia arriva... e sai perchè? perchè tu hai chiamato la polizia dicendo di avermi vista entrare con una pistola e poi lo sparo. tutto quello l'ha fatto quella merda di tuo figlio orribile e inutile. hai capito di chi sto parlando vero?-

-dov'è Robert?-

-è con una nostra amica molto molto figa, molto bionda e molto intelligente. se lo starà spupazzando per bene... ma pensa a me!- disse alzando un pò la voce. -ero lì. con la polizia davanti- disse iniziando a camminare. -e la polizia voleva sparare a questo corpicino mortale perchè lo pensavano responsabile di aver ucciso un ragazzino. e mi sarei anche fatta sparare, come tu avevi ben pensato. e ora ti spiego... arrivi sulla terra, e trovi tua figlia. me. ostacolo imprevisto. posso vederti, sono intelligente e ti conosco bene brutta strega. quindi fai la mammina tutta felice che la figlia sia tornata e poi pensi a come toglierla di mezzo. sapevi che ero mortale quindi non dovevi farmi uccidere da tuo figlio. te no. ti saresti sentita in colpa. lo so. almeno quello se fossi stata tu con le tue mani l'avresti provato... ma la polizia meglio ora che sono mortale. gli avrei dato sicuramente un motivo per farlo, ma invece ho pensato a te... una volta tolta di mezzo la figlia che fai? comandi i tuoi figlioletti a bacchetta oppure, oppure, lasci quella latrina dell'altro tuo figlio. uno dei tanti nuovi immagino, a "governare" su questa terra. ecco Charlotte. volevo solo dirti che io potrò anche non avere i miei poteri, ma loro due si e adesso proteggono la loro piccola e dolce sorellina sai?- disse Angel mentre i due fratelli si alzavano.

-portate rispetto per vostra madre voi due! e tu. non ti ho mai sentito dire tante cavolate tutte insieme!- disse la dea.

-davvero mamma?- chiese Amenadiel ironico togliendosi la giacca. e iniziarono a lottare tutti, Amelia esclusa. lei si godeva la scena, se no si sarebbe fatta molto male in quello stato.

-tornatene nel tuo cavolo di universo! e stammi lontana!- disse Angel una volta che la madre fu a terra. le era vicina, l'unica vicina, e nel dirlo gli occhi le diventarono lucidi. Lucifer e Amenadiel erano alla porta e Amenadiel disse: -ora che la spada non c'è come fai a tornare a casa?-

-ho i miei metodi...- rispose la madre alzandosi e gli occhi di ANgel divennero dorati mentre la prese per il collo e la mise contro il muro.

-torna a casa Charlotte. si starà da Dio senza di te. se riesci a cogliere l'allusione... IO starò benissimo senza di te- disse prima di mollarla -poteri tornati!- disse battendosi l'auto cinque.

-prima voglio mio figlio-

-vieni. muoviti- e poco dopo erano nell'attico di Lucifer. Robert era ancora seduto sulla sedia, con qualche graffio in più e Amelia stava suonando il pianoforte.

-è lei la molto molto figa, molto bionda e molto intelligente?- chiese Charlotte entrando nell'antico e vedendo la ragazzina, che non aveva più indosso la sua tuta nera ma dei vestiti normali.

-è lei la molto molto figa, molto bionda e molto intelligente?- chiese Charlotte entrando nell'antico e vedendo la ragazzina, che non aveva più indosso la sua tuta nera ma dei vestiti normali

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-oh waw. Chi mi ha descritta così bene?- chiese Amelia girandosi verso di loro prima di alzarsi.
-io- disse Angel facendolo l'occhiolino.
-ora sono sulla lista nera della Dea?- chiese Amelia incrociando le braccia al petto sorridente.
-sta bene?- chiese guardando il figlio preoccupata.
-lo prendo come un si- dissero Amelia e Angel insieme riferendosi alla domanda della lista nera.
-sta bene signora- disse Amelia inchinandosi ironica. -vedi come sprizza gioia?- chiese indicando la sedia con l'angelo incatenato.
-perchè questa ragazzina non mi porta rispetto?!- chiese la Dea avvicinandosi alla ragazzina.
-perché non me ne frega proprio niente che siete voi altri. Detto proprio francamente. E se loro mi danno l'okay ti riduco nello stesso stai di quel tuo angioletto... ah a proposito- disse Amelia guardando Angel, Lucifer e Amenadiel qualche metro dietro. -ho scoperto una cosa. Si è presa un angelo per un universo si è uno no, e se li è portati dietro nel suo privato senza vostro padre... ma angeli di poca importanza. No problem-
Charlotte prese tra le dita il ciondolo dorato che Amelia aveva al collo e lo apri vedendo dentro tre foto.
-è tuo padre?-
-no- disse Amelia secca chiudendo il ciondolo e togliendolo dalle dita della dea. -fatti i cazzi tuoi-
-disse la bambina che si immischia in casini divini- ribatté la Dea.
-mi diverto-

charlotte andò alla sedia dove c'era il figlio senza sensi, lo liberò e lo fece sdraiare per terra mentre con qualche leggero schiaffetto cercava di svegliarlo. Angel fece segno ad Amelia di raggiungerla, e la ragazzina prese in mano il bicchiere di Burbon che la creatura celeste le stava portgendoo. appoggiò i gomiti al ripiano e Angel, inconsciamente si mise nella stessa posizione e entrambe guardavano tranquille la scena a qualche metro da loro.
-tornati i poteri vero?- chiese Amelia guardando Angel.
-si vede? Gli occhi ti fanno fastidio?-
-no... non so perché ma in realtà neanche la magia di tuo fratello funziona con me...-
-sei interessante ragazzina-
-anche tu- dissero facendo scontrare i due drink.

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Lucifer- L'angelo dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora