•Capitolo 32•
#Hermione#
Appena arrivammo, presi le mie valigie, salutai Pansy e Blaise con un abbraccio, Draco con un bacio sulla guancia e Theo con un cenno della mano.
Posai le mie cose in dormitorio, e poi presi dal baule: un maglione/top nero, a maniche lunghe. Un paio di jeans lunghi, grigi, strappati sulle ginocchia. Una cintura Gucci, sottile, nera. E delle Converse nere, basse.
Come trucco, invece misi: un po' di correttore, per coprire delle piccole occhiaie. Un ombretto marroncino sfumato. Una linea, ne troppo spessa ne troppo sottile, di ilyner. Del mascara, per far risaltare le ciglia. E per finire un rossetto opaco.
Come tocco finale, misi un profumo di marca.
Uscii dalla mia stanza da prefetto Grifondoro. Camminavo con passo elegante e testa alta. Sentendo parecchi sguardi sul di me. Ma non ne feci un peso.
Mi diressi verso l'ufficio di Piton.
Prima che vi potessi arrivare, dei rumori in un'aula in disuso, mi fecero incuriosire.La porta era socchiusa, si sentivano solo delle voci, una maschile e una femminile.
Aprii la porta. Non l'avessi mai fatto. Ron e Lavanda, semi nudi, impegnati a baciarsi.
Feci un colpo di tosse, e subito si staccarono.
- Hermio- - venne zittito da un mio gesto della mano.
- Bene, bene, bene. Chi abbiamo qui? Ron-Ron e Lav-Lav, ci vuole una punizione adeguata, per aver infranto le regole. Potrei portarvi da un professore, ma decido soltanto di togliere 100 punti a testa - dissi, con una voce talmente fredda da fare venire i brividi.
- 200 punti?! Hermione! Ma così saremo in svantaggio! - disse Weasel.
- Senti Weasley a me non importa dello svantaggio o meno, ringrazia solo di non avervi portato da un professore, sai stavo giusto andando da Piton, volete venire, oppure vi bastano 200 punti in meno? - dissi.
- Perché mi chiami per cognome ora? - chiese il rosso.Non risposi, semplicemente ricominciai ad incamminarmi verso l'ufficio del professore di Pozioni.
Appena davanti alla porta di quest'ultimo, bussai. Non rispose nessuno, c'era solo uno strano silenzio, quasi sinistro. Bussai di nuovo. Come risposta ricevetti solo il silenzio.
Aprii la porta, che scricchiolò, ed entrai. Mi guardai in giro, Er tutto al suo posto, tranne un foglio di pergamena con scritto sopra, solo:
"Stanza delle necessità".
Mi affrettai ad uscire dall'ufficio, ed iniziai a correre verso il settimo piano.
Appena arrivata davanti alla statua di Barnaba il babbeo bastonato dai Troll, passai tre volte davanti al muro, e comparì una porta, la aprii e vi entrai.
La stanza era come un angolo della classe di pozioni:
- Finalmente, pensavo non saresti venuta - disse Severus, uscendo da un angolo buio, facendomi solbazare, e così portai una mano al cuore, mentre lui rideva per la mia relazione.
- Non fa ridere! Mi hai fatto prendere uno spavento! - esclamai io.Poi però lo abbracciai e iniziai a singhiozzare.
Lui mi alzò la faccia e mi asciugò le lacrime, che continuavano a scendere, imperterrite.
- Hey, cos'è successo? -.
- E-e che...d-de-vo f-fa-rlo...- dissi io.
- Pensaci - rispose calmo lui.
- No, io devo farlo! - mi asciugai le lacrime.
Mi prese le spalle, e mi scuotè un po'.
- Hermione, pensaci, sei forte, puoi farcela - disse.
- Io lo so che posso farcela, ma devo farlo, per lui -.
- Sei sicura di volerlo fare, cancellargli la memoria? - chiese.
- Devo farlo, per Draco, per il suo bene-.
- Il suo bene, ed il tuo male - disse.Volevo e dovevo farlo, per il suo bene, anche se io sarei stata male, volevo che lui fosse felice.
Perché dovevo cancellargli la memoria? Non lo so, erano ordini di mio padre, però ora avrebbe ricominciato ad insultarmi.
Mi ero decisa, se volevo essere la migliore, dovevo farlo.
Salutai Sev, e andai in sala grande, per la cena.
Ciao persone, scusate per lo schifo di capitolo... è corto lo so! Ma non sapevo come allungare la cosa!
Eh nulla...ciau! 💚
La vostra pazza autrice shippatrice della Dramione -FOREVER-:
~_ermione_malfoy_ ♡!
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Fuoco e Benzina ❤️🔥||•Dramione•||
RomanceSe l'affascinante Draco Malfoy, è innamorato di una mezzosangue, cosa succederebbe ? Una storia d'amore che non viene compresa, ma non da tutti. Cominciò tutto da una stretta di mano, o meglio dire...uno scambio di sguardi...