30-in convento

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-ah no Trixie non lo so. non capisco cosa tu mi stia chiedendo- disse Angel cercando di staccarsi dalla ragazzina che la inseguiva per l'appartamento di Lucifer mentre il fratello e Chloe erano fuori, e avevano scaricato Trixie con Angel.

-daiii, solo una storia, non devi inventarti niente- disse Trixie. tipo le manette?- chiese prendendole dal tavolo, e lei gliele tolse di mano mettendosele via.

-no direi di no-

-e questo pugnale? Lucifer ci ha mai ucciso qualcuno?- e Angel le tolse dalle mani anche quello.

-smetti di toccare tutto piccola umana. che vuoi sapere?-

-una storia. che ne dici, del tuo anello?-

-il mio anello, e quello di Lucifer? vuoi sapere questo?-

-si- disse Trixie sorridente. -a meno che tu non voglia raccontarmi delle manette... la mamma inizia sempre con "c'era una volta"-

-... okay, c'era una volta, il diavolo, e sua sorella anche, che poi sarei io. e io, dico che Maze può venire fuori dall'ascensore, tu puoi andare con i cento dollari che vuoi spillare a maze, e la dico a lei la storia. che dici?-

-... Maze beccate- disse Trixie alzandosi e prendendo i soldi da Angel, mentre il demone usciva dall'ascensore.

-forza, ascolto- disse mze sedendosi al posto di Trixie che girava lì intorno. -te e il tuo stupido dono-

-non mi è servito Maze... era, beh, poco prima che mi "ammazzassi". tuo padre, quello biologico, era a New York, io e luci siamo andati da lui, e, in poche parole, ci ha detto che voleva diventare mortale, avere un'anima, e vivere lì, senza più tornare all'inferno. non vi ha abbandonati, diceva che era per farvi essere più forti. non che io fossi d'accordo, ma lucifer gli doveva molto, e quindi l'ha accontentato. metà anima nel mio, metà in quella di Lucifer, e poi, il resto- disse guardando l'anello che aveva al dito.

-... mi hai mentito per tutto questo tempo-

-non me l'hai mai chiesto-

-e dovevo?!-

-e poi, quando dovevo farlo di preciso? non è che nei miei pensieri ci sia sempre tuo padre, o... senti, mi spiace. ma non è stata una scelta mia. ed è morto dopo due mesi avergli dato l'anima, quindi- disse quasi divertita. -... me lo chiedevi e te lo avrei detto. ma non avrebbe avuto senso allora e non lo ha adesso. ha fatto la sua scelta, e Lu l'ha accontentato- disse alzandosi.

-Trix, vai di sotto, io ti raggiungo- disse maze.

-ma-

-vai, e non spendere i tuoi cento dollari- disse Angel guardandola.

-okay, ma voglio farla la serata dei giochi con te Ang- disse entrando nell'ascensore, e appena si chiuse Angel riportò gli occhi su Maze, mentre si versava da bere.

-... continui a dire di essere onesta, ma a me non sembra che tu lo sia- disse Maze con un pugnale in mano.

-che vuoi fare?- chiese Angel tranquilla. -... punirmi per non averti detto una cosa di cui non credevo ti importasse, dell'uomo che ti ha abbandonata, e che è morto subito? certo, accomodati- disse bevendo. -ho solo fatto come mi ha chiesto. se tu mi chiedessi di, non so, non dire a Amenadiel ce hai le ali da fata rosa, e morissi, adesso. vorresti che io glielo dicessi lo stesso? o che mantenessi la parola data a te?.... me n'ero dimenticata, sinceramente, fin quando Trix non me l'ha chiesto. ma- disse sollevando le spalle. -fai quel che credi Maze davvero. sai che dico quello che penso. vuoi pugnalarmi, fallo. non vuoi farlo? ti do un bicchiere... pensi che non sappia io cosa vuol dire essere abbandonati?- chiese divertita. -se vuoi prendertela con qualcuno, come si può vedere dai tuoi pugnali ben stretti, perchè non chiedi a Lilith?-

Lucifer- L'angelo dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora