problemi al club pt2

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L'LAPD dovette portare in centrale tutti quelli presenti nel locale all'ora dei due omicidi, per prendere le deposizioni e tenerli lì sotto controllo dato che erano tutti dei sospettati.

Chloe e Lucifer interrogarono per prima Angel che non seppe dirgli niente in più risetto a quello già detto.

‹‹come vi ho già detto e ripetuto. Io non li ho uccisi. Io non so chi li abbia uccisi...›› disse con aria piuttosto annoiata. ‹‹ero al bagno. E se mi conoscessi almeno un minimo Lucifer sapresti che non mento. Quindi...››

‹‹va bene. ma non lasciare la città›› disse Chloe guardandola. Gli occhi non la attiravano più. e non perché avesse perso i poteri. Ma perché Angel indossava gli occhiali da sole in modo da prevenirlo.

Si alzò prendendo la felpa che aveva appoggiata sul retro della sedia, e, da sotto gli occhiali guardò il fratello appoggiato alla parete davanti a lei con le mani in tasca.

Una volta fuori Chloe chiese: ‹‹ti fidi?››

‹‹in questo caso? si››

E dopo Angel anche tutti gli altri iniziarono ad entrare nella sala interrogatori. Uno dopo l'altro.

Angel nel frattempo passò davanti al laboratorio di Ella, dove l'analista stava analizzando delle impronte lasciate sulle collanine, con la musica a tutto volume sparata dalle cuffiette nelle sue orecchie.

Angel, tranquillamente, si avvicina ad Ella e le toglie le cuffiette dalle orecchie facendola sobbalzare.

‹‹o mio Dio!››

‹‹non proprio...››

‹‹mi hai spaventata›› disse Ella mettendosi a ridere.

‹‹scusa... hai scoperto qualcosa?››

Ella si girò avviando una ricerca per impronte digitali sul computer e nel mentre rispose: ‹‹ho trovato delle impronte sui ciondoli. Ora le metto nel database per vedere se si collegano a qualcuno... ci vorranno almeno un paio d'ore›› disse sempre con il sorriso sulla faccia. ‹‹sei impegnata adesso?››

‹‹no!›› rispose Angel facendo un mezzo sorriso.

‹‹senti. Mi piacerebbe conoscerti. È sempre bello incontrare e conoscere i membri della famiglia di Lucifer. Che fa sempre quei paragoni strani›› e si mise a ridere. ‹‹comunque›› e si infilò una giacca di pelle. ‹‹Io devo andare a prendere Trixie a scuola. Dan ha chiesto a me di andare. Lui e Chloe sono molto impegnati e Maze credo sia impegnata in Canada››

‹‹ti accompagno?››

‹‹mi farebbe piacere››

‹‹okay. andiamo›› rispose Angel sistemandosi gli occhiali da sole che le stavano cadendo sul naso.

E mentre escono dal laboratorio e poi, di conseguenza, dalla centrale, continuano a parlare.

‹‹credi ancora? O porti la croce al collo per abitudine?››

‹‹te l'ha detto Lucifer?››

‹‹più o meno...››

‹‹si comunque l'ho superata diciamo... la morte è una cosa naturale. Anche se prematura. E credo faccia tutto parte del piano del grande capo. Per quanto folle e insensato possa essere... tutto quanto. Tutto quello che ci capita credo sia fatto apposta per qualcosa di più grande››

Angel ascoltava interessata.

Ella poi cambiò discorso, anche se non totalmente.

‹‹e poi sai cosa... mi prenderai per pazza, ma è solo una delle altre prove che il grande capo c'è e ci tiene al sicuro amandoci››

Lucifer- L'angelo dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora