❥ Check mate

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Continuavo a girare il caffè da più di dieci minuti, eppure l'odore di quest'ultimo continuava ad intasarmi le narici del naso fino alla nausea

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Continuavo a girare il caffè da più di dieci minuti, eppure l'odore di quest'ultimo continuava ad intasarmi le narici del naso fino alla nausea. Oppure era semplicemente il tipo di giornata che provocava il malessere. Il giorno delle prove sembrava essere arrivato al suo inizio e mancavano solamente due ore all'ora x, sento un'altra fitta allo stomaco e decido di abbandonare definitivamente il caffè sul tavolino del bar aziendale.

«È tutto apposto signorina Min?»

Hanuel spunta da dietro alle mie spalle con le mille scartoffie in mezzo alle braccia. Non la invidiavo per niente, quando sono entrata alla Samsung feci lavori ancor più discutibili dei suoi ma con il mio carattere e la mia determinazione sono riuscita ad arrivare al mio odierno successo.

«Ero solo immersa nei miei pensieri» Haneul abbassa il capo in un piccolo inchino facendo spuntare un sorriso di cortesia.

«Ha bisogno di qualcosa?»

«No grazie...Anzi mi potresti portare i nuovi articoli di oggi?» le chiedo sistemandomi il tailleur dal taglio elegante. Se mi buttavo a capofitto sul lavoro avevo meno tempo per pensare e più tempo per produrre.

Hanuel, dopo le mie parole, mi lanciò uno sguardo confuso «Signorina Min, lei stessa mi aveva chiesto di disdire tutti i piani giornalieri per le prove del matrimonio»

Quasi non inciampo sui miei stessi piedi e mi giro corrugando le labbra «Quindi mi stai dicendo che per oggi non c'è nessun lavoro da controllare, programmare o altro?» cerco di contare fino a dieci per non scaraventare la sedia del bar contro le vetrate della dependance.

La giovane segretaria mi lancia uno sguardo spaventato e agitato «Esattamente» mormora stringendo le mani nervosamente.

Passo le mani sugli occhi per stringerli e allungarli insieme alle guance, in preda al nervoso lancio un piccolo calcio alla gamba del tavolo. Ma il risultato che ottenni fu solo un dolore lancinante all'alluce destro e il nervoso a fior di pelle.

«Che giornata di merda»


..《 ✧ 》..


«Respira e inspira. Devi solamente entrare, fare finta di seguire le parole del prete e poi te ne torni in macchina. Lo stronzo con il palo nel culo non dovrai calcolarlo minimamente. Ce la puoi fare Nyha!»

Eccomi qui, a parlare da sola puntando il dito contro il mio riflesso nello specchietto retrovisore della mia auto.
Stavo seriamente urlando contro uno specchietto retrovisore? Da quanto tempo mi trovavo nel parcheggio del Huwon Secret Garden, seduta e immobile con il sedere infossato nel sedile? Mi guardo intorno e scorgo l'Audi di Taehyung ma non riconosco l'auto di Jimin. Grazie al cazzo Nyha, non vi vedete da due anni, dopo tutto questo tempo potrebbe anche essersi rifatto la plastica facciale. Peccato che dovrebbe rifarsi la plastica alle palle.

𝑆𝐸𝑁𝑆𝐼𝑇𝐼𝑉𝐸𝑁𝐸𝑆𝑆 | 𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora