-e quindi con quell'aggeggio ve ne tornate nel vostro universo?- chiese Angel poco dopo alla madre, ancora nell'attico di Lucifer, che sorreggeva il figlio ancora un pò scosso e debole.
-si Angel- rispose la Dea secca.
-ehi calmati mamma, chiedevo. e non tornare; distruggi quel tuo aggeggio e non provare mai più a fregarci- disse Angel prima di allontanarsi.
-ciao caro- disse Amelia alzandosi sulle punte per baciare Robert sulla guancia, che si scansò impaurito. lei gli prese il viso e glielo diede allontanandosi ridendo e disse: -buona guarigione-
-addio madre- disse Lucifer guardandola arrabbiato.
-addio- gli fece eco Amenadiel.
-ricordatevi di chi siete figli. non potete trattare vostra madre in questo modo, e non possiamo non vederci mai più. abbiamo un'esistenza molto lunga davanti a noi- disse lei tranquilla aprendo il portale.
-la vostra non sarà così tanto lunga se non chiudi quel becco- commentò Angel ad alta voce. la madre la guardò e poi disse: -ciao tesoro- e mise un piede dall'altra parte scomparendo il secondo dopo insieme al figlio.
-che palle!- commentò Angel prima di andarsene, e Amy la seguì.
Due settimane dopo Amy era tornata sulla sua "stupida terra" da dieci giorni, ed erano due settimane che Angel non parlava con Lucifer o gli altri, ne era a casa, ne al locale o dalle altre parti in cui di solito andava.
-non voglio saperlo e neanche mi interessa; se n'è andata lei non ha veramente sedici anni- stava dicendo Maze dietro il bancone del Lux a Lucifer e Chloe. -scende sulla terra dall'era dei tempi, datele un paio di secoli e torna tranquilla si starà divertendo e anche se non fosse A ME NON INTERESSA punto- disse posando il bicchiere ormai vuoto sul bancone.
-si veramente d'aiuto mazekeen- disse Lucifer.
-il fatto che tu qua ti sia rammollito non vuol dire che si sia rammollita anche lei-
-oh non sono l'unico mia cara, io lo chiamerei più un upgrade in realtà- disse Lucifer prima di rispondere ad Amenadiel.
-che succede? sono impegnato- disse Lucifer sgarbato.
-io e Dan forse sappiamo dov'è Ang. senti sa cavarsela da sola però, voglio dire non-
-dammi l'indirizzo- disse Lucifer prima di chiudere la chiamata.
-Santa Monica, Santa Monica, Los Angeles non è abbastanza grande? no deve andarsene, e non dire niente a nessuno- disse Lucifer scendendo dalla sua auto con Chloe.
-Lucifer, credo sia abbastanza "grande" per stare qui da sola, o, o no?-
-è come se avesse veramente sedici anni, quindi no, direi di no-
-okay, come vuoi, sorella tua. ma, perchè vuoi tanto vederla?-
-nessun motivo particolare. ah giusto, lei sa perchè sei qui detective- disse Lucifer ovvio entrando nella grande villa in cui stava tenendo una grande festa di adolescenti dai sedici ai ventiquattro anni circa.
Nel grande salone c'era un tavolo da beer pong, e una pista in cui c'erano molti ragazzi a ballare con i bicchieri in mano, e la lingua nella bocca degli altri, ma ad una prima analisi non videro Angel. continuarono fuori, dove c'era una grande piscina con un sacco di gente anche lì, gonfiabili in acqua, ragazzi che pomiciavano uno si e uno no, odore di alcool e sigarette ovunque.
-ehi, sudicio ragazzino hai visto una ragazza alta più o meno così, capelli nero pece, occhi verdi, fisico angelico- disse Lucifer fermando un ragazzo di vent'anni circa.
-e chi non l'ha vista?- chiese lui ridendo. credo sia all'idromassaggio da quella parte- disse indicando un punto lontano nel giardino, ma prima che potessero andarci tutti i ragazzi alla piscina iniziarono a fare cori con il nome "Angel" guardando sul tetto.
dopo una decina di secondi Angel si buttò in piscina dopo un salto mortale. Riemerse dall'acqua tirandosi i capelli indietro con una mano facendo spalancare le bocche a tutti i ragazzi e a molte ragazze anche, presenti alla festa. Salì i gradini per uscire dall'acqua e andò incontro a un ragazzo che le stava porgendo la mano e con cui stava passando la giornata. Un bel ragazzo biondo con le fossette, occhi scuri, molto ben piazzato fisicamente. Gli prese la mano tirandoselo a se baciandolo. Una decina di secondi Lucifer si avvicinò ai due schiarendosi la voce.
