❄︎ 6• L'ultima sfida! ❄︎

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Ci venne dato del tempo per riprenderci e prepararci per la prossima sfida. Mi arrivò una chiamata da Mirio subito dopo aver pranzato: lui, Tamaki e Nejire erano assieme e stavano guardando il Festival, complimentandosi per la mia prestazione.
Però no, io ancora non ne ero ancora soddisfatta.

“Sei proprio fredda come il ghiaccio, Miya” disse Denki che stava stravaccato su una sedia con le braccia dietro alla testa

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“Sei proprio fredda come il ghiaccio, Miya” disse Denki che stava stravaccato su una sedia con le braccia dietro alla testa.
Alzai lo sguardo che fino a quel momento avevo tenuto incollato al pavimento, cercando di immaginare il più possibile delle tecniche che mi sarebbero servite per ogni possibile sfidante, per posarlo su di lui.
"È passata di moda, Pikachu” risposi stiracchiandomi velocemente le braccia, evitando di colpire Sero che stava seduto accanto a me.
“Vado a vedere se sono usciti i nominativi delle sfide” annunciai alzandomi e lasciando la sala d’attesa, solo per scoprire poi che Sero aveva deciso di seguirmi.
“Ti accompagno, sono curioso anche io” commentò trotterellando al mio fianco.
Chiudemmo la porta alle nostre spalle e cominciammo a camminare in assoluto silenzio, anche se lo trovavo fin troppo imbarazzante. Soprattutto, dopo ciò che era successo poco prima di andare a pranzare.
Probabilmente mi aveva seguita per quello, per parlarne.

Probabilmente mi aveva seguita per quello, per parlarne

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Non mi fidavo per niente. Avevo visto Shoto approcciare Izu-kun e la cosa non mi piaceva minimamente. Ad essere onesta non avevo la più pallida idea di cosa avrebbe provato a dirgli, ma era tanto meglio supervisionare esternamente. La cosa di cui non me n’ero accorta, però, era che non ero sola.
Mi accostai al muro dove i due stavano parlando e intravidi anche Tsuki.
Non ero arrivata subito, perciò non sentii l’inizio della conversazione, ma ascoltai tutt’orecchi ciò che si stavano dicendo in quell'istante.
“Nostro padre è Endeavor, ma penso che questo qualcuno te lo abbia già detto” iniziò Shoto lanciando un’occhiata nella mia direzione, cosa che mi fece intuire di essere stata scoperta. Non mi feci problemi: uscii fuori dal mio nascondiglio e mi avvicinai a Izuku, non evitandomi un’occhiata ai miei fratelli.
“L’eroe che è sempre stato al numero due. Se dentro di te c’è qualcosa del numero uno, allora… sarà una motivazione in più per batterti” indicò sé stesso e Tsuki. Alzai gli occhi al cielo, meritandomi così un’occhiataccia.
“Nostro padre è un uomo che, semplicemente, non accetta la sconfitta. Si è impegnato al massimo per venire riconosciuto come grande eroe… il suo carattere, semplicemente, non gli consente di accettare di essere secondo alla leggenda vivente, All Might. Visto che lui non era in grado di superarlo… pensò ad un piano di riserva” continuò Shoto.
“Di che stai parlando Todoroki-kun? Cos’hai intenzione di dirmi?” chiese confuso Izuku.
“Esattamente ciò che vi ho detto. Forse, ho tralasciato solo il fatto del matrimonio combinato. Sono chiamati ‘Matrimoni per Specialità’, credo tu ne abbia già sentito parlare. Ad ogni modo, altri non sono che matrimoni combinati per far ereditare le specialità ai figli. Quel bastardo alla fine si avvicinò i parenti di nostra madre, così da ottenere la sua specialità. Siamo stati messi al mondo semplicemente per renderci degli eroi in grado di superare All Might, esattamente come i nostri fratelli prima di noi. Già sai cos’è successo con loro, ma niente lo avrebbe fermato nel realizzare le sue ambizioni. Sempre come già vi ho raccontano, nostra madre piangeva e basta, fino alla sera in cui arrivò al limite e gettò a loro due l’acqua addosso, mentre io sono scappata” mi intromisi e cominciai a spiegare.
“Hai detto bene. Sei scappata da esatta codarda quale sei” commentò Tsuki. Finsi di non sentire l’estremo dolore al cuore, ma allo stesso tempo però la rabbia prese il sopravvento.
“Come se ti fossi dimenticata che ho cercato di aiutarvi! Il fatto che io non abbia ricevuto lo stesso trattamento perché ho avuto il riflesso di fuggire non mi definisce una codarda!” esclamai.
“Ciò che ti definisce codarda è il fatto che tu non sia più tornata, Miya!”
“Certo, così magari da finire come Touya?!” quasi urlai. “Io e lui siamo stati quelli che si sono battuti di più per aiutare voi due! Per quanto io, di Touya, non sapessi niente fino a poco tempo fa, inconsciamente non tornando mi sono salvata la vita! Quindi scusami se sono stata egoista per una volta in vita mia!” stavolta non mi trattenni dall’urlare, incurante di poter passare come la vittima della situazione.
Guardai i miei fratelli sgranare gli occhi, a Tsuki si lucidarono e pure i miei non erano da meno.
Me ne andai a passo svelto esattamente da dove ero entrata, sbattendo contro Sero Hanta, un mio compagno di classe, che aveva palesemente ascoltato la conversazione, dato che aveva le orecchie rosse forse per esser stato scoperto.
“Scusami, sono di fretta” lo liquidai con voce rotta, andando via quasi correndo.

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐲 | Mʏ Hᴇʀᴏ AᴄᴀᴅᴇᴍɪᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora