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Amenadiel e Lucifer tornarono nell'attico un'ora dopo. Amenadiel andò ad accendere le luci che avevano spento prima di uscire, e Lucifer andò dalla sorella che li stava guardando. Aveva iniziato a sudare di più, sempre a causa dell'intruglio che la indeboliva, a quanto pare per molto tempo dato le piccole dimensioni della "creatura". Le labbra erano più secche di quando erano andati via e i capelli lisci che prima erano bagnati per le secchiate d'acqua erano solo umidi.

‹‹non mi metto a guardare le gente tutto il giorno perché mi fido e tutto il resto, e poi mi ritrovo così... minchia. Dite al vostro vecchio che fidarsi non è poi così bello e semplice... che mi raccontate di bello? Perché siete tornati solo voi due? Tu hai una casa tua Ame. Non stai a spese del tuo fratellino. Non ancora››

‹‹perché non chiudi un po' la bocca? Solo un pò›› disse Lucifer.

‹‹potete credermi? Almeno un po'?›› disse Angel la cui nebbia nella testa aveva cominciato ad infittirsi. I suoi fratelli le parlavano ma lei sentiva solo suoni otturati. I due si accorsero del fatto che lei non capisse niente, e aspettarono che si sentisse meglio prima di parlare ancora con lei.

Ci mise cinque minuti la debbia per diradarsi, e altrettanti perché tornasse a sentire i suoni normali.

‹‹comunque anche Michy ha ancora l'anello. Che carini›› disse Angel. ‹‹ah. e un'altra cosa Lucifer. Com'è da quando Dan non ti odia più grazie a me?››

‹‹mi ha portato un caffe. Allungato con il wishy...››

Lei annuì.

‹‹non vi fidate vero?››

‹‹ho appena chiamato per farmi portare una bella stanza tutta per te›› disse Lucifer soddisfatto.

‹‹come volete veramente. Se non volete sentirmi la chiudo qui.›› disse stanca e esasperata Angel.

‹‹che hai?›› chiese Amenadiel vedendo che la sorella non parlava più.

‹‹sono stanca Amenadiel›› disse chiudendo gli occhi, ma la voce non era fiacca. Normale. ‹‹dovevo starmene per i fatti miei e lasciarvi credere che fossi morta››

‹‹sarebbe stato meglio per tutti›› dissero i due fratelli.

‹‹si appunto... ma tanto c'era la profezia no?›› disse quasi ridendo stavolta. ‹‹qualcosa l'avrei combinato. Perché tanto io sono la piccola sorellina pazza che ha fatto quello he voleva per millenni giusto?››

‹‹giusto.›› rispose Lucifer.

Angel non disse più niente. Aveva aperto gli occhi, ma non voleva più dire niente, e in più si sentiva il deserto del Sahara in bocca e in quella situazione parlare non era molto facile.

Dopo qualche minuto Lucifer disse: ‹‹dato che quando c'era Remi hai sostenuto di sapere perché papà ha deciso di far nascere Chloe. Perché non ci illumini?››

‹‹bah ma direi un sacco di balle fratello. Come potrei dire qualcosa? Magari sarà vero. Magari no. Chi lo sa››
Lucifer sbuffò stufo del comportamento della sorella.

‹‹sapete che in fondo, anche se fate i coglioni con me vi voglio bene...››

‹‹e a noi perché interessa?››

‹‹con tutta la roba che mi avete dato non so se il mio corpo regge. Chissà. Magari avrete quello che volevate. Papà è a casina adesso›› rispose sollevando le sopracciglia. ‹‹volevo dirvelo in caso non vi avrei rivisti più››

‹‹Amenadiel vieni con me un attimo›› disse Lucifer, e andarono a parlare in camera da letto.

Angel passò dieci minuti da sola. Ma anche se i fratelli fossero stati nella stessa stanza non avrebbe fatto differenza per lei. Si sentiva la testa estremamente pesante, e sudava anche più di prima se possibile. Non aveva mai sudato prima d'allora, ne lei ne i suoi fratelli e sorelle. Chiuse gli occhi e cercò di far tornare la testa normale. Non poteva neanche vedere le persone talmente era debole.

Lucifer- L'angelo dimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora