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La pioggia continuava a cadere, le gocce sembravano fare a gara l'una con l'altra per raggiungere il primo posto, in fondo alla cornice in legno bianco del salotto di Jisoo

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La pioggia continuava a cadere, le gocce sembravano fare a gara l'una con l'altra per raggiungere il primo posto, in fondo alla cornice in legno bianco del salotto di Jisoo.

«Certo che è proprio triste la pioggia alle prime settimane di giugno» Jisoo si sventola frettolosamente il viso con un piccolo ventaglio di stoffa, nonostante piovesse a dirotto, il caldo non accennava ad abbassarsi minimamente.
L'umidità era salita alle stelle, e sfortunatamente le estati in Corea peggioravano di anno in anno, ma la devastazione del clima sembrava andare a braccetto con il mio umore.

«A me piace la pioggia» sussurro ritornando alla realtà, lancio un'occhiata alla mia migliore amica seduta con le gambe incrociate sul divano.
«Non ne avevo dubbi, regina delle tenebre» ride dietro il piccolo oggetto per rinfrescarsi.
Alzo gli occhi al cielo e le lancio un cuscino sulla faccia.

«Ehi! Questa faccia deve arrivare intatta al matrimonio, grazie» ulula agitata indicandosi la sua faccia laccata dal gloss alla pesca.
«Spero che questo matrimonio arrivi in fretta, così Taehyung ti sequestrerà e ti porterà nel suo nido d'amore» mi stiracchio sul divano lanciandogli un ghigno divertito, prendere in giro Jisoo è sempre stato il mio passatempo preferito dall'età delle medie.

Jisoo, dopo essersi alzata ignorando la mia battuta, corre subito in camera sua sparendo dalla mia vista.
«Guarda che se questo è uno dei tuoi tentativi di fuga ti avviso già, è troppo tardi per scappare dal matrimonio!» urlo alzando le braccia al cielo.
Avvicino la testa oltre lo schienale del sofà e osservo curiosa le intenzioni della mora. Mi stavo seriamente preoccupando, non rispondeva alle mie provocazioni.

La futura sposa rispunta dalla camera dopo minuti, tenendo sulle braccia montagne di vestiti e accessori.
Arriccio il naso non capendo le sue intenzione, Jisoo appoggia il malloppo sul divano, dopodiché si piazza davanti a me con le mani sui fianchi.
Cosa doveva rappresentare tutti ciò?
«Sai...Dopotutto tu rimani sempre la mia damigella d'onore...» divaga mordendosi le labbra per non scoppiare a ridere.
«E quindi?...» sibilo portando le ginocchia al mio petto, ciondolando con la forza delle caviglie. Ed ecco che i brividi di ansia cominciavano ad accerchiarmi come piccole scariche elettriche, non è raro trovare la piccola Jisoo nelle vesti del lupo cattivo, era un ruolo che vestiva alla perfezione.

«E quindi...Questi sono tutti i vestiti da cerimonia che ho comprato per le damigell-» mi alzo immediatamente e la blocco subito.
«Quindi, mi vorresti dire che tu mi propinerai, di nuovo, l'ennesimo vestito per la decima volta?» infilo le mani fra i capelli come una pazza.
Avevo tutte le carte giuste per giocare nel ruolo della pazza isterica perché i miei amici, mio fratello, Jisoo e il matrimonio mi stavano facendo uscire di testa. «Jisoo! Sarà il ventesimo vestito che mi fai cambiare per il matrimonio!» mi lagno allontanando la montagna assurda di vestiti, altri pochi secondi e gli avrei dato fuoco.

La mia amica congiunge le mani in una piccola preghiera e supplica miagolando come un gattino «Ti prego Nyha, fai felice la tua migliore amica. Staresti benissimo con uno di questi qui» mi porge il labbro tremolante avvicinandosi piano ai miei piedi.

𝑆𝐸𝑁𝑆𝐼𝑇𝐼𝑉𝐸𝑁𝐸𝑆𝑆 | 𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora