-ehi! Ame!- gridò Angel rincorrendo Amenadiel mentre spingeva il passeggino con il figlio su una stradina vicino al mare.
amenadiel si girò vedendo la sorella, e si fermò. -come mi hai trovato?-
-non mi sono tornati i poteri Ame. fai sempre questo giro con il mocciosetto-
-che ti serve?- chiese Amenadiel proseguendo la camminata. Angel iniziò a camminargli accanto.
-Lu ti ha chiamato?-
-no. mi ha lasciato un messaggio ma pensavo di passare da lui tra poco... che succede?-
-ti farò un riassunto. La mamma si è fatta un figlio che dimostra boh. vent'anni tipo, come me. stessi capelli, stessi occhi. e credo anche stesso dono. se mai mi tornerà... ecco. e. vogliono farmi fuori. quindi mentre aspetto la mia morte mi è stato consigliato di cambiare, e ho scelto te!-
-perchè la mamma vuole farti fuori?!-
-non lo so ancora di preciso. ma oltre al fatto che non si fida di me e ha paura credo che non si aspettasse la mia presenza. secondo me ha in mente qualcosa...-
-e, hai scelto me per cosa?!- chiese fermandosi.
-continua a camminare fratello... beh a te non ti vuole uccidere nessuno. e per il tempo che mi rimane potrei provare a essere qualcun'altro. dovresti sentirti onorato! sei onorato?-
-no...-
-bene! da oggi sarò Amenadiella... servirà un cambio d'abito... quando lo butti il moccioso?- chiese guardando nel passeggino mentre Charlie rideva guardando un cagnolino.
-non lo butto via! che vuol dire?-
-oh cavolo piccolo. mi spiace. potevi prendere un pò da me? sei un pò sciattino...- disse Angel conversando con il nipote.
-vuoi prenderlo in braccio?-
angel sollevò lo sguardo guardando il fratello.
-dai. prendilo- accostò e slegò Charlie dalla cintura con cui faceva in modo che non si ribaltasse fuori dal passeggino. prese il figlio in braccio, e lo passò ad Angel che titubante lo prese tra le braccia. Lo guardò qualche istante non sorridendo, ma neanche schifata o arrabbiata. Poi il bambino prese il viso di Angel tra le manine, giocando con le ciocche dei capelli e lei sorrise per poi ridarlo veloce al fratello.
-avevi proprio paura che lo uccidessi eh...- Amenadiel non rispose e continuarono a camminare.
Poco dopo Angel andò in centrale. Lucifer e Chloe erano lì e avevano appena finito una lunga parlata con il tenente.
-salve creature!- disse Angel avvicinandosi alla scrivania di Chloe dove c'era lei con Lucifer e Dan.
-come vanno le cose?- chiese la ragazzina guardando Dan e Lucifer. e nel frattempo sorrideva.
-bene. bene. scusa ma ho da trovare un uomo. scusa- disse Dan accarezzando Angel su una spalla. fosse successo il giorno prima gli avrebbe detto di limitare il contatto fisico, ma stavolta rispose con un grande sorriso.
-che succede Angel?- chiese il fratello sospettoso.
-Amenadiella per favore. prima di morire vorrei provare a essere, meno me, sai... e quindi sarò Amenadiella. che ideona eh?!-
-ideona... si- la assecondarono in coro Lucifer e Chloe, per niente convinti.
-rey-rey? sei riuscito a trovarla?- chiese Angel.
-dovevo trovare Rey-Rey?-
-fa niente. ci penso io. come sempre- disse quasi arrabbiandosi e girandosi per uscire. poi si rese conto che Amenadiel non l'avrebbe mai detto con quel tono. si girò e sorrise. poi uscì.
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Lucifer- L'angelo dimenticato
FantasíaLucifer è tornato alla sua vita degli ultimi anni a Los Angeles, da oltre un anno. Le cose sono tornate più o meno come prima, ma qualcuno sta per sconvolgere "l'equilibrio" (che con Lucifer non c'è mai, ma ci provano e tutto è come quando lui e Chl...