❄︎ 5• Il Festival Sportivo ❄︎

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Dopo la lotta che avevamo intrapreso durante quello che sarebbe dovuto essere il nostro semplice allenamento alla USJ avevamo avuto circa un paio di giorni per poterci riprendere e, per i feriti, di potersi rimettere in sesto.

Questi giorni li avevo passati in completa compagnia di Katsuki e di Kirishima, un nostro compagno di classe, nonché praticamente l’unico con cui Katsuki riuscisse ad andare minimamente d’accordo.
Stavo beatamente stesa sul divano cercando un programma interessante alla televisione mentre mio fratello stava di sopra a farsi i beneamati cavoli suoi, finché non suonarono.
“Vai tu, scema!” mi urlò da sopra. “Dev’essere Capelli di merda”.
“Sii più gentile, Katsuki!” gli risposi di rimando alzandomi dalla mia comoda e amata posizione trovata pochi minuti prima.
“Ti faccio esplodere!”
“Ti voglio bene anche io!” gli urlai aprendo la porta.
Davanti trovai Eijirou col suo solito sorriso contagioso, infatti sorrisi anche io, per poi salutarlo.
“Giorno Kiri-kun” dissi levandomi per farlo entrare.
Lui si fece avanti quasi subito ricambiando il saluto.
“Ehy Miya-chan! Come va?”
“Non c’è male dai. Katsuki scendi che è arrivato Eijirou-kun!” esclamai richiudendo la porta e cercando sul tavolino un qualche elastico per legare i capelli.
“Ehi Bakubro!”
“Ti ho detto un milione di volte di non chiamarmi così, Capelli di merda” lo rimproverò Katsuki, venendo però tradito dal sorrisetto che gli si formò sul viso.

Feci per lasciarli alle loro attività e, magari, chiamare Yari, ma non feci in tempo nemmeno a buttarmi sul divano che il mio strepitoso salto venne interrotto dalle braccia di Eijirou, che mi fece rimanere in piedi – ma non gli venne risparmiata l’occhiata di fuoco di Katsuki -.
“Mh? Che fai Eiji-kun?” domandai contrariata dal fatto che non potessi godermi la giornata senza sforzo.
“Ti allenerai con noi balena” affermò mio fratello ottenendo uno schiaffo sul collo in tutta risposta. Successivamente balzai via per evitare la scintilla che aveva creato e corsi di sopra per cambiarmi.
Il nostro allenamento consistette in un giro in corsa e qualche esercizio in un parco vuoto. Lo stesso dove mi trovarono lui e Izuku.

Il giorno successivo passò in fretta a sua volta. Eijirou si fermò a dormire da noi e ci svegliammo tutti e tre sul tappeto di camera di Katsuki, dato che ci eravamo addormentati verso le quattro giocando ai videogiochi.
Evitammo l’allenamento per riprendere la nostra sfida e più tardi andai a studiare per il test che avremmo avuto con Present Mic.

Quando fu momento di rientrare in classe, io, Katsuki, Yari, Eijirou e i gemelli Midoriya ci incamminammo tutti assieme.
Come ormai di abitudine, appena entrammo in classe mi limitai a dare un’occhiata fugace e da lontano a Tsuki e Shoto, che stavano rispettivamente con Mina Ashido e Iida, sospirai interiormente e poi mi sedetti al mio banco, dove, come di routine, mi aspettava un certo biondino col perenne sorriso sul volto.
“Miya, ti vedo bene” mi disse in saluto con un occhiolino.
“Grazie, presumo” risposi lasciando la borsa al lato del banco.
“Buongiorno Kathara” continuò salutando la ragazza dai capelli verdi.
“Va a cagare” rispose lei ridendo.
“Ancora con questa storia? È un modo bizzarro per salutare gli amici” rise lui mentre la ragazza gli scompigliava i capelli.
“Son d'accordo con Pikachu, è un modo decisamente bizzarro per salutare” affermai abbastanza confusa. Esattamente, quando avevano avuto l’occasione di diventare così amici?

Rientrò il professor Aizawa dopo la sua breve convalescenza, bendato dalla testa ai piedi, seguito da Sayuri, che sembrava stesse divinamente. Infatti, aveva un gran sorriso caloroso rivolto a tutti noi.
In breve parlammo solamente di un evento che si sarebbe svolto nei giorni seguenti, ovvero il festival sportivo. Il festival altri non era che una sorta di competizioni a classi, dove tutte le sezioni del primo anno erano contro, quelle del secondo anche e quelle del terzo pure.
Insomma, uno scontro ad anni dove vi erano sfide concepite appositamente per farci usare i nostri quirk.

𝐓𝐡𝐞 𝐃𝐚𝐲 | Mʏ Hᴇʀᴏ AᴄᴀᴅᴇᴍɪᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora