Ma io chi sono davvero?

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"Cosa dovrei sapere?" Dissi alzando un sopracciglio.
"Ah. Non lo sai. Scusami,ma non posso dirti nulla,dovrai scoprirlo da sola. Se te lo dico,mi puniranno."
Aspetta aspetta aspetta. Da Dottor House siamo passati ad un film horror? Per curiosità,eh.
"No ora tu mi dici ciò che devo sapere o mi incazzo."
Non fece tempo a rispondere che la campanella di inizio lezione suonò.
L'unica volta che ho odiato una campanella.
Lui alzò le spalle come per dire "ops,ormai" e se ne corse via.
Evapora tesoro.
Entrai anche io,ma non lo vidi. Così lasciai perdere a più tardi e mi concentrai sul trovare la mia aula.
Chiesi indicazioni sulla 2B a circa 10293818 persone (dato che era il primo giorno di scuola e le aule si erano spostate) anche su Marte,sicuramente gli alieni sanno orientarsi meglio di me.
Finalmente trovai la classe;il professore e gli alunni erano già seduti a parlare. Ma che bello, sgridata il primo giorno di scuola.
"Stoessel c'era da aspettarselo." Disse ironico il professore, ma allo stesso tempo molto serio.
"Non è colpa mia se hanno spostato le aule." Dissi mentre mi tolsi il cappello e il giubbotto che appoggiai alla sedia.
"Lo abbiamo fatto per facilitare il passo della tua compagna Myriam che ha una gamba fratturata,smetta di parlare a vanvera."
"Non sto parlando a vanvera,lei sarà pure più facilitata ma per prima cosa ha complicato l'orientamento degli alunni abituati alle classi precedenti,e secondo Myriam può benissimo fare due passi in più perché dovrà prima o poi abituarsi a camminare per bene!" Avanzai tutto d'un fiato. Gli occhi del professore sembravano infuocati. Hehe,ve lo avevo detto che Topo Gigio ed io non andiamo d'accordo;proprio per niente.
"Chieda subito scusa Myriam e a me,maleducata."
"Ma anche no." Dissi ridendo. "Non ne ho motivo."
Sentii la pressione degli occhi dei miei compagni su di me,ma non mollai,soprattutto con Topo Gigio.
La mia mossa (aggiungo stupida ma coraggiosa,ho rischiato tanto,siate comprensivi thanks) portò il professore ad afferrarmi violentemente per una mano e portarmi fuori a parlare.
Parlare.
È una brutta cosa con un tipo così.
Perché è solo lui a parlare e non puoi manco respirare.
Non mi era mai successo di andare fuori con lui,lo avevo solo sentito dire.
Usciti sull'orlo della porta,la chiuse e controllò che non ci fosse nessuno nei paraggi.
"Adesso ascoltami bene." Disse rabbioso.
Mamma mia,anche te calmate.
"La devi smettere di fare l'adulta perché non lo sei,okay? Sei soltanto ridicola."
Pff,guardati tu. Ma continuai a stare zitta.
"Non provocarmi." Mi fulminò.
Spero che tu adesso ti scusi come l'altro. No perché sei inquietante.
Abbassai lo sguardo.
"Guardami. Sto dicendo sul serio,io so chi sei,troppo bene,non soltanto come alunna. Ma tu non sai chi sono,ed è bene per te che resti così. Tienilo a mente,non sono ciò che credi."
Con queste parole finì e mi lasciò li fuori a riflettere un minuto.
Ah. Era scontato che tutti sanno chi sono,i'm fabulous!(o come si scrive.).
Apparte gli scherzi. Non mi piace questa storia,e non starò con le mani in mano a farmi minacciare o tenere sulle spine da chiunque. Devo scoprire una volta per tutte cosa devo sapere. Adesso.

Angel || Martina StoesselDove le storie prendono vita. Scoprilo ora