-scusi?- chiese il ragazzo staccandosi da Angel.
-si scusi?- chiese Angel guardandolo indignata. - io non vedo l'ora, non vedo d'avvero l'ora che voi due facciate cose divertenti in modo che io arrivi sul più bello. Voglio veramente farlo, con tutta me stessa. Mark, andiamo, non abbiamo niente da dire a questi due, scusali- disse prendendogli la mano e tirandolo dietro di se.
-Ang Ang aspetta un attimo- disse Lucifer mettendosi davanti a lei.
-ma chi è? è tuo padre?- chiese il ragazzo. -signore giuro che non facciamo nulla di che, solo-
-ehi ehi. shh. non è mio padre. un attimo e ce ne andiamo- disse Angel guardandolo e poi tornò a guardare Lucifer scocciata.
-ehi, arriva subito- disse Chloe facendo segno al ragazzo di andare che baciò Angel prima di allontanarsi al tavolo dove servivano da bere.
-non siete simpatici e so badare a me stessa o va bene lasciarmi da sola solo quando si scatena l'inferno?- chiese divertita.
-ahh si simpatica- dissero i due in coro.
-si. a differenza di altri qua credono veramente che io sia un angelo sapete? avete finito di rovinarmi la festa o?... so che magari il tuo istinto da chioccia a volte prende il sopravvento, o come vogliamo chiamarlo, ma detective, sono moooolto più vecchi e esperta di te-
-non puoi sparire quando ti pare e piace- disse Lucifer.
-io credo di potere. un attimo e torno a LA tranquillo- disse lei tranquillissima e ovvia.
-e un attimo quant'è? uno, due secoli?- chiese Chloe.
-all'incirca. l'esistenza può essere monotona e alquanto sgradevole se devi passarla sempre con le stesse persone, lasciatemi vivere. anche perchè da me volete solo una cosa che non avrete mai, quindi, sapete che vi dico? sposatevi, fate quello che dovete fare, e poi tu seguila nella città d'argento se ti fanno entrare. verrò a trovarvi se mai ne sentirò il bisogno. ciao- disse girando i tacchi e Lucifer la prese per un braccio facendola girare verso di se: -Ang; non ti costa niente dirlo-
-ormai state vivendo nella vostra bella bolla d'amore no? e non ne ho voglia, non cambierebbe niente; oppure si. chi lo sa- disse facendo un mezzo ghigno. -ah già, io lo so. posso tornare da Mark?-
-dov'è l'anello?- chiese Lucifer.
-che anello?- chiese Angel.
-quello che se finisce nelle mani sbagliate fa un casinò quello che poi, sai- disse mimando l'esplosione con le mani.
-ahhh certo. si l'anello- disse prendendolo dal reggiseno, prese la mano di Lucifer con quella libera e glielo mise in mano. -dato che sono un angioletto cattivo, meglio se lo tieni tu. così non hai più scuse per venirmi a cercare! se volevate qualcosa da me, dovevate pensarci prima e avere fiducia, ma la tortura e i pedinamenti a quanto pare vi piacciono di più- disse andandosene prima di appoggiarsi alle ginocchia mentre Lucifer la guardava, e lei tornò indietro con una mano sul petto. -okay meglio se lo tengo- disse riprendendoselo. Senza, stava male, è tempo cinque secondi dentro iniziava a "prendere fuoco" fino a, "esplodere" se non riusciva a controllare la cosa.
-un biglietto? questa sta fuori di testa- disse Lucifer prendendo il post it che la sorella aveva messo in mano. -Michael e papà non erano veramente Michael e papà. vivi e lascia vivere-
-che, che vuol dire?- chiese Chloe.
-bella domanda... ci sono però, certuni sia "giù" che "su" che possono prendere le sembianze di chi vogliono anche se per poco tempo. e con papà poteva aver mandato il suo braccio destro al suo posto nel "tenete"-
-... certo-
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Lucifer- L'angelo dimenticato
ФэнтезиLucifer è tornato alla sua vita degli ultimi anni a Los Angeles, da oltre un anno. Le cose sono tornate più o meno come prima, ma qualcuno sta per sconvolgere "l'equilibrio" (che con Lucifer non c'è mai, ma ci provano e tutto è come quando lui e Chl...