CAPITOLO 15

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OTTOBRE 2020


Da quel nefasto giorno passano quattro mesi. Quattro mesi difficili per l'intera nazione, per un'economia zoppicante, per un'emergenza che sembra non finire mai. Le cose non sono poi così cambiate: il virus c'è ancora, anche se per i più non sembra essere una minaccia così pericolosa, e le regole del distanziamento sociale sono ancora obbligatorie per ogni singolo cittadino. Per Rossella quei quattro mesi sono sembrati un'eternità. Le prime settimane, soprattutto, sono state per lei un vero e proprio banco di prova emotivo: quando non lavorava, passava il tempo a piangere e quando non piangeva, si crogiolava nella più oscura autocommiserazione, evitando ad ogni costo ogni cosa che parlasse di lui o che avesse a che fare con lui. Tagliata dal mondo, ecco cos'era. Ed era diventata intrattabile, ingestibile da ogni punto di vista. Persino Elena ed Antonio non riuscivano più a sopportarla, ma le sono stati comunque vicino, supportandola in ogni momento. Poi, però, il periodo delle pene è terminato, dando vita a quello del riscatto; in fondo Rossella è anche questo, una donna forte e determinata; infatti con la fine dell'estate si è data un nuovo obiettivo: iniziare una nuova vita, soprattutto perché è più vicina ai quaranta che ai trenta e non può permettersi di piangersi addosso per un uomo. Deve iniziare a prendersi cura di sé, divertirsi, magari uscire con persone nuove e trovare qualcuno di normale, senza tanti grilli per la testa e per cui non è costretta a nascondersi nell'ombra. Qualcuno diverso da Lui, appunto. Per questo si è iscritta a Tinder, e detta così la cosa fa anche abbastanza ridere: dover passare dal frequentare il Presidente del Consiglio agli incontri occasionali con sconosciuti il sabato sera. Ci sono stati Luca, Angelo, Mario, Lucia ( Eh sì, ha provato pure l'altro sesso) e infine c'è Andrea, l'ultimo della lista, e di lui ne parla proprio con i coinquilini durante la pausa pranzo di un venerdì tranquillo di fine ottobre.

"Stasera film? Fra poco è Halloween, potremmo guardare un horror." Propone Antonio, mentre inforchetta con decisione le ultime rimanenze di un piatto di pasta al pomodoro.

"No, non posso, esco con Andrea." Risponde Rossella con voce distratta.

"Oddio, il tizio della concessionaria?"

"Già."

"Quello che è venuto a prenderti con quel suv grigio topo?"

"Proprio lui."

"Oddio, sembra un mezzo burino." Commenta Elena, ricevendo un'occhiata di approvazione dall'altro ragazzo. "Ha proprio l'aria di essere uno... come dire... diverso da te."

"E invece è molto simpatico, mi piace." Afferma convinta, la padrona di casa.

"Davvero?"

"Davvero."

Improvvisamente, l'assordante sigla del telegiornale interrompe il loro chiacchiericcio e Antonio, con uno scatto che neanche un agente addestrato della CIA, afferra il telecomando per cambiare subito canale. Non è la prima volta che succede, è da mesi che il telegiornale in quella casa è bandito, così come l'argomento Conte e tutte le cose annesse a lui; però quel giorno no, Rossella lo ferma.

"Lascia pure, Antonio, non preoccuparti."

"Sei... sei sicura?" Chiede stupito, con il braccio ancora a mezz'aria.

"Certo, sto bene, davvero. E poi non posso evitarlo per sempre, è il nostro presidente, no?" Replica, con una calma straordinaria da stupire persino i due coinquilini, e nel completo silenzio iniziano a guardare le notizie della giornata. Rossella osserva lo schermo con espressione mite e, per la prima volta dopo mesi, riesce a guardare il volto di quell'uomo senza scoppiare in lacrime. È un passo enorme quello, ne prende atto lei stessa, ma di certo non si può dire totalmente indifferente a lui e probabilmente non lo sarà mai. È semplicemente rassegnata, nient'altro, ed è stata soprattutto una sua scelta quella di lasciarlo e lo ha fatto per preservare la propria sanità mentale, per questo non se n'è mai pentita, anche se...

La favorita del PresidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora