Mi guardai intorno in cerca di qualche guaio, qualcuno in pericolo, qualsiasi cosa... tutto sembrava normale. Certo, non il normale al quale ero abituata, ma dopo due giorni già ci avevo fatto l'abitudine.
I miei occhi incapparono in un bambino che avrà avuto sui quattro anni che piangeva per aver smarrito i genitori, così tentai di avvicinarmi per aiutarlo, ma una piuma rossa mi passò davanti al naso e arrivò al bambino prima ancora che potessi rendermene conto.
Sbuffai, non riuscendo a trattenermi.
"Non ci lascia proprio far nulla, eh?" mi mormorò Kathara per non farsi sentire dal pro-hero che si trovava accanto a noi.
Annuii sconsolata.
"Gli altri staranno facendo qualcosa di figo, mentre noi ci limitiamo a guardare Hawks che fa di tutto senza darci il tempo di reagire" risposi.
Effettivamente era vero.
Era da inizio settimana che avevamo iniziato una specie di stage con Hawks, un pro-hero che, per quanto simpatico e divertente, non ci faceva fare assolutamente nulla.
Izuku era dal vecchio insegnante di All Might, Kacchan era andato da Beast Jeanist -che alla fine aveva chiesto anche la presenza di Hikari- ed Eijirou era finito da qualche parte con Nanako. Shoto e Tsuki erano da nostro padre, da quel che ricordavo, ma ero solo dispiaciuta per loro. Insomma... penso sia capibile il mio punto di vista.Continuammo a camminare per la città e nel mentre chiacchieravo con Kathara.
“Coi vostri quirk riuscireste a volare?” domandò Hawks d’un tratto. “Uhm? No, non penso di poter volare. Insomma, non ho delle ali. Al massimo credo di potermi creare una piattaforma di ghiaccio per camminare in zone alte” dissi.
“Io divento un fantasma ma non svolazzo in giro senza un motivo. Effettivamente, non ho mai provato a volare” affermò Kathara ripensando a qualcosa.
Il biondo davanti a noi annuì e si perse a pensare a chissà cosa.
“Ma secondo te è fidanzato?” sentii qualcuno dietro di me.
“Ci risiamo” dissi sconfortata sospirando, facendo ridacchiare la ragazza al mio fianco.
“Comunque sì” disse Kathara. “Secondo me è fidanzato”.
“Tu dici che uno come Hawks ci provi veramente a fidanzarsi? Ce la vedo già la povera ragazza che ogni due settimane viene cambiata o tradita” sussurrai scrutando ancora il ragazzo.
Non che intendessi insultarlo o farlo passare per quello che non era -poteva anche essere il fidanzato più gentile e affettuoso del mondo per quel che ne sapevo-, ma era ciò che mi ispirava.
Non era tanto più grande di noi, pensavo che avesse l’età di Touya, e di sicuro era alto -sarà stato quasi dieci centimetri in più di me-. I suoi capelli biondi erano scompigliati e tirati lievemente indietro. Gli occhi dorati, invece, erano coperti da degli occhiali di colore giallognolo per la maggior parte del tempo.
Le ali rosse e maestose gli nascevano dalla schiena e facevano la loro figura. Certo, era fastidioso quando le apriva e rischiava di schiaffeggiarmi ogni volta, ma fortunatamente già al secondo tentativo avevo capito che dovevo tenermi alla larga e schivare il più possibile. Ed era la cosa più eclatante che avevo fatto in quei giorni.“Oh mio Dio ma quello è Hawks! Possiamo farci una foto?”.
Ci fermammo per l’ennesima volta per dargli tempo di stare con i fan e sbuffai lievemente.
“Voi chi siete?” domandò un bambino avvicinandosi. Non avrà avuto più di quattro anni, aveva i capelli viola sparati in aria e due grandi occhioni del medesimo colore. Teneva stretta nella mano sinistra un’action figure di Midnight.
“Aiutiamo Hawks per qualche giorno così da fare esperienza” gli risposi abbassandomi alla sua altezza.
“Quindi siete delle pro-hero anche voi?” chiese con gli occhi luccicanti d’emozione.
“Non ancora, per il momento siamo studentesse alla UA, la scuola per eroi” rispose Kathara con un sorriso.
“La UA è la famosa scuola per eroi che è andata anche in televisione per il festival sportivo!” disse emozionato. Ci scrutò ancora. “Aspetta, ma tu sei la ragazza del ghiaccio! Quella che ha combattuto contro la ragazza dai capelli bianchi e rossi!” sorrise.
Sgranai gli occhi non aspettandomelo, poi feci un lieve sorriso e annuii.
“Sono proprio io. Non pensavo che qualcuno potesse ricordarsi” ridacchiai scompigliandogli i capelli.
“Kathara, Miya, dobbiamo andare” ci richiamò Hawks.
“Arriviamo!” rispose lei. Salutammo il bambino, che se ne tornò dalla madre con un sorriso, e ritornammo dietro all’eroe alato.
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𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐲 | Mʏ Hᴇʀᴏ Aᴄᴀᴅᴇᴍɪᴀ
FanfictionDenki Kaminari x oc Miya ha appena finito il suo percorso alle scuole medie, ed è finalmente pronta per iniziare gli anni del liceo. Riesce ad entrare allo Yuuei tramite raccomandazione, anche se, essendo una semplice cittadina, si pone spesso la do...