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*Tutti i nostri momenti passati insieme, li ho impressi nella mia mente e nel mio cuore, non se ne andranno mai.*

Era passato agosto e anche settembre era ormai cominciato e finalmente festeggiai i miei 18 anni.
Passai il mio compleanno con la mia famiglia e con quella di Matilde, mentre il giorno seguente andai a casa di Alessia e passammo la giornata al mare.
Quando iniziò di nuovo la scuola vedersi era diventato più difficile, ma continuavo ad andare da lei il più possibile, mentendo ai miei dicendo loro che Matilde mi avrebbe aiutata con i compiti.
A casa di Alessia passavamo la maggior parte del tempo divise, lei sbrigava del lavoro da casa oppure faceva le faccende domestiche, mentre io studiavo e, quando avevo qualche difficoltà, Ale mi si avvicinava e, con pazienza e dolcezza, mi aiutava.

- Cos'hai lì dietro?!- esclamò curiosa Alessia.
- Dove?!- dissi scherzando.
- Dai! Cos'è?!- Alessia rideva, era curiosa di sapere cosa tenessi nascosto dietro alla schiena.
Sorridendo le mostrai il regalo che le avevo fatto per i nostri 4 mesi.
Era una rosa, una rosa rossa, sapevo che lei le amava.
Appena la vide fece un'espressione sorpresa ed incantata.
- Amore...non dovevi..!- mi disse guardandomi negli occhi.
Alzai le spalle e lei prese la rosa in mano.
Si avvicinò a me, i nostri nasi si toccarono e sussurrò dolcemente -Ti amo- stampandomi in tenero bacio sulle labbra.
- La conserverò!- esclamò soddisfatta ammirando la rosa.
Era il minimo che potessi fare per lei.
L'amavo così tanto...

- No Lara...non torna!- esclamò stufa dopo ore di tentativi nel cercare di risolvere uno stupido problema di matematica.
- Oh...fanculo, io rinuncio...!- sbottai alzandomi bruscamente dalla tavola e lanciando la matita che avevo in mano.
Mi affacciai alla finestra e guardai il tramonto che durante l'inverno arrivava così presto.
Sentii Alessia vicina a me, mi abbracciò da dietro e posò la sua testa sulla mia spalla.
- Ehi...- disse con un sussurro - non ti arrabbiare...- continuò.
- Non sono arrabbiata.- la corressi con un tono di voce freddo.
- Lara...guarami- a quelle parole mi voltai sbuffando e appena incrociai il suo sguardo la rabbia scomparve.
- Come fai a calmarmi...?- le chiesi perché io non trovavo una risposta.
Lei mi fece un sorrisetto furbo.
- Perché mi ami!- affermò - E come darti torto...sono fantastica- continuò scherzando.
- Scema...sai che ti aspetta adesso?- le domandai con un ghigno, lei mi guardò preoccupata, ma sempre con il sorriso.
- No, il solletico no!- scappò subito iniziando a ridere, mentre io cercavo di prenderla per tutta la casa.
Era così perfetto.
Io, Te...noi due, nient'altro...non serviva nient'altro.

- Amore che fai?!- sentii la voce di Alessia chiamarmi dal soggiorno.
- Lavo i piatti!- le risposi, subito dopo la ragazza corse verso di me.
- Oddio è un evento...devo immortalarlo!- esclamò ridendo e acciuffando la macchinetta fotografica e la videocamera.
- Non sei affatto simpatica!- la sgridai, mentre asciugavo con lo straccio un piatto.
Quest'ultimo mi scivolò dalle mani e cadde a terra frantumandosi in mille pezzettini.
- Merda..- sussurrai contemplando in disastro che avevo appena fatto, Alessia intanto rideva a crepapelle perché era riuscita a fare il video grazie alla videocamera.
- Bene...- sospirò Alessia riprendendosi dalla grassa risata che si era fatta - adesso spazza.- mi guardò con un sorrisetto -ti amo!- mi gridò andando in soggiorno.
- Io non più!- le dissi, la bugia più grande che io abbia mai detto...e lei lo sapeva bene.

1995 - Io, Te e nient'altro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora