problemi al club pt 3

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Poco dopo erano al locale e Lucifer entrò senza aspettare la detective. Si diressero sul retro, dove il figlio della barista che avevano in centrale stava contando dei soldi. Non appena vide Lucifer provò a scappare, ma non ci riuscì. Lucifer lo perse per il collo e lo mise contro la parete.

‹‹perché l'hai fatto?›› e gli vennero gli occhi da diavolo per un istante.

Il ragazzo si mise a piangere e, quando alle spalle di Lucifer arrivò Chloe, lui lo lasciò.

‹‹la corporatura per spezzare il collo c'è. Passare inosservato nella gente anche.›› constatò Lucifer guardando il ragazzo muscoloso.

‹‹voi non sapete perché l'ho fatto!››

‹‹no ma ce lo dirai!›› disse Lucifer prendendolo per il collo della maglietta per poi guardarlo negli occhi.

‹‹minacciavano la mamma!›› Lucifer lo lasciò cadere, e il ragazzo mentre si toccava il collo continuò. ‹‹venivano sempre in tre per prendere soldi e minacciarla. Sia lei che me. Eravamo riusciti a sfuggire a quella vita››

‹‹per questo che tua madre compare solo due anni fa. Senza figlio›› disse Chloe.

‹‹per la nostra sicurezza. Ma non ha funzionato. Ci hanno trovati. E venivano qua almeno da una settimana. Due sono riuscito a metterli fuori gioco, ma l'ultimo non lo trovavo. E se vedeva i suoi due amici morti avrebbe smesso comunque...››

‹‹e le ali dorate?››

‹‹è perché lavoravano in un club che come logo aveva delle ali dorate... dieci anni fa credo. le ho usate come simbolo›› si alzò e allungò le mani verso la detective che lo ammanettò.

‹‹non me ne pento›› concluse lui prima di venir trascinato fuori dal locale.

Alla fine del turno Lucifer disse alla detective: ‹‹ti accompagno a casa. È stata una giornata stressante›› e non molto dopo erano sull'auto di Lucifer e accostarono davanti alla casa della detective.

Chloe si tolse la cintura dell'auto, e lo stesso fece Lucifer appoggiando il gomito tra loro due, sul ripiano che teneva al sicuro il freno a mano. Chloe fece lo stesso avvicinandosi a Lucifer e gli disse: ‹‹mi spiace per quello che stai passando Lucifer...››

Lui sorrise debolmente guardandola con gli occhi enormi che riflettevano le stelle che si stavano accendendo nel cielo scuro.

‹‹se ci sei tu a me va bene›› disse lui, e Chloe lo baciò.

Dopo qualche istante lei lo invitò dentro e lui accettò.

Aperta la porta poterono vedere che Maze era tornata e ancora a quell'ora si stava allenando con Trixie, i pugnali e i manichini.

‹‹e allora Fred è tornato di sotto. Era quasi a New York quando l'ho preso›› e affondò un pugnale nel ventre di un manichino.

‹‹che forza!›› disse Trixie in pigiama, sorridente, prima di colpire la gamba dello stesso manichino di Maze, squarciandogliela.

‹‹ciao Maze!›› disse Lucifer sorridendo e infilandosi le mani in tasca. ‹‹andata bene la caccia?››

‹‹come sempre›› rispose Trixie al posto di Maze.

‹‹fila a nanna scimmietta!›› disse Chloe. Trixie appoggiò i suoi "pugnali" sul mobiletto e ricevette un bacio dalla madre, un sorriso da Lucifer e una carezza sulla testa da Maze.

‹‹notte piccola peste!›› disse Lucifer prima che la bambina si chiudesse in camera sua.

Dopo un paio di secondi Maze disse: ‹‹c'è tua sorella›› e indicò il divano dove c'era Angel addormentata, e ne Chloe ne Lucifer l'avevano vista. Aveva indosso le scarpe, ma i piedi li aveva tenuti giù dal divano, a contrario del resto del corpo.

Lucifer- L'angelo dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora