❥ Sofa, only Sofa

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«Credo che questo colore si intoni meglio con il resto del salotto, non credi anche tu amore?»

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«Credo che questo colore si intoni meglio con il resto del salotto, non credi anche tu amore?»

Fissai quell'orrendo divano rosso bordeaux dal tessuto più scomodo che l'uomo a essere mai creato.

Orrendo.

«Si è molto bello» mento guardando il viso felice di Tiheun -si allungava come una gatta per massaggiare il tessuto rugoso del sofà- sorridendo all'addetto degli immobili.

«Ottima scelta signorina, è il migliore nel mercato in questi ultimi tempi -» il tizio stempiato intortò ancora Tiheun con le sue parole.

Oh, ecco perché l'economia coreana stava cadendo a picco; producevano divani di merda.

«Jimin stai bene? Mi sembri così assente..» mormora dolcemente mentre mi accarezzava piano la guancia liscia. «No io-...Sono solo stanco Ti, ho lavorato fino a tardi» abbasso gli occhi a terra.

«Amore sono giorni che lavori fino a tarda notte, e quando torni a casa ti piazzi davanti al portatile. Non ti fa bene» afferma piccata e io sospiro solamente, passandomi poi due dita sugli occhi per cercare di forarmi il cranio con le falangi.

«Ho solo tanto lavoro da sbrigare»

Tanto lavoro da sbrigare per non pensare, penso mordendomi la lingua.

«Vuoi andare a casa? Così ti rilassi, ci guardiamo un bel film dopo aver bevuto dello champagne e poi...» inizia a parlare con finto tono innocente -senza togliere lo sguardo dal mio- e fa passare poi un dito smaltato di rosa in mezzo al mio petto fino all'ombelico.

Mi fece capire la sua immensa voglia di sesso, dopotutto non avevamo rapporti da più di una settimana....Precisamente dal giorno del matrimonio di Taehyung e Jisoo.

I due avrebbero passato due settimane e mezzo alle Seychelles, nelle spiagge più bianche del mondo. Mancava all'incirca una settimana al loro ritorno e dopodiché avrei visto lo sguardo infuriato e saccente del mio migliore amico, perché in un giorno preso dall'ira e dai sensi di colpa gli confessai il mio peccato.

Avevo tradito Tiheun con Nyha, avevo tradito la mia ragazza con la mia ex ragazza. Avevamo fatto del sesso bisognoso e liberatorio, sarei ipocrita a pensare il contrario; mi era piaciuto, ma specialmente mi era mancato.

Il bacio era stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso di cristallo che si frapponeva fra me e Nyha. Era caduto in mille pezzi, e dopo due anni l'avevo finalmente rivista in piedi davanti a me senza quella fastidiosa patina trasparente.

Avevo fatto parlare la rabbia, il mio rancore e il mio dispiacere. Perché ho amato Nyha con tutto il mio cuore e per quanto possa mentire a me stesso e cucirmi la facciata da stronzo egoista: i miei sentimenti ci sono stati.

𝑆𝐸𝑁𝑆𝐼𝑇𝐼𝑉𝐸𝑁𝐸𝑆𝑆 | 𝑝𝑗𝑚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora