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È passata una settimana dalla tranquilla giornata in spiaggia una settimana abbastanza intensa e stancante.

Avice dice che devo solo farci l'abitudine, invece mi sento come se fosse intrappolata in casa e sorvegliata costantemente.

Chiunque penserebbe che sorvegliare due piccoli bambini non è difficile e tanto meno stancante, ma ho constatato che lo è eccome.

Negli ultimi 7 giorni appena arrivavo a casa dei signori Downey, naturalmente a piedi, trovavo Susan che girava per casa cercando qualcosa. Quando finalmente andavano via portando con loro l'ansia mattutina mi toccava inventare una sfida da dare a Exton appena sveglio, cosa che molto presto iniziò a pretendere sua sorella, anche se non penso abbia capito realmente cosa voglia dire.

Nel pomeriggio i bambini si calmavano e solitamente nel momento esatto in cui riposavano sul divano Susan chiamava per sapere se c'erano problemi. Da quando le mie parole erano più o meno sempre "no tranquilla, è tutto ok" capì che i bambini si erano ambientati bene e negli ultimi giorni non chiamò.

La sera, poi, quando tornavano, era sempre la stessa routine. Susan notava quanto fuori fosse buio e proponeva a Robert di accompagnarmi. Quest'ultimo, stupendomi, lo fece ogni sera e stranamente tornai a casa ogni volta viva, se non fosse per le volte in cui prima di scendere dalla macchina lo salutavo ma non ricevevo in cambio nulla.

Mi veniva una gran rabbia a notare il suo comportamento da idiota, poi capendo che non c'era altro modo per poter ricevere anche una sola parola in cambio, smisi semplicemente di comportarmi da persona educata.

E Avice, Avice è stata l'unica gioia di questi giorni. Per il poco tempo a disposizione ci siamo viste davvero poco ma tutte le sere ad aspettarci c'era sempre la sala cinema, dopo aver capito come funzionava.

Ieri abbiamo passato la mattinata in spiaggia e il pomeriggio ci siamo sbizzarrite di nuovo a far shopping tra quelle vie lussuose della città. Aveva assunto un comportamento a dir poco strano da quando eravamo uscite di casa.

Era sempre distratta, come se mentre le parlavo pensasse ad altro e a fine giornata, finalmente si liberò di qualcosa che a suo parere era un 'peso'.

Aveva trovato finalmente un lavoro e non voleva dirmelo perchè pensava che a me avrebbe dato fastidio. Inizialmanete risi un po' per il suo pensiero bizzarro, quando poi capii che lo aveva pensato davvero la rassicurai dicendole che ero più che felice per lei.

Certo, un incarico in un babyparking non è di certo qualcosa per cui saltare sulle stelle ma è comunque un ottimo inizio per chi si è trasferito da poco in una nuova città.

Tutto sommato, non ci sono molte differenze a questo punto tra il mio lavoro e quello di Avice, l'unica differenza è che lei ha colleghe con cui aiutarsi a vicenda mentre io devo occuparmi da sola dei due bambini.

Inizialmente sembravano davvero due teneri fanciulli, poi hanno tirato fuori entrambi il caratterino e ho scoperto che quando vogliono sanno far impazzire per via delle urla e le corse in casa.

Ma con loro mi trovo davvero bene. È normale siano così vivaci, è nel loro indole da bambini divertirsi e scatenarsi.

Hanno oramai insturato con me un rapporto bellissimo, a parte la sfida che vogliono ogni mattina, credo che il piccolo Exton si sia innamorato di me. Per quanto mi imbarazza sentirlo farmi complimenti di continuo, anche avanti ai genitori, mi diverte vederlo mentre cerca di comportarsi da uomo per avere la mia ammirazione.

Invece la piccola Avri è un tesoro di bambina, è sempre gentile e sorridente, ma diventa un belva se mi distraggo mentre giochiamo con Lola e Mimi, le sue bambole.

A Beautiful Disaster - Robert Downey Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora