"Andrà malissimo" dice Annabeth, guardandosi allo specchio.
"No, Annie. Calmati. Sarà tutto assolutamente perfetto" fa Piper, mettendo le mani sulle spalle dell'altra.
Osservo la figlia di Atena: l'abito, corto e dalla scollatura ampia, le fascia il corpo alla perfezione. I suoi lunghi capelli biondi sono parzialmente raccolti dietro la testa da un fermaglio d'argento a forma di gufo (regalo mio e di Leo).
"Esatto, Annabeth. Calma. Abbiamo studiato ogni singolo dettaglio. Andrà tutto bene" intervengo, avvicinandomi tanto da riuscirmi a vedere nello specchio. Il mio vestito è lungo fino al ginocchio, di un bel rosa che mette in risalto i miei capelli, sciolti e piastrati per l'occasione. Nessuna di noi indossa i tacchi, in modo da riuscire a muoverci agevolmente in caso di attacco dei mostri (Annabeth è diventata estremamente paranoica a riguardo).
La figlia di Atena fa un respiro profondo, suo padre le si avvicina e le porge il braccio. Piper dà gli ultimi ritocchi al velo, poi si allontana. Annabeth sorride, mentre parte la marcia nuziale.
"Andiamo" dice.Guardo Percy, che si tortura le mani. Lui guarda me, terrorizzato. Gli do una pacca sulla schiena.
"Rilassati, bro" dico. Lui mi fulmina con lo sguardo. Ehi, solo io posso farlo!
"Aspetta di sposarti anche tu, Grace, e vedrai com'è rilassante" dice tra i denti.
Sposto lo sguardo su Talia, seminascosta alla nostra destra. Lei sorride, ci fa segno con entrambi i pollici in su. Accanto a lei, Vittoria ci scatta una foto.
Parte la marcia nuziale. Blocco Percy per un braccio, prima che gli venga la pessima idea di scappare. Tutti si alzano, mentre Annabeth Chase fa capolino.
Dei, è meravigliosa.
Non fraintendetemi, la figlia di Atena è bellissima, ma non parlavo di lei, bensì di Piper, che fa il suo ingresso dietro alla sposa. La guardo, rapito, ignorando il panico prematrimoniale di Percy.Mi avvicino a Percy, mentre Annabeth danza col padre.
"Credo che Annie stesse iniziando a perdere le speranze" mormoro all'orecchio di mio fratello. Lui si volta verso di me.
"Almeno la mia proposta è stata perfettamente studiata" replica, guardandomi.
Gli sorrido, sedendomi accanto a lui. Proprio in quel momento, un certo figlio di Ermes mi si avvicina.
"Vogliamo ballare?" chiede. Lo guardo e gli sorrido.
"Volevo vedere quanti secoli ci sarebbero voluti prima che me lo chiedessi" dico.
Iniziamo a volteggiare. Ringrazio mentalmente le lezioni di ballo alle quali Percy ci ha praticamente costretti: Marc non sapeva assolutamente ballare, non faceva altro che pestarmi i piedi.
"Va tutto bene?" mi chiede.
"Sì, certo" rispondo, tornando a guardarlo. Quasi senza rendermene conto, avevo iniziato a guardare nel vuoto.
"Sicura?" insiste lui, stringendomi più vicina a sè.
"Sì, tranquillo. Pensavo solo a quanto i miei piedi siano fortunati ora che tu sai ballare" dico, mettendomi a ridacchiare subito dopo. Marc rotea gli occhi, si ferma e mi lascia un bacio veloce sulle labbra.
Noto che Percy si è avvicinato ad Annabeth e che le ha preso la mano. Un rumore sospetto sovrasta la musica: dietro ai due novelli sposi, un certo satiro si è soffiato rumorosamente il naso. Sorrido, mentre tiro da parte il figlio di Ermes per lasciare la scena a mio fratello e ad Annabeth. Marc mi abbraccia da dietro, mentre guardiamo i due ballare, i sorrisi imbarazzati dipinti sui loro volti e gli sguardi innamorati che si scambiano.
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Proteggerli. A qualunque costo
FanfictionCopertina della bravissima LauraMoonlight ||SEQUEL DI "IO AL CAMPO MEZZOSANGUE"|| È passato del tempo. I nostri eroi sono cresciuti, hanno messo su famiglia, ma manca qualcosa alla vita quasi perfetta di Percy Jackson e dei suoi amici. Anzi, non qua...