Mi sistemo il top a monospalla prima di poggiare il dito sul pulsante del citofono e iniziare il secondo giorno di lavoro in questa casa.
Sono a Los Angeles da quasi due settimane eppure sembra ieri il giorno in cui Mathias mi ha chiamata per darmi la buona notizia.
Proprio ieri sera in effetti, tornata a casa l'ho chiamato. Gli ho chiesto di impacchettare tutto ciò che avevo in casa e di spedirmelo qui. Dai vestiti che avevo lasciato alle scarpe, alcuni pezzi di arredamento, le fotografie appese alla parete della mia camera e i piccoli quadri che tenevo in giro per la casa. E, cosa folle ma importante, gli ho chiesto di mandarmi tutti i dvd, cd e libri che avevo nel grande mobile.
Si è anche offerto di tenere lui i miei libri scolastici perché sarebbe stato sconveniente averli qui essendo che non mi sarebbero serviti. Così gli ho fatto una lista abbastanza complessa di quali libri avrebbe dovuto tenere e qua mandare a me.
Nonostante io l'abbia chiamato in serata e ad Ohio era davvero molto tardi per via del fuso orario, ha comunque ascoltato con cura tutto ciò che gli dicevo. Poi siamo passati dalla chiamata alla videochiamata e si è unita a me Avice.
Il momento più bello è stato in assoluto vedere Mathias che dormiva tranquillamente. Già, ha poggiato il telefono sul suo comodino e si è coricato dicendo di non addormentarsi, ma che voleva comunque stare a riposo con il suo corpo. E mentre Avice raccontava di come si è divertita a girare per Hollywood, la faccia del nostro amico ha assunto un'espressione diversa, addormentata.
Non è mancata l'occasione per fare screen e dopo circa 10 minuti passati a ridere guardandolo dormire, abbiamo deciso di chiudere la chiamata perché era tardi anche per noi.
E così questa mattina mi sono svegliata con meno voglia, ma sono comunque qui ad attraversare il cortile dopo che il cancello si è aperto. Percorro il solito tragitto e trovo la porta di casa già aperta.
«Rob, non trovo il fascicolo con tutte le carte, oddio e ora dove ho messo la collana?» La voce preoccupata di Susan a prima mattina mi fa capire quanto ci tiene al suo lavoro e quanto le piace essere precisa e ordinata.
«Buongiorno» entro in casa e subito dopo un rumore di tacchi si avvicina.
Mi avvicino al salone e mi trovo davanti Susan vestita elegantemente mentre chiude un orecchino. «Ciao Matilde, perdonami ma siamo in ritardo. I bambini ancora dormono. Noi abbiamo già fatto colazione, la lavastoviglie è rotta e non ho fatto in tempo a lavare tutto. Se riesci mi fai un favore grande- inizia a camminare verso la cucina e così la seguo -ah, ho messo la lavatrice con tutti i vestiti bianchi dei bambini, tra un po' dovrebbe finire- Robert spunta dalla porta del corridoio che porta alle stanze e viene verso di noi mentre chiude i bottoncini della manica della giacca –il resto è ok. Ora ricordo, il fascicolo è sul letto. Ma poi l'ho portato in cucina...» continua a disperarsi facendomi confondere con tutto quello che sta dicendo.
«Stia tranquilla, mi occupo di tutto io.» Si gira subito verso di me e mi sorride, anche se rimane comunque agitata. Poi Robert si avvicina e va dietro Susan poggiando delicatamente sul suo collo un collana rosa di perle grandi che si abbina perfettamente con il suo taileur elegante color panna.
«Il fascicolo ce l'ho io, ora calma e andiamo altrimenti facciamo tardi davvero!» La scena che ho avanti mi fa stringere il cuore.
Finalmente Susan si calma e si gira verso suo marito che l'ha affiancata. Sorride e viene ricambiata. Se potessi scattare una fotografia alla coppia adesso verrebbe il vero ritratto dell'amore.
«Va bene, vengo subito, inizia ad andare in macchina.» Susan si allontana e va verso le camere e Robert invece la guarda per poi muoversi ed andare a testa alta verso la solita e piccola porta che si affaccia sul giardino.
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A Beautiful Disaster - Robert Downey Jr.
RomanceCi sono momenti nella vita in cui tutto va alla grande. Nessun problema da affrontare, nessuna delusione, nessun dramma morale. E ci sono momenti ancora più piccoli che rovinano l'esistenza. Matilde è una ragazza dal passato in fiamme ma con la cert...