CAPITOLO 19

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La concessionaria Vannoni si trova ad un centinaio di metri dal Colosseo quadrato, in zona EUR, il quartiere più moderno della Capitale. Giuseppe si è fatto accompagnare lì con la scusa di voler comprare un'auto, ma in realtà ha altri piani. Prima di poter fare qualche altra mossa con Rossella, vuole almeno vedere che faccia abbia il suo fidanzato, per questo si è presentato nella sua concessionaria. La sua sola presenza lascia sgomento tra i dipendenti nell'edificio che subito vanno ad avvisare il proprietario che, in quel momento, si trova nel suo ufficio. Il presidente si guarda intorno, scatta qualche selfie con i presenti e adocchia, incuriosito, le bellissime auto esposte che per sua fortuna sono tutte Alfa Romeo.

"Buongiorno Presidente, è un piacere averla qui." Andrea Vannoni lo raggiunge a grandi falcate e col fiatone, segno che avesse corso fino ad un attimo prima.

"Buongiorno a lei! Stavo guardando queste meraviglie." Afferma, prima di stringergli la mano, senza smettere nemmeno per un secondo di studiarlo. Quell'uomo è proprio come se l'aspettava: alto, atletico, di bell'aspetto. Quella sera al ristorante non ci aveva fatto molto caso a lui, ma ora comprende il perché possa piacere a Rossella.

"Mi sembra molto interessato, è qui per comprare? Non voglio essere indiscreto, mi scusi."

"No, non lo è per niente, anzi, sono proprio qui per questo. Vorrei vedere se ce n'è qualcuna che compiace la mia passione automobilistica."

"È appassionato?" L'uomo alza un sopracciglio, incuriosito.

"Già, ho un amore sfrenato per le quattro ruote, ho persino una Jaguar XJ6 del '96."

"Alla faccia, complimenti." Andrea sembra davvero impressionato. "Allora lei è proprio nel posto giusto, qui abbiamo vetture di ogni tipo e di certo non mancano quelle perfette per un tipo come lei, di gran classe."

Di certo questo Andrea è un venditore nato, si vede da come gli mostra i vari modelli e da come li descrive con estrema passione e devozione per la propria professione. Giuseppe è colpito dall'innata verve di quell'uomo sconosciuto e, deve ammetterlo, gli sta pure simpatico.

"Ora, per ultima, vorrei mostrarle il nostro gioiellino: l'Alfa Romeo Stelvio, il nostro primo SUV."

Sono nella zona di esposizione all'esterno e gli sta mostrando quella macchina come se fosse un'opera d'arte proveniente dagli Uffizi. Giuseppe non è particolarmente colpito, poiché i SUV a lui non piacciono, ma rimane comunque affascinato da quel nuovo modello.

"È la novità di quest'anno. È più alta della normale berlina, è una 5 porte ed ha un turbodiesel disponibile in 4 potenze diverse. Venga, entri pure dentro." Gli apre lo sportello, per farlo sedere al posto di guida. "Come può ben vedere, ha un sistema ultratecnologico aggiornato, molti comandi sono touchscreen e la macchina predispone anche di qualche cavallo in più di molti altri motori diesel."

"Interessante." Commenta, Giuseppe, dopo aver messo le mani a dieci e dieci sul volante.  "È confortevole alla guida?"

"Ovviamente, vuole provare?" Chiede Andrea, già pronto a prendere il suo posto alla guida.
"Certo, perché no, salga pure."

L'uomo più giovane rimane per qualche secondo basito da quell'improvvisa intraprendenza del capo di Governo, ma poi recupera le chiavi da un dipendente e le passa immediatamente al Premier, dopo essersi seduto al suo fianco.

"Ok, faccia lentamente manovra all'indietro e poi esca dal piazzale." Gli spiega leggermente turbato.

"Ragazzo, sono il Presidente del Consiglio, non un idiota, so come si guida." E dopo aver acceso la macchina, facendo rombare furiosamente i motori, fa due manovre veloci e s'immette immediatamente nella strada.

La favorita del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora