Io sono Martina. Meglio conosciuta come Tini. Ma voi chiamatemi come volete,non fa differenza,dato che nessuno usa questi nomi con me. Mi chiamano tutti per cognome,Stoessel. Non so perché abbiano questa mania,sottolineo pure la mia famiglia,ma ormai ci sono abituata anche se non mi è mai piaciuto. Vivo in America, a New York; come avrete notato dal cognome non sono Americana,ma Argentina. Ci siamo trasferiti a New York perché mio padre ha trovato lavoro fisso in un'agenzia immobiliare di cui io non capisco NIENTE. E quando dico niente faccio sul serio, non so neanche il significato di immobiliare. Anche per questo non sono ben accetta a scuola. Litigo in continuazione con i professori, e sono loro non io! Esattamente 4 maschi e 2 femmine. Uno peggio dell'altro. La mia preferita è la Signorina Ashton, è veramente dolce con gli alunni,anche se a volte litigo pure con lei,non chiedete perchè,neanche io lo so. E colui che odio è il Signor Bruton. Si,Bruton. So che state ridendo. Comunque,lui è il più spietato,minaccioso e prepotente professore di tutta la scuola. Mi odia. Mi ha bocciato 2 volte! Ed era l'unica insufficienza,bastardo. Con lui litigo almeno 288429284829304038 volte al mese. Oh,non voglio dirvi all'anno.
Pure i miei compagni mi odiano,ogni giorno mi prendono in giro e mi fanno scherzi. Cerco di resistere ai pianti ma non posso. È una cosa orribile. Nonostante ciò riesco comunque a rialzarmi,e non solo a dargliela vinta. Okay. Questa sono io. Avrete notato che amo i poemi.
È ora di cena. E non ho fame. Però devo mangiare,sennò mia madre rompe le scatole e non finisce più. Strano però che non mi abbia chiamata.
Quando sono scesa al piano inferiore non c'era nessuno. Il tavolo nudo,e le luci spente. Si intravedeva il salotto attraverso la luce della mia stanza.
"Ma cosa.." Riuscii solo a sibilare.
Le luci si accesero improvvisamente.
"Mamma?" Chiamai.
Nessuno rispose.
"Chi è?" Dissi col battito a mille.
Niente.
Il telefono squillò.
Adesso iniziai a preoccuparmi. Alzai lentamente la cornetta. Era mia madre. In quel momento amavo la sua voce.
"Pronto tesoro?" Mi chiamo.
"Mamma! Ma dove sei?! Perché non mi hai detto niente?!"
"Scusami piccola. Tuo fratello Francisco non si sente bene. In frigo c'è della zuppa,scaldala se vuoi. Noi torniamo tra qualche ora,sei in grado di stare da sola?" Disse in fretta.
"Non lo so,mamma io.."
"Dobbiamo andare,tocca a noi. Ciao tesoro" attaccò.
Perfetto. Odio la zuppa. E fino a 2 minuti fa le luci si accesero da sole. Uffa.
Quando mi girai vidi sul tavolo un foglietto con scritto "La luce è la tua risposta."
Cos'è?! Una caccia al tesoro? E poi che luce? Spero sia uno scherzo di qualche idiota della mia classe.
Dopo mi accorsi che non lo era.
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Questo è il primo capitolo,lasciate un voto e un commento se volete💕
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Angel || Martina Stoessel
FantasyNon so come sia successo. Nè dove. Nè quando. E soprattutto perché. Non ricordo niente. Eppure hanno scelto me e ciò ha cambiato il mio destino. Io non so se essere felice o triste. Non lo sapevo,non provavo niente. Ma pian piano l'ho scoperto grazi...