❥Brotherhood.

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𝐵ʀᴏᴛʜᴇʀʜᴏᴏᴅ

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𝐵ʀᴏᴛʜᴇʀʜᴏᴏᴅ









«Trovo questo colore perfetto per il merchandising del nuovo prototipo, secondo le mie ricerche potremmo anche azzardar-»

«Ehm, Signorina Min?»

«Azzardare con queste tipologie di grafiche, sarà un'iniziativa strabiliante per la Samsun-»

«Signorina Min m-»

«Che diavolo c'è adesso? Non vede che sono in riunione con il personale ora?!» la mia voce pullula di nervosismo e irritazione.
La mia segretaria, spaventata dalla mia reazione, porta la cartella in avanti come un giubbotto antiproiettile mentre il resto del personale si finge disinteressato alla scena per non rischiare la pelle.

Sposto il ciuffo arricciato per l'umidità dal viso e batto il piede in attesa. La giovane segretaria e stagista dell'azienda si ricompone nuovamente sul posto e riposiziona gli occhiali raddrizzandoli sul viso tondo e liscio.

«Mi scusi Signorina Min, ho provato in tutte le maniere di rimediare all'imprevisto nella sala d'attesa ma ha detto che vuole assolutamente parlare con lei. Dice che è una questione di vita o di morte..» farfuglia anch'essa perplessa per il disagio della riunione.

Spalanco la bocca capendo ancora meno di prima, questione di vita o di morte? Ma di chi diavolo stava parlando?

Rilascio cadere i blocco di fogli sul tavolo e mi avvicino confusa alla mia dipendente.
«Ma che diavolo...Puoi spiegarmi di chi stai parlando Hanuel?»

Hanuel balbetta imbarazzata e rossa fin sopra ai capelli, deglutì e finalmente parlò.

«Suo fratello Min Yoongi si trova in sala d'attesa e ha richiesto più volte di riceverla»

..《 ✧ 》..

«Yoongi! Razza di topo di fogna a che cosa devo la tua presenza qui?» mi incammino pigolando i tacchi bassi sul parche del mio ufficio.

«Mi sei mancata Venerdì 13, ti vedo sempre più informa per un nuovo capitolo di Stephen King»

Il bambino dispotico e fastidioso che stava dondolando sulla sedia girevole del mio ufficio non era che in realtà, mio fratello maggiore.
Quello che dovrebbe essere un uomo di quasi ventisette anni grande e maturo sembrava solamente un fannullone di prima categoria con i capelli in disordine.

«Smettila di chiamarmi Venerdì 13 e arriva al dunque» incrocio le braccia fasciate dalla camicetta in raso, mi appoggio alla scrivania di ferro e placo la mia sete di sangue.

«Non può un fratello amorevole voler ricevere la sua dolce sorellina dopo tanto tempo?»

«Parla»

𝑆𝐸𝑁𝑆𝐼𝑇𝐼𝑉𝐸𝑁𝐸𝑆𝑆 | 𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora