CAPITOLO 17

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Buongiorno miei cari lettori, prima di lasciarvi alla lettura, mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni (lol): essendo ambientata nel futuro, ovviamente molte cose politiche le sto inventando o, più o meno, prevedendo, perciò niente di quello che sto dicendo va preso come veritiero o probabile. Preciso che il G20 verrà fatto a fine 2021, ma io ormai sono il Dio di questa storia e l'ho anticipato di almeno dieci mesi per fini narrativi. Scusami Beppe, ma ti tocca lavorà ancora di più. Vi lascio alla storia e vi ringrazio umilmente per i complimenti e per tutte le stelline che mi donate, vi voglio bene. Adios.



Essere il Presidente del Consiglio molte volte si può dimostrare essere molto utile, soprattutto quando devi risalire ad una persona. Ormai Giuseppe si è prefissato un obiettivo e lo vuole portare a termine a tutti i costi. La strategia che utilizzerà è molto semplice e, per di più, si dividerà in diverse fasi, un po' come si fa quando si organizza un procedimento legale. Innanzitutto, bisogna conoscere il nemico, colui che egli considera come suo avversario numero uno. Non è stato difficile scovarlo, gli è bastato chiamare il ristorante e prendere i nominativi di tutte le prenotazioni presenti quella sera, cercare i vari nomi su facebook e carpire ulteriori informazioni dall'Anagrafe tributaria, a cui ha avuto accesso grazie ad un sua amica, nonché vicepresidente della commissione parlamentare che si occupa della suddetta vigilanza. Tutto ciò è giocare sporco? Ovviamente sì. Ma in amore, come in politica, non tutto deve essere lecito e limpido, e bisogna saper sempre con chi si ha a che fare. E in questo caso, all'opposizione c'è un certo Andrea Vannoni, di anni 42, fisico atletico, celibe, proprietario di una concessionaria in zona EUR, fruitore di un reddito annuo di circa 45 mila euro, un onesto contribuente e totalmente pulito dal punto di vista penale. L'uomo perfetto, praticamente.

E lui cos'è, invece? Un uomo vicino alla sessantina, sempre a dieta, divorziato, con qualche screzio col fisco in passato e parecchi casi di adulterio che sarebbe meglio tenere nascosti. Un disastro, in confronto. Ma in compenso lui è il Presidente del Consiglio e ha addirittura il triplo del reddito. Tiè, beccati questa, Andrea!

Però bisognerebbe ammetterlo, con estrema onestà intellettuale, che questo Andrea sulla carta dimostra essere l'uomo giusto per Rossella. Prima di tutto è ancora giovane, è attraente, con un lavoro ben retribuito, una casa di proprietà e una macchina (sì, ha controllato anche i beni mobili e immobili in suo possedimento). Con lui, Rossella potrebbe vivere una vita tranquilla e agiata, come una normale coppia. Lui continuerà a corteggiarla, la porterà a cena nei migliori posti di Roma, la frequenterà fino a quando non le farà conoscere i genitori e viceversa, e da lì ufficializzeranno il loro rapporto, poi si sposeranno, avranno un figlio e, dopo qualche anno, divorzieranno perché si renderanno entrambi conto che sono giunti al matrimonio solo per convenienza e abitudine, più che per un vero e proprio legame sentimentale. E, merda, quella che ha descritto è praticamente la sua vita. Quel Andrea Vannoni gli ricorda proprio sé stesso quando aveva la sua stessa età, quando poteva vantare di avere ancora tutto il mondo ai suoi piedi. È lui, ma decisamente meno istruito.

Interrotto da un rumore esterno, nasconde immediatamente il fascicolo incriminato sotto una serie di dossier governativi, avendo già intuito chi stesse arrivando.

"Ti ho organizzato un'intervista su La7 per  l'8 novembre alle 21." Rocco Casalino fa la sua entrata di scena, con ancora gli occhi incollati allo schermo del suo ipad.

"Bene."

"Ti faranno domande sulla questione libica, la futura legge elettorale e sul G20, ma tu tieniti comunque pronto su tutto che potrebbero chiederti qualsiasi cosa."

"Ovviamente."

"Giusè, tutto a posto? Sei distratto."

"Mh, in realtà stavo pensando..."

"A cosa?"

"Credi che io sia ancora attraente?"

Rocco alza un sopracciglio, confuso. "Hai per caso bevuto?"

"No, Rocco, non ho bevuto."

"Giuseppe, hai messo su qualche chiletto, ma rimani comunque un bell'uomo."

"Vorresti dire che sono grasso?"

Quella situazione sta diventando davvero esasperante per il povero portavoce. "Cosa sono questi complessi di prima mattina, Giuseppe? È da quando hai rivisto la tua ex che sei strano, mi nascondi qualcosa?"

"Non dire idiozie. Rossella non c'entra nulla. Me ne sono fatto una ragione, con lei ho chiuso, finito, cancellato completamente."

"Certo." Fa, Rocco, con espressione per niente convinta. "Beh, ti lascio lavorare... e ti prego, ti prego, Giuseppe, dimentica quella storia. Non complicarti l'esistenza a due mesi dal G20, te lo scongiuro, ci servi lucido."

"Certo, certo." Risponde invece, il presidente, tenendo gli occhi fissi nei suoi per rafforzare ancora di più la sua determinazione. "Fidati di me. Il G20 è il mio unico obiettivo al momento."

Scusami Rocco, ma questo è solo l'inizio.



"Ti piace dove ti ho portata?"

"È bellissimo qui, Andrea."

Dopo una romantica cena a Trastevere, cullata dal piacevole tepore di quella dolce compagnia, Rossella si è fatta guidare fino al Campidoglio, precisamente nel retro, da dove si può godere della straordinaria vista dei Fori Romani illuminati di notte. Andrea la tiene per mano e con il pollice le accarezza il dorso, dolcemente. Rossella si sente stranamente in pace con sé stessa e non patisce neanche più il freddo, nonostante le basse temperature di inizio novembre. Quel luogo carico di testimonianza storica, sembra risplendere di vita in quella notte senza nubi.

"Rossella..." Andrea le prende anche l'altra mano per voltarla verso di lui. "Ormai ci conosciamo da poco più di un mese e... vorrei dirti che per me è davvero meraviglioso frequentare una persona come te, davvero."

"Grazie Andrea, anche tu... sei una persona meravigliosa. Sul serio."

"Tu mi piaci, Rossella." Le dice schietto. "Davvero tanto."

Merda, merda, merda, merda.

"E mi piacerebbe concludere questa serata con un bacio."

Rossella è inizialmente paralizzata. Da quanto tempo non veniva corteggiata in quel modo? Con lui che ti porta nei luoghi più belli di Roma, tenendoti per mano e guardandoti dritto negli occhi senza alcuna vergogna, senza doversi nascondere al mondo intero. Giuseppe non l'aveva mai fatto. Giuseppe. Perché continua a ritornare nella sua mente? Perché non riesce ad evitare di paragonare qualsiasi uomo che incontra a lui?

"Andrea..."

"Sto correndo troppo?"

E poi c'è pure lui che la confonde. Perché è un'idiota, ma allo stesso tempo, così comprensivo e dolce? Non poteva essere uno stronzo e basta come la maggior parte dei pene muniti?

"No, non stai correndo, per niente."

Lui sorride appena, scuotendo la testa e facendo cadere due ciocche corvine sugli occhi. È proprio un bell'uomo, pensa la donna. Ma non è lui. Andrea cerca un segnale per avvicinarsi e, notando che lei non si è ancora scostata, lo fa, macinando quei pochi centimetri che li separano. Il loro bacio inizialmente è impacciato, debole, ma poi lui sembra prendere sempre più sicurezza e anche lei sembra far cadere ogni tipo di resistenza. Rossella si lascia trasportare, si lascia finalmente andare a lui, mandando al diavolo tutti i dubbi che si porta addosso da mesi. Da quel momento avrebbe dato inizio ad una vita insieme ad un altro uomo, lo avrebbe fatto finalmente per sé stessa e lo avrebbe fatto, lasciandosi finalmente alle spalle tutto quello che aveva vissuto nell'ultimo anno e mezzo.

Eppure, in un angolino buio della sua mente, Giuseppe non sembra incline a fare le valigie, ma proprio per nulla.

La favorita del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora