❄︎ 1• Yueei ❄︎

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Tranquillità: la conoscete? Quel momento di pace e spensieratezza che spesso è agoniato dopo una giornata di lavoro estenuante o dopo un'impegnativa sessione di studio. Ecco, quella è una delle cose che manca se in casa tua vive Bakugou Katsuki. Purtroppo, difficilmente quel ragazzo si esprime senza urlare.

"Che cosa?! Come diamine hai fatto?!" mi urlò addosso Katsuki. Ecco, che dicevo?
"Ma che cazzo ne so io! Non conosco nessuno che avrebbe potuto raccomandarmi!" gli risposi con lo stesso tono. Kathara e Izuku ci guardavano.

Nessuno, tranne...
No.

"Non puoi esser stata ammessa alla Yuuei per referenza senza che qualcuno ti abbia raccomandata per un motivo logico!" continuò. Alzai gli occhi con uno sbuffo.
"Non so chi potrebbero essere, ma forse i tuoi genitori..." tentò Kathara. La fulminai immediatamente con lo sguardo.
"Loro per me sono morti, spero che la cosa sia reciproca" strinsi i pugni al solo ricordo, seppur sfocato, del volto di mio padre. Anche pensando al volto di mia madre mi infervorai. Lei, riguardo alle colpe in famiglia, non era minimamente da meno.
"Magari i tuoi fratelli possono averli fatti ragionare-"
"Dubito fortemente. Izu-kun, sul serio, dopo che sono scappata di casa in un momento delicato i miei fratelli secondo te mi vogliono vedere ancora?" gli chiesi ovvia, anche se al solo pensiero sentivo il cuore spezzarsi. Loro non centravano, non dovevo lasciarli soli, eppure... la paura aveva agito per conto mio.
"In ogni caso, non mi interessa molto chi mi abbia raccomandato" risposi lasciandoli -giustamente- increduli. "Sosterrò l'esame, lo supererò e farò il culo a tutti" conclusi con un ghigno perfettamente ereditato dai Bakugou. Gli altri si guardarono cercando di decifrare la mia reazione e Kacchan ancora era lievemente alterato per la facilità con la quale avevo la possibilità di entrare alla Yuuei.

 Gli altri si guardarono cercando di decifrare la mia reazione e Kacchan ancora era lievemente alterato per la facilità con la quale avevo la possibilità di entrare alla Yuuei

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Spesso penso ancora al carattere scorbutico di Katsuki. A vederlo così, ora come ora, non si direbbe mai che in realtà mi ha sempre trattata come se fossi veramente stata sua sorella. In quasi undici anni di affetto, anche se a modo suo, me ne aveva mostrato. Non pretendevo chissà quali dimostrazioni d'affetto da parte sua, ma percepivo l'impegno che ci metteva per non farmi mancare nulla a sua volta. È stato il classico fratello geloso quando ho avuto il primo  fidanzato alle medie -anche se, negli anni a seguire, capii che la gelosia non si era limitato solo al primo ragazzo-, il fratello giocherellone e l'incazzoso bacchettone -il che, effettivamente, non poteva mancare-, ma pur sempre il solito Kacchan.
Non posso negarlo: crescendo, in tutto questo tempo, avevo cominciato sul serio a considerarlo come un fratello.
Adoravo quando giocavamo ai videogiochi e mi accoccolavo a lui -anche se ha tentato più volte di farmi esplodere o di bruciarmi i capelli, dato che essendo lunghi gli erano d'intralcio- e stavamo seduti a gambe incrociate sul tappeto mentre ci sfidavamo e, anche se i miei timpani dopo tutte le sue urla ne risentono ancora, sono felice di aver passato con lui momenti simili. Una volta, ad esempio, eravamo al centro commerciale per fare shopping assieme a sua -ormai nostra- cugina, Yari, e aveva puntato i piedi perché dovevamo prendere i costumi interi per andare in vacanza, dato che altrimenti "i vostri culi flosci saranno visibili a tutti e non ho voglia di far esplodere tutta la spiaggia". Oppure, un'altra volta ancora, anche se eravamo ancora piccoli, mi aveva lasciata vincere a nascondino solo per farmi felice.
Katsuki sembra una persona egoistica, egocentrica e che tenta sempre di essere superiore a tutti, eppure tutto ciò è soltanto quello che lo compone esteriormente. Dentro è un gran coccolone, bisogna solo essere in grado di saper che tasti toccare per farlo sciogliere. Non nego di aver riscontrato io stessa un sacco di difficoltà, ma posso fieramente dire di essere riuscita nel mio intento.

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐲 | Mʏ Hᴇʀᴏ AᴄᴀᴅᴇᴍɪᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